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Coronavirus, come cambiano i viaggi in aereo: le news Alitalia

Coronavirus come la pandemia sta cambiando gli aeroporti e i viaggi in aereo, cosa aspettarci nei prossimi mesi, i possibili scenari e i piani per il futuro

Coronavirus, come cambiano i viaggi in aereo: le news Alitalia

Gli aeroporti stanno vivendo una crisi peggiore di quella dell'11 settembre.

 

Sono pochissimi al momento i voli ancora attivi, soprattutto per il rimpatrio dei connazionali, i cargo e per l’emergenza sanitaria.

Gli aerei rimangono parcheggiati a terra, in attesa di poter riprendere la loro operatività.


Ryanair ha il 99% della propria flotta ferma, EasyJet ha sospeso gran parte dei voli dal 24 marzo 2020. Stessa decisione presa da Emirates, che ha deciso di sospendere tutti i servizi passeggeri dal 25 marzo 2020.


La Singapore Airlines ha ridotto significativamente il numero dei voli, così come la compagnia australiana Qantas.

Dal 7 aprile 2020 l’Aeroporto di Fiumicino ha attivato un ulteriore piano di riduzione delle attività, arrivando al 95% in meno di traffico aereo rispetto allo stesso periodo del 2019.

Tutto il settore aereo è coinvolto in questa emergenza e non ci sono ancora informazioni certe su quando si potrà tornare a viaggiare.

 

Secondo un report realizzato da Bain & Company sulle ricadute del Covid-19 sul trasporto aereo, alcune compagnie potrebbero non superare questo difficile periodo.

 

La IATA ha chiesto ai governi di intervenire per evitare il collasso del settore, con due soluzioni precise: ossia sostegno finanziario e misure a livello comunitario.

Ma la vita negli aeroporti nella fase 2 dell'emergenza, così come all'interno degli aerei, sarà molto diversa rispetto a quella che abbiamo conosciuto prima della pandemia da Coronavirus.

 

 

Coronavirus, Alitalia news: le soluzioni adottate dalla compagnia

Alitalia ha reso note alcune soluzioni di sicurezza che saranno adottate sia a terra che in volo, in costante coordinamento con le autorità sanitarie.

 

Coronavirus, Alitalia news: le soluzioni di sicurezza a terra

In aeroporto potrà essere misurata la temperatura corporea prima della partenza. Se superiore a quanto stabilito dalla normativa, solitamente 37,5° C, potrebbe essere negato l'imbarco oppure richiesto un certificato medico.

 

La misurazione della temperatura è prevista anche allo scalo finale italiano tramite termoscanner.

 

Per tutte le operazioni in aeroporto (come transito, check-in, imbarco, sbarco, ritiro bagagli, controllo passaporti) viene richiesto di indossare la mascherina e di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro.

 

La compagnia inoltre consiglia di effettuare il check-in online oppure di utilizzare, se presenti, i chioschi per del fast check-in in aeroporto.

 

L'imbarco avverrà, dove possibile, con il jet bridge; nel caso di utilizzo della navetta, è stato previsto un numero massimo di passeggeri, ma sarà necessario rispettare sempre le norme di sicurezza (mascherina e distanza).

 

Per l'imbarco e il controllo dei passaporti all'arrivo è obbligatorio presentare un'autocertificazione già compilata in duplice copia. Il modulo può essere scaricato direttamente dal sito Alitalia.

 

Se il documento dovesse risultare incompleto, o con dichiarazioni non conformi, potrà essere negata la partenza. 

 

Coronavirus, Alitalia news: le soluzioni di sicurezza in volo

Tutti gli aeromobili vengono sanificati ogni giorno e l'aria a bordo risulta pura al 99,7%.

