Patent box 2019 decreto Crescita: novità requisiti cos'è come funziona

Patent box 2019 cos'è come funziona la tassazione agevolata 50% per le opere d'ingegno e brevetti, software modelli disegni novità, requisiti e beneficiari

Redazione
di Redazione
15 novembre 2019 15:28
Patent box 2019 decreto Crescita: novità requisiti cos'è come funziona

Patent box 2019 è un'opzione per la tassazione agevolata per lo sfruttamento delle opere di ingegno, brevetti, marchi, software protetti da copyright, disegni e modelli, informazioni aziendali ed esperienze tecnico industriali. 


Da tale opzione, dal 1° gennaio 2017, non è più ammesso il patent box marchi.

 

La decisione dell'ex governo Gentiloni di eliminare dalla tassaizone agevolata lo sfruttamento dei marchi, nasce dalla necessità di allineare il nostro patet box alle direttive dell'OCSE volte ad armonizzare i diversi regimi di Patent Box applicati dagli Stati membri.

 

Le novità patent box è l'entrata a regime della tassazione agevolata arrivando così al 50%.

 

Dal 2019 con l'approvazione del testo del decreto Crescita 2019 è arrivato finalmente il tanto auspicato snellimento delle procedure patent box.

 

Patent box decreto Crescita 2019: quali le novità?

Quali sono le novità introdotte dal decreto Crescita al patent box 2019?

 

Le novità patent box introdotte dal Dl Crescita riguardano in particolare la semplificazione delle procedure del Patent Box con l'introduzione di una nuova possibilità per i beneficiari dell'agevolazione di fruire della detassazione in dichiarazione dei redditi nell'arco temporale di 3 esercizi. 

 

I soggetti titolari di reddito di impresa che optano per il patent box possono accedere all'agevolazione, previa comunicazione ed invio di apposita documentazione, formulata successivamente in un futuro provvedimento dell'Agenzia delle Entrate.


I soggetti che esercitano l'opzione devono dividere l'importo detassato in 3 quote annuali di pari importo da indicare nella dichiarazione dei redditi e dell’IRAP relativa al periodo di imposta in cui viene esercitata tale opzione e nei due periodi d'imposta successivi.


Un'altra novità prevista dal decreto Crescita, riguarda la sanzione per infedele dichiarazione, questa non si applica qualora il contribuente, nel corso dell'accesso, ispezione, verifica o di altra attività istruttoria, consegna all’Amministrazione finanziaria la documentazione idonea a consentire il riscontro del corretto calcolo della quota di reddito escluso.

 

L’opzione può essere esercitata anche da coloro che hanno già attivato una procedura per concludere un accordo con l’Agenzia delle Entrate, se l'accordo non è concluso o si è data rinuncia formale.

 

Patent box: cos'è?

Che cos'è il Patent box?

  • Il patent box è un'agevolazione introdotta in Italia a partire dalla pubblicazione del decreto MISE - Mef, del 29 agosto 2015, quale tassazione agevolata sui redditi derivati dall'uso delle opere di ingegno come ad esempio marchi e brevetti, software e disegni, know how, ecc.

  • Tale decreto, ha quindi attuato le disposizioni contenute nella Legge di Stabilità 2015, ovvero, quelle relative ad un regime opzionale di tassazione per i redditi derivati dall'uso di opere d'ingegno con la possibilità di dedurre dal reddito il 30% nel 2015, il 40% nel 2016 e il 50% dal 2018.

  • Dal 2017, per effetto della Manovra Correttiva 2017, dal regime di tassazione agevolata delle opere d'ingegno, sono fuoriusciti i marchi. 

  • Dal 2018, invece, il patent box entra a regime con una deduzione massima del 50% ma andiamo con ordine e vediamo prima come funziona la tassazione patet box.

  • Dal 2019 per effetto del decreto sblocca cantieri arriveranno delle semplificazioni dal Mise e dall'Agenzia delle Entrate.

 

Patent box 2019: come funziona la tassazione agevolata?

Tassazione agevolata patent box 2019: come funziona?


Innanzitutto va detto che i soggetti interessati a fruire della tassazione agevolata opere d'ingegno con il patent box, devono per i primi 2 anni di fruizione, comunicare la scelta all'Agenzia delle Entrate, secondo le modalità e le tempistiche indicate nell'apposito provvedimento approvato dall'agenzia delle entrate.

 

A partire dal 3° anno di applicazione patent box, la scelta deve essere invece comunicata attraverso la dichiarazione dei redditi.

