
Qual è il nuovo limite di reddito per i dipendenti e pensionati per accedere o rimanere nel regime forfettario 2020? In questa semplice domanda troviamo due delle tante novità introdotte dalla nuova legge di Bilancio 2020.
La prima, riguarda la possibilità per i dipendenti e pensionati di accedere al regime forfettario in modo più semplice e semplificato;
La seconda, è la reintroduzione dal 1° gennaio 2020, del limite di reddito che pensionati e dipendenti devono rispettare se intendono entrare o rimanere nel regime contabile agevolato con aliquota sostitutiva al 15% e ridotta al 5% se start up.
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le novità regime forfettario 2020 limiti reddito lavoro dipendente e pensione.
Regime forfettario 2020 MEF: nuovi limiti in vigore dal 1° gennaio
Regime forfettario 2020 il MEF conferma i nuovi limiti introdotti dalla Legge di Bilancio 2020 sonoi in vigore dal 1° gennaio: è arrivata la risposta ufficiale e definitiva dal Ministero dell’Economia durante il question time del 5 febbraio alla Commissione Finanze della Camera.
I limiti introdotti dalla Legge di Bilancio 2020 circa i compensi ai collaboratori, e sull’importo massimo dei redditi da lavoro dipendente o pensione percepiti dal titolare di partita IVA, sono entrati in vigore dal 1° gennaio 2020.
Regime forfettario 2020 limite di reddito dipendenti e pensionati:
Regime forfettario 2020 limite di reddito dipendenti e pensionati: il regime forfettario, è un regime contabile agevolato introdotto in Italia in sostituzione del regime dei minimi, dal 1° gennaio 2016.
Dal momento che il regime offre particolari e importanti semplificazione sia dal punto di vista della tassazione agevolata, tenuta contabile e contributivo INPS, il legislatore ha imposto dei requisiti di accesso molto stringenti.
Tali requisiti, a seguito dell’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016, sono stati resi più convenienti anche per i dipendenti e pensionati che intendono entrare nel regime e avvalersi dell’imposta sostitutiva del 15% e ridotta ad un terzo, 5% per le start up.
Con la scorsa Legge di Bilancio, invece, è entrato in vigore il nuovo meccanismo di tassazione che si chiama flat tax partite IVA per i contribuenti nel regime forfettario per chi ha ricavi/compensi fino a 65.000 euro, con aliquota al 15% e al 5% per 5 anni per le start up.
Tale flat tax regime forfettario 2020 è stata confermata anche nel 2020 ma con una novità anche per i dipendenti e pensionati nel regime: la reintroduzione del limite a 30mila euro.
La nuova Manovra 2020 ha quindi introdotto nuovamente il limite di reddito per queste due categorie di contribuenti, abolito l'anno scorso.
Nel 2020, pertanto, i dipendenti e i pensionati che intendono adottare per la loro partita IVA, il regime forfettario, è richiesta la prevalenza del reddito da Partita IVA con il regime rispetto al reddito da pensione e da dipendente e in ogni caso, che la somma dei redditi diversi, ovvero, quello derivato dall’esercizio della Partita IVA superiore alla soglia massima di reddito pari a 30mila euro, fermi restando tutti gli altri requisiti del regime forfettario.
Partiva IVA regime forfetario 2020 dipendenti pensionati gestione separata
Per i dipendenti e pensionati titolari di Partita IVA in regime forfettario 2020 che non possono accedere al regime contributivo speciale INPS, perché non sono iscritti alla gestione IVS artigiani e commercianti, devono versare i contributi obbligatori secondo le disposizioni previste per gli iscritti alla Gestione Separata INPS.
La gestione separata prevede infatti aliquote INPS diverse a seconda della categoria del lavoratore.
Le aliquote gestione separata sono le seguenti:
Professionisti senza cassa: 25,72%;
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie: 32,72%
Pensionati: aliquota gestione separata è pari al 24%.
Dipendenti privati titolari di partita IVA che svolgono l'attività come liberi professionisti: è previsto l'obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS, con aliquota pari al 24%.
Pertanto, il soggetto che opera nel regime forfettario iscritto alla gestione separata liquiderà i contributi dovuti a saldo e in acconto, applica l’aliquota contributiva prevista e versa i suddetti contributi entro le stesse scadenze previste per le imposte sul reddito: 30 giugno e 30 novembre, dichiarandoli nel Modello Redditi 2020.
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Regime forfettario 2020 flat tax redditi da lavoro dipendente:
Con la flat tax regime forfettario fino a 65.000 euro di ricavi, ci sono diversi vantaggi flat tax anche per i titolari di partita IVA che percepiscono anche redditi da lavoro dipendente.
Infatti flat tax 15% su ricavi o compensi percepiti nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o d’impresa non permette di beneficiare di detrazioni e deduzioni Irpef ma per coloro che percepiscono anche redditi da lavoro dipendente, possono comunque far valere le proprie deduzioni e detrazioni sull'imposta IRPEF, fermo restando il limite di 30.000 euro.
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Regime forfettario 2020 e contributi INPS:
Per i titolari di Partita IVA in regime forfettario 2020 iscritti alla gestione IVS artigiani e commercianti hanno la possibilità di fruire del regime contributivo speciale INPS con la riduzione del 35% sulla contribuzione dovuta.
Fino al 2015, infatti, solo per gli imprenditori individuali iscritti alla gestione IVS artigiani e commercianti, era riconosciuta la possibilità di non applicare il minimale contributivo previsto per il versamento dei contributi e di calcolare le aliquote previste dalla gestione, sul reddito dichiarato.
Dal 1° gennaio 2016 in poi, per effetto della legge n° 208/2015, la disposizione è cambiata in quanto è stato prevista una riduzione del 35% sulla contribuzione dovuta ai fini previdenziali.
Per cui se il titolare di Partita IVA nel regime forfettario è un dipendente o pensionato iscritto alla gestione IVS commercianti o artigiani, può fruire del regime contributivo speciale INPS , inviando all’INPS l'apposita domanda riduzione contributi 2020 regime forfettario per via telematica, nei seguenti termini:
Contribuente che ha aperto una nuova attività d’impresa nel corso del 2019: la domanda per beneficiare del regime di riduzione contributi Inps 2020 deve essere trasmessa entro il 29 febbraio 2020 che cade di sabato e fa slittare la scadenza al 2 marzo.
Contribuenti che aprono una nuova attività d’impresa nel corso del 2020: comunicazione immediata;
Contribuente che è già beneficia della riduzione: non deve inviare una nuova domanda.
Per quanto riguarda la scadenza dei versamenti contributi INPS sul minimale seppur ridotte del 35%, i pensionati e dipendenti nel regime forfettario devono effettuare i pagamenti entro 4 scadenze distinte che sono 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre e 16 febbraio e poi liquidare in sede di Modello UNICO 2020 la parte di contributi sul reddito eccedente il minimale.
E' importante, inoltre, ricordare che nel caso in cui il lavoratore dipendente a tempo indeterminato full time, ossia, che lavori almeno 26 ore settimanali, avvii un’attività d’impresa commerciale, e sia possibile qualificare il lavoro in azienda come prevalente sia in termini di tempo che in termini reddituali, e cioè qualora il reddito annuo percepito sia maggiore del reddito derivante dall’attività commerciale, non è previsto l'obbligo di iscrizione alla Gestione commercianti dell’INPS né il versamento di ulteriori contributi.
Ecco invece la nostra nuova guida al regime forfettario 2020 requisiti e fattura flat tax e coefficienti di redditività forfettari 2020.