Abolizione buoni lavoro Inps prima del referendum voucher: perché

Abolizione dei buoni lavoro Inps da 10 euro l'ora, prima del referendum voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti 28 maggio, votazione annullata

Redazione
di Redazione
11 settembre 2019 14:48
Abolizione buoni lavoro Inps prima del referendum voucher: perché

Referendum voucher. Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 14 marzo, aveva provveduto a fissare la data in cui sarebbero dovute svolgere le votazioni per l’abrogazione dei buoni lavoro Inps e  delle disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti.

 

La data del referendum voucher, poi fu ufficializzata con un apposito comunicato stampa.

 

Nella data del 28 maggio 2017, gli italiani avrebbero dovuto esprimere il loro parere circa la responsabilità solidale negli appalti e i voucher Inps, a qualche mese di distanza dalla sentenza della Consulta, che li aveva definiti ammissibili.

 

I grandi assenti del referendum saranno, invece, i quesiti che avrebbero dovuto reintrodurre l’art. 18 dello Statuto per  i neo assunti e abolire le nuove regole sul licenziamento introdotte dal Jobs Act, in quanto ritenuti inammissibili dalla Corte Costituzionale.

 

Abolizione dei buoni lavoro Inps prima del referendum voucher

Abolizione dei buoni lavoro Inps prima del referendum voucher: il governo Gentiloni, al fine di evitare un altro referendum nefasto come quello costituzionale per Renzi, ha deciso di abolire i buoni lavoro, prima del 28 maggio.

 

Cos'è successo prima dell'annullamento referendum voucher:

  • Il Consiglio dei Ministri, riunito in data 14 marzo 2017, ha reso noto a mezzo comunicato stampa, la data del referendum voucher e appalti

  • La data, è stata fissata al 28 maggio.

  • Sarà quindi domenica 28 maggio, la giornata in cui si terranno le votazioni per il referendum voucher e per il referendum appalti per la reintroduzione della responsabilità in solido dell'appaltatore e dell'appaltante nei confronti dei lavoratori.

  • Quello di maggio sarà quindi il 73° referendum nella storia della Repubblica Italiana dopo che l'ultimo, quello sulla riforma Costituzionale dello scorso novembre, ha fatto perdere la poltrona da Premier a Matteo Renzi e a parte del suo governo Renzi con quell'altisonante no al 59% e quell'affluenza record alla urne del 65%.

  • Questo è stato il terzo referendum costituzionale, dopo quello del 2001 e 2006 mentre l'unico referendum istituzionale si è svolto nel 1946 quando il popolo italiano è stato chiamato ad esprimersi tra monarchia e repubblica.

  • Il 18 giugno 1989, invece, è stata la volta del cd. referendum di indirizzo, attraverso il quale gli italiano hanno dato parere favorevole al conferimento del mandato costituente al Parlamento Europeo.

  • La maggior parte degli altri referendum che si svolti in Italia, sono stati per essere precisi 67, e sono stati referendum abrogativi, che saliranno a 68 con quello del 28 maggio.

 

Referendum voucher e appalti: su cosa si sarebbe dovuto votare

Referendum 28 maggio 2017 per cosa si vota? 

Per prima cosa è bene ricordare che il referendum del 28 maggio, è un referendum abrogativo per cui per essere valido deve recarsi alle urne e votare il 50+1 degli aventi diritto. 

Il referendum del 28 maggio comprenderà due quesiti:

1° quesito Referendum appalti: il primo quesito su cui gli italiani sono chiamati ad esprimere il loro voto riguarda la reintroduzione della responsabilità in solido tra appaltante e appaltatore per il pagamento di stipendi e contributi ai lavoratori, ora solo del datore di lavoro.

Per cosa si vota poi? Per un altro quesito del referendum riguardante i voucher, vediamo di cosa si tratta.

2° quesito Referendum voucher: la domanda su cui gli italiani sono chiamati ad esprimersi è sull'abrogazione dei voucher Inps, ossia, se si è d'accordo ad abolire i buoni lavoro accessorio che servono a pagare le prestazioni di lavoro occasionale a determinate categorie di lavoratori come studenti, pensionati, disoccupati, dipendenti ecc.

Ed è proprio questo il quesito sul quale il nuovo governo Gentiloni ed il Ministro del Lavoro Poletti, potrebbero vacillare, visto che questo strumento ha ricevuto e continua a ricevere critiche e richieste di modifica, in primis dalla CGIL, promotrice tra l'altro del referendum, per la loro abolizione.

 

Il quesito più temuto è sicuramente questo sull’abrogazione dei voucher Inps, i buoni lavoro da 10 euro che già negli ultimi giorni stanno facendo molto notizia visto la proposta di Poletti di consentire l'uso dei buoni lavoro Inps, solo per poche categorie di lavoratori come studenti, disoccupati, disabili ed extracomunitari.

Vuoi sapere cosa sono i voucher Inps e come funzionano? Leggi il nostro nuovo articolo.

 

Referendum 28 maggio: come si sarebbe dovuto votare?

Come si vota al referendum 28 maggio 2017? 

In attesa di sapere se il 28 maggio, sarà o no il giorno dell'election-day ( referendum + amministrative) come richiesto dalla CGIL, i capigruppo M5S di Camera e Senato ed altre forze politiche, andiamo a vedere come si vota al referendum del 28 maggio 2017, quello sull'abolizione voucher Inps e appalti.

 

Per votare si ha bisogno di un documento d'identità valido e la tessera elettorale.

Che cos'è la tessera elettorale? E' il documento elettorale personale che consente ai cittadini aventi diritto, di poter votare alle elezioni politiche, amministrative, referendarie. La tessera elettorale, è valida per 18 consultazioni, terminati gli spazi, occorre rinnovare la tessera elettorale.

 

A cosa serve? La tessera elettorale serve ad essere ammessi alle votazioni presso la propria sezione elettorale.

Sono finiti gli spazi sulla tessera elettorale, cosa posso fare? Gli elettori, devono recarsi presso gli uffici comunali preposti, e richiedere il rinnovo della tessera elettorale, esibendo la vecchia.

Cambio di residenza e tessera elettorale: in caso di cambio di residenza da un Comune ad un altro, è il nuovo Comune a dover iscrivere nelle liste elettorali l cittadino e a consegnargli la nuova tessera. Se il cambio è invece solo di abitazione nello stesso Comune, l'elettore riceverà un tagliando di aggiornamento da applicare sulla tessera.

Tessera elettorale persa? In caso di smarrimento, è possibile richiedere un duplicato della tessera elettorale, previa autocertificazione, senza necessità di denuncia all'Autorità competente.

Tessera elettorale non leggile o deteriorata: L'elettore deve richiedere il duplicato, riconsegnando quella vecchia agli uffici.

Tessera elettorale al compimento dei 18 anni: il cittadino residente riceve al compimento della maggiore età, è iscritto automaticamente nelle liste elettorali del Comune di residenza e l'Ufficio Elettorale provvede alla spedizione della tessera direttamente presso l'abitazione del neo maggiorenne.

Nel caso in cui l cittadino non dovesse ricevere la tessera elettorale per tempo per il referendum del 28 maggio 2017, può recarsi di persona all'Ufficio Elettorale e ritirarla presentando un documento di riconoscimento.

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