 

I soggetti beneficiari, devono poi mantenere obbligatoriamente l'opzione per 5 anni di imposta, e una volta accettata, non può essere revocata e né prorogata per un ulteriore periodo.

Inoltre per aderire al patent box, occorre che il bene materiale, opera di ingegno, sia usato direttamente da''azienda che richiede l'opzione o che sia stato in concessione d'uso, in quest'ultimo caso, il reddito agevolative è dato dai canoni derivati dalla concessione dell'opera, al netto dei costi fiscali rilevanti.

 

In cosa consiste la tassazione agevolata? Nella detassazione dei redditi derivati dallo sfruttamento delle opere d'ingegno da parte dei soggetti che hanno prsentato la comunicazione di adesione all'agenzia delle entrate.

Tali redditi, infatti, non concorrono alla formazione del reddito complessivo per l'anno 2015 del 30%, del 2016 per il 40% e 2017- dal 2018 e anche nel 2019 per il 50% del relativo ammontare.

 

Patent box 2019 come si calcola:

1) Per calcolare il beneficio del patent box occorre quindi calcolare prima la quota di reddito derivante dall’utilizzo dell’immobilizzazione immateriale, per cui:

  • se l'utilizzo dell'opera d'ingegno avviene in modo indiretto, ossia, con concessione in uso a soggetti terzi: il reddito è calcolato sulla base dei canoni derivanti dalla concessione in uso del bene al netto dei costi fiscalmente rilevanti;

  • se lo sfruttamento dell'opera di ingegno è diretto: per calcolare il patet box, o meglio la misura della deduzione, occorre determinare il contributo economico che il suddetto bene immateriale ha apportato al reddito complessivo dell’impresa. Nello specifico, la suddetta misura del reddito deve essere calcolata sulla base della cd. procedura di ruling che prevede il calcolo preventivo ed in contradditorio con l’Agenzia delle Entrate, delle componenti positive e negative di reddito derivanti dall’utilizzo diretto delle opere.

2) Una volta calcolata la quota di reddito agevolabile, va applicata la percentuale di detassazione, sulla base del rapporto tra:

  • costi di attività di ricerca e sviluppo, sostenuti per mantenere, incrementare e sviluppare il bene immateriale oggetto dell’agevolazione;

  • costi complessivi sostenuti per produrre tale bene.

 

Quali sono le opere d'ingegno agevolabili?

Le opere d'ingegno, il cui uso consente di usufruire della tassazione agevolata con il decreto Patent box, sono i seguenti beni immateriali:

  • Software protetto da copyright;

  • Brevetti industriali, brevetti invenzioni e invenzioni biotecnologiche, brevetti per modello utilità, brevetti e certificati di specie vegetali, topografie di prodotto a semiconduttori;

  • Marchi di impresa e marchi collettivi registrati o in fase di registrazione, non rientrano nel patent box. I marchi, dal 1° gennaio 2017, non possono più beneficiare della tassazione agevolata delle opere d'ingegno.

  • Disegni e modelli tutelabili a livello giuridico;

  • Informazioni aziendali ed esperienze tecnico-industriali comprese quelle commerciali, scientifiche protette da informazioni segreto e giuridicamente tutelabili.

Se un bene immateriale rientra in una o più fattispecie o è completare di una o dell'altra, o se per funzionare ha bisogno di due prodotti o di un processo, solo un bene può essere considerato immateriale e quindi agevolative come opera d'ingegno.

 

Chi può aderire e chi è escluso dal patent box?

Chi può aderire? Possono aderire a alla tassazione agevolata sui redditi derivanti dall'utilizzo delle opere d'ingegno tutti i titolari di reddito di impresa che esercitano attività di ricerca e sviluppo.

Nello specifico possono aderire alle agevolazioni Patent box 2019:

  • Persone fisiche che esercitano imprese commerciali;

  • Società per azioni e in accomandata per azioni, SRL, società cooperative e società di mutua assicurazioni residenti in Italia; 

  • Enti pubblici e privati che abbiano come oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali;

  • Società semplici in nome collettivo e in accomandita semplice;

  • Società e gli enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato, purché con tali paesi esteri sia in vigore un accordo che eviti la doppia imposizioni e con i quali lo scambio di informazioni sia effettivo, con stabile organizzazione in Italia alla quale possono essere attribuiti beni immateriali.

L'opzione patent box, deve essere inoltre esercitata da chi ha diritto allo sfruttamento economico delle opere d'ingegno.

Chi sono i soggetti esclusi? Le agevolazioni patent box, non possono essere fruite dalle società in fallimento, che si trovano in liquidazione o coinvolte in procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.

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