 

Saranno comunque adottati specifici accorgimenti per limitare i contatti tra passeggeri, in ottemperanza alle dispisizioni delle Autorità sanitarie Nazionali, come:

  • capacità massima aeromobile ridotta e posti di fianco liberi, in modo da garantire la distanza interpersonale di un metro. Se si viaggia in famiglia, si può richiedere la vicinanza con i familiari, che potrà essere garantita nel caso sia presente un minore;

  • è obbligatorio indossare una mascherina di protezione; nel caso in cui non se ne abbia una, sarà fornita dalla compagnia tra quelle messe a dispisizione dalla Protezione Civile;

  • il servizio a bordo è ridotto in modo da limitare i contatti e lo stazionamento del personale in cabina; cibo e bevande vengono erogati rispettando alti standard igienici e ovviamente in monoporzioni sigillate;

  • le fasi di imbarco e sbarco devono essere eseguite per file, rispettando la distanza interpersonale di un metro.

 

 

Coronavirus, come verranno organizzati gli aeroporti?

Gli spazi degli aeroporti saranno costantemente sanificati e organizzati in modo da favorire il distanziamento sociale, con dispenser di igienizzante sempre a disposizione.

 

Inoltre dovranno essere utilizzati strumenti tecnologici per evitare assembramenti, decongestionare le code, dare una maggiore sicurezza a passeggeri e staff aeroportuale.


L’Aeroporto di Fiumicino, eletto nel 2019 miglior scalo d’Europa per il secondo anno consecutivo, ha già da tempo attivi i termoscanner, per misurare a distanza la temperatura corporea: uno strumento che verrà implementato, in modo da controllare grandi flussi di passeggeri.

 

Potrebbero inoltre comparire delle barriere di plexiglass, per esempio alle macchine automatiche per la verifica dei passaporti; oppure essere utilizzati dei processi per lo screening sanitario.

 

Le mascherine diventeranno indispensabili per lungo tempo, anche in aeroporto, oltre che in città e al mare, secondo le ipotesi formulate su come sarà l'estate 2020.


Carte d’imbarco e biglietti diventeranno virtuali; il riconoscimento biometrico, già attivo in alcuni scali-come quello di Dubai, ma in sperimentazione anche a Fiumicino e Linate- dovrà essere ampliato. 

 

Misure a cui potrebbe aggiungersi anche una tracciatura dei movimenti dei passeggeri per capire, nel caso ci sia una persona con sospetto caso di Covid-19, con chi ha viaggiato e con quali operatori è venuta a contatto.

 

Un modo per gestire il contenimento prospettato da Ivan Bassato, Direttore Generale di ADR- Aeroporti di Roma, in un'intervista all' AGI.

 

Coronavirus, le nuove misure da adottare in volo:

Al momento alcune compagnie aeree stanno trasformando gli aerei civili in aerei cargo. 

 

Sono state anche attivate le diverse procedure per chiedere i rimborsi dei biglietti aerei e dei soggiorni in hotel.

 

Ma quando si potrà ricominciare a viaggiare, le compagnie dovranno ripensare l’assegnazione dei posti sui velivoli per garantire il distanziamento: i posti di mezzo potrebbero sparire.

 

EasyJet ha già annunciato l’ipotesi di un provvedimento di questo tipo, al vaglio insieme all’utilizzo delle mascherine.

 

Meno passeggeri quindi, con una riduzione dei servizi di bordo e una pulizia più accurata.

 

Delta Airlines ha già comunicato di aver apportato delle “modifiche temporanee” per l’esperienza a bordo, in modo da ridurre i contatti tra passeggeri e personale.


Secondo lo studio di Bain & Company, probabilmente le prime compagnie aeree a ripartire saranno le low cost: i viaggi a lungo raggio avranno bisogno di più tempo. 

 

Rimangono comunque molte sfide da affrontare, così come le incognite in merito all'offerta aeroportuale, ai prezzi dei biglietti che potrebbero aumentare, al modo di concepire il viaggio, sia per motivi di lavoro che di piacere.  

 

Ciò che sembra scontato, al momento, è che niente sarà come prima.

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