Lavoro nero sanzioni 2020: importi, diffida, quando scatta la multa?

Lavoro nero sanzioni 2020 scaglioni e importi per fasce per chi assume personale irregolare, riduzioni sanzioni come funziona la procedura di diffida?

Lavoro nero sanzioni 2020: importi, diffida, quando scatta la multa?

Lavoro nero sanzioni 2020: per effetto della scorsa legge di Bilancio sono cambiate le sanzioni per chi assume personale irregolare.

 

Tale modifica apportata dalla egge di Bilancio (comma 445, lettera d), della Legge 145/2018) ha quindi comportato una revisione delle sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale, che protamente, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro che, con la circolare n. 2 del 14 gennaio 2019, ha comunicato con i dovuti chiarimenti.

 

Andiamo a vedere quali sono state le modifiche e cosa cambia per le sanzioni lavoro nero, i casi in cui è prevista la maggiorazione della multa, la come fare a fruire della riduzione delle sanzioni con la procedura di diffida e le altre sanzioni in materia di orario di lavoro, mancata consegna busta paga o omessa o errata registrazione sul Libretto Unico del Lavoro e la revoca della sospensione dell'attività imprenditoriale.

 

Sanzione lavoro nero 2020: importi a scaglioni

Lavoro nero sanzioni 2020: in base a quanto previsto dal comma 445, lettera d, della scorsa legge di Bilancio, sono variate le sanzioni in materia di lavoro, a partire dalla maxi sanzione lavoro nero con l'aumento delle sanzioni a scaglioni per quei datori di lavoro che utilizzano manodopera, operai, dipendenti, collaboratori senza regolare contratto di lavoro.

 

A tale proposito è interventuo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro che, con la circolare n. 2 del 14 gennaio 2019, a precisare quali sanzioni sono aumentate per effetto della Legge di Bilancio e cosa cambia da quest'anno, ricordando che i nuovi aumenti sanzioni lavoro nero si applicano a partire dal 2019 ma se la condotta illecita parte dal 2018 e permane anche nel 2019, si applicano le nuove maggiorazioni.

 

Quali sono le sanzioni per chi fa lavorare a nero? Per effetto del Jobs Act, la nuova tipologia sanzionatoria per chi assume in nero, prevede non più sanzioni legate alla singola giornata lavorativa irregolare ma importi per fasce proporzionati alla durata della violazione commessa.

 

Le nuove sanzioni lavoro nero 2020 a scaglioni per effetto degli aumenti apportati dalla legge di Bilancio sono:

  • Lavoro nero fino a 30 giorni: sanzione da 1500 a 9000 euro passa dal 2019: da 1.800 euro a 10.800 euro.

  • Da 31 a 60 giorni: sanzione da 3000 a 18.000 euro passa dal 2019: da 3.600 euro a 21.600 euro.

  • Lavoro irregolare oltre 60 giorni: importo sanzione da 6000 a 36.000 euro passa dal 2019: da 7.200 euro a 43.200 euro.

Oltre alle sanzioni per fasce per il lavoro nero, i decreti Jobs Act hanno introdotto di nuovo, la procedura di diffida che permette di regolarizzare la violazione accertata ed ottenere una riduzione degli importi sanzionatori sopra indicati e una maggiorazione del 20% delle sanzioni in caso di lavoratori stranieri o di minorenni con obbligo scolastico.

Leggi anche le sanzioni reddito di cittadinanza 2020 datore di lavoro e lavoratore.

 

Il decreto inoltre esclude il cumulo della maxisanzione lavoro nero con le sanzioni di omessa comunicazione di assunzione, consegna del contratto al lavoratore o dell'omessa annotazione sul Libro unico del lavoro, il quale sempre per effetto del Jobs Act, diventerà telematico, vedi a tale proposito libretto unico del lavoro telematico.

 

La sanzione lavoro nero è aumentata del 20% in caso di assunzione dei beneficiari reddito di cittadinanza senza comunicazione.

 

Lavoro nero sanzioni ridotte con la procedura di Diffida: requisiti

L'azienda, l'impresa, l'imprenditore ecc che assume personale irregolare e viene "scoperto" o "denunciato" rischia con il Jobs Act, una pesante maxi sanzione a scaglioni, il cui importo è proporzionato alla durata, giorni in cui il lavoratore ha lavorato in nero.

