Riforma catasto: nuovo calcolo cosa cambia rendita valore immobili

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Redazione
di Redazione
15 settembre 2019 09:34
Riforma catasto: nuovo calcolo cosa cambia rendita valore immobili

Riforma del catasto: cosa cambierà? L'altro anno la riforma del catasto era stata inserita nel DEF del disegno di legge che riprende l'articolo 2 del Dlgs sulle commissioni censuarie che si occuperanno di revisionare i valori delle rendite catastali e immobiliari, previsti dalla Legge Delega fiscale 23/2014, ma poi non se ne fece più nulla.

 

Le 106 commissioni provinciali più quella centrale con sede a Roma, avrebbe avuto il compito di individuare nelle città elencate nell'allegato del decreto, le nuove rendite catastali sia per gli immobili che per i terreni uniformandole ai valori di mercato.

 

Ogni commissione censuaria provinciale, sarebbe stata composta da rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate, Comuni, da architetti, ingegneri, geometri, periti mentre in quella centrale parteciperanno anche magistrati ed esperti di economia e di estimo.

Vediamo quindi come sarà la futura riforma del Catasto se sarà approvata da quanche governo coraggioso.

 

Riforma del Catasto dove e in quali città? Elenco comuni:

La Riforma del Catasto si basa sulla necessità di revisionare il valore degli immobili e dei terreni in modo da renderli aggiornati al valore che questi hanno sul mercato reale. Tale decisione, è avvenuta a seguito dell'approvazione della Legge Delega Fiscale che ha delegato il Governo Renzi ad emanare i relativi decreti attuativi, in seguito decaduti, poi con il governo Gentiloni che ha ripreso l’articolo 2 della delega fiscale, riguardante la riforma del catasto, e la inserisce nel Piano nazionale delle riforme allegato al Documento di economia e finanza che doveva essere approvato ed inviato entro il 10 aprile.

 

Con la pubblicazione del precedente decreto, il Dlgs 198/2014, era stata prevista anche una commissione censuaria principale con sede a Roma e altre 106 commissioni provinciali che avranno il compito di effettuare le analisi, valutazioni e aggiornamento dei valori catastali degli immobili e terreni nei comuni elencati nell'allegato al decreto, che sono i seguenti:

  • Valle d'Aosta Aosta.

  • Piemonte Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania e Vercelli.

  • Liguria: Genova, Imperia, La Spezia e Savona.

  • Lombardia: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio, Varese.

  • Veneto: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.

  • Trentino Alto Adige: Bolzano e Trento.

  • Friuli Venezia Giulia: Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.

  • Emilia Romagna: Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.

  • Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

  • Umbria: Terni e Perugia.

  • Marche:  Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro.

  • Lazio: Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.

  • Abruzzo: Chieti, L'Aquila, Pescara e Teramo.

  • Molise: Campobasso e Isernia.

  • Campania: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno.

  • Puglia: Andria, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto.

  • Basilicata: Potenza e Matera.

  • Calabria: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia.

  • Sicilia: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani.

  • Sardegna: Cagliari, Oristano, Sassari e Nuoro.

Per maggiori informazioni al rguardo, occorre attendere la pubblicazione del DEF.

 

Riforma catasto: cosa cambia per gli immobili?

La nuova riforma del Catasto come previsto dal nuovo disegno di legge, prevede una revisione del valore delle rendite catastali dei fabbricati ubicati nei Comuni sopra elencati.

Cosa cambia per gli immobili? A cambiare è il sistema di calcolo per l'attribuzione della rendita non più espresso in vani, come è avvenuto fino ad oggi, ma in metri quadri. 

Tale cambiamento, produrrà quindi un valore dell'immobile più consono e aggiornato al mercato attuale in base a calcoli matematici e funzioni statistiche. 

La riforma, inoltre, opererà una nuova definizione per la classificazione per la destinazione d'uso mediante la differenziazione tra destinazione speciale e ordinaria e il tipo di uso reale dell'immobile, infatti, non sono pochi i casi, specialmente nelle grandi città come Milano e Roma, di avere scantinati o cantine ristrutturate affittate a persone. Un altro cambiamento sarà poi riservato agli immobili di valore storico e artistico, che verranno ridefiniti attraverso nuovi meccanismi di riconoscimento, tenendo conto anche dei costi per la gestione e la manutenzione, aumentati di molto negli ultimi anni e della destinazione d'suo e utilizzo. Per quanto riguarda invece gli interventi relativi ai cd. immobili fantasma, la revisione operata dalla Riforma del Catasto, affiderà ai Comuni il compito di verificare nel proprio territorio, il censimento di questi immobili e quindi assoggettamento delle tasse dovute, IMU, TASI, TARI. Per questo duro compito, l'Agenzia delle Entrate aiuterà i Comuni con una nuova banca dati, attraverso la quale sarà più facile non solo individuare gli immobili fantasmi ma anche verificare la corretta classificazione di quelli già censiti nel catasto urbano edilizio e nel catasto terreni.

 

Riforma catasto: nuovo calcolo valore patrimoniale e rendita catastale case, uffici e terreni

Il lavoro delle commissioni censuarie locali, nell'ambito della nuova riforma del catasto sarà quello di approvare specifiche tariffe per le unità immobiliari urbane che verranno poi elaborate con i dati dell'Agenzia delle Entrate, con il risultato ottenuto sarà alla base del sistema estimativo del catasto dei fabbricati. E' infatti, proprio questa la più grande novità introdotta dalla riforma, ossia, quella di calcolare i valori catastali non più sul numero dei vani bensì sui mq reali dell'immobile.

Cosa significa? Che il valore di un immobile sarà dato dalla rendita catastale espressa in metri quadrati e calcolata sulle funzioni statistiche dell'Agenzia, che da tempo ha assorbito l'Agenzia del Territorio, che terranno conto del valore di mercato attuale, della posizione e delle caratteristiche edilizie di ciascun immobile e ciascuna destinazione catastale.

Come si calcola il valore patrimoniale e la rendita catastale di una casa negozio o ufficio? Per gli immobili a destinazione ordinaria appartenenti ai gruppi A, B e C, il valore patrimoniale si baserà sui valori di mercato al metro quadrato, al quale verranno applicati dei coefficienti che terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, dell’anno di costruzione, della sua ubicazione.

Per le unità immobiliari a destinazione catastale speciale, gruppo D: il calcolo del valore catastale si basa su un sistema di stima diretta basto applicando metodi standardizzati.

La rendita catastale immobili sarà invece calcolata sulla base dei redditi da locazione medi mentre il valore delle locazioni sarà calcolato sui metri quadrati, tenendo conto di eventuali riduzione per le spese di manutenzione e di adeguamento tecnico degli impianti, moltiplicato per la superficie, il risultato ottenuto sarà il valore della rendita catastale degli immobili. Riguardo ai terreni, invece, le commissioni censuarie approveranno specifici quadri in base a qualità e classi dei terreni e tariffe operate dai comuni, tenendo conto anche della rivalutazione terreni.

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