L’Unione europea festeggia oggi 70 anni di solidarietà. La giornata è dedicata, ogni anno, alla Festa dell’Europa, un evento di valore simbolico e ampia partecipazione che, insieme alla bandiera blue a 12 stelle (notoriamente ignifuga), al motto “United in Diversity”, all’inno e alla moneta unica, rappresenta l’identità politica comune dei 27 Stati membri.
Un progetto avviato il 9 maggio del 1950 e faticosamente difeso, oggi, nel mezzo di una congiuntura difficile, senza precedenti, dovuta all’emergenza sanitaria del covid-19, del lockdown e della ricerca ‘sofferta’ di soluzioni condivise per uscire dalla crisi.
L’anniversario della fondazione dell’Europa cade il 9 maggio, data storica della “Dichiarazione Schuman”, il discorso tenuto nel 1950 a Parigi (alle ore 16h00) da Robert Schuman, l'allora Ministro degli Esteri del Governo francese. È considerato il primo discorso politico ufficiale in cui compare il concetto di Europa.
Le parole di Schuman facevano riferimento a un’entità unita da interessi politico-economici (sebbene ancora in prospettiva) e sostenuta dalle principali potenze europee. È questo l’avvenimento considerato, formalmente, il punto di partenza del processo d'integrazione dell’attuale Unione europea.
La Festa dell’Europa è l’occasione per organizzare attività che avvicinano le istituzioni europee ai cittadini e che contribuiscono sia a consolidare lo scambio culturale tra i diversi popoli, sia a unirli in un’idea più forte, quella paneuropea. L’appuntamento attrae anche ampia copertura mediatica - e in ben 23 lingue ufficiali dell’Ue.
Uno spettacolo che parla, soprattutto, tramite immagini. Sono foto di giovani generazioni, di video-maker professionisti o amatoriali. Suggeriscono grande attesa e energia, coinvolgimento e interesse verso le attività della ‘rete di Bruxelles’ (di cui fano parte anche i punti EuropeDirect e i cosiddetti “Spazio-Europa” a livello nazionale). Un momento per volgere ai protagonisti delle best practice, ovvero le migliori pratiche europee, i progetti d’eccellenza, una “vetrina” degli esempi virtuosi finanziati dai vari programmi dell’Unione e in tutti i settori.
A causa del coronavirus, l’edizione 2020 dello ‘Schuman Day’ non potrà aprire le porte ai visitatori. Tuttavia, le istituzioni hanno reso omaggio agli europei attraverso una bel “menù” di attività online e per tutti, in uno spirito di solidarietà, per alleviare le sofferenze e la frustrazione scaturite dall'emergenza coronavirus.
I Testimonial di