 

Lo stesso datore di lavoro però, grazie ai decreti Jobs Act che hanno reintrodotto la procedura di diffida, può regolarizzare la violazione accertata ed ottenere così una sostanziale riduzione delle sanzioni, a patto però che siano rispettati determinati requisiti.

 

Sanzioni ridotte lavoro nero con la procedura di diffida: requisiti

Il soggetto a cui è stata accertata una violazione di lavoro in nero, può ricorrere alla procedura di diffida per regolarizzare la violazione e per avere diritto alle sanzioni ridotte.

Affinché detta procedura possa essere percorsa dal soggetto, occorre che vi siano le seguenti condizioni:

  • Che il lavoratore al momento dell'accertamento della violazione lavori ancora presso il datore di lavoro;

  • Che il lavoratore venga assunto con contratto di lavoro subordinato:

    • a tempo indeterminato full-time o part-time con riduzione dell’orario di lavoro non superiore al 50% dell’orario rispetto al tempo pieno;

    • a tempo determinato con durata non inferiore a 3 mesi;

  • Che il lavoratore assunto debba rimanere in servizio presso lo stesso datore di lavoro per almeno 3 mesi.

Un'altra condizione per fruire della riduzione delle sanzioni, è di dare prova dell'avvenuta regolarizzazione, pagamento delle sanzioni, contributi e premi, entro 120 giorni dalla notifica dell'accertamento della violazione.

 

Sanzioni: orario di lavoro, sospensione attività e busta paga

A) Sanzioni in materia di orario di lavoro: il decreto attuativo Jobs Act avendo abrogato la norma che prevedeva l'aumento esponenziale delle sanzioni per questo tipo di violazioni, riportiamo gli attuali importi sanzionatori da applicarsi alle violazioni in tema di orario di lavoro 2020 che sono:

 

In caso di più di 48 ore a settimana:

  • Per le violazioni che coinvolgono fino a 5 lavoratori (o si sono verificate per meno di 3 periodi di riferimento) le sanzioni vanno da 240 a 1.800 euro;

  • Tra i 6 a 10 lavoratori (o almeno 3 periodi di riferimento) importo sanzioni da 960 a 3.600 euro;

  • Per le violazioni che riguardano più di 10 lavoratori o se si sono verificate in almeno 5 periodi, la sanzione va da 2.400 a 12.000 euro.

Riposo giornaliero:

  • Per le violazioni che coinvolgono fino a 5 lavoratori (o si sono verificate per meno di 3 periodi di riferimento) le sanzioni vanno da 120 a 360 euro;

  • Tra i 6 a 10 lavoratori (o almeno 3 periodi di riferimento) importo sanzioni da 720 a 2.400 euro;

  • Per le violazioni che riguardano più di 10 lavoratori o se si sono verificate in almeno 5 periodi, la sanzione va da 2.160 a 3.600 euro.

 

Sospensione dell'attività imprenditoriale: con il Jobs Act viene introdotta la modifica al c.d. provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, in favore di una "immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita, valorizzando gli istituti di tipo premiale".

 

Ciò significa, che viene prevista la possibilità per l'imprenditore di ottenere una revoca della sospensione pagando almeno il 25% della somma aggiuntiva dovuto mentre l'importo residuo, maggiorato del 5%, deve essere pagato entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda di revoca.

 

In caso di mancato versamento, o insufficiente, dell'importo residuo entro 6 mesi, il provvedimento che accoglie l'istanza di revoca, diventa titolo esecutivo per l'importo non versato.

 

Prospetto paga sanzioni: le multe in caso di mancata ritardata consegna della busta paga al lavoratore, o omessa o inesatta registrazione:

  • Sanzione da € 150 a 900 euro.

  • Sanzione da 600 a 3.600 euro se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori o si verifica per un periodo superiore a 6 mesi;

  • Sanzione da 1200 euro a 7200 euro se la violazione coinvolge più di 10 lavoratori o si verifica per un periodo superiore a 12 mesi.

  • Tali sanzioni sono aumentate del 20% per effetto della nuova legge di Bilancio 2019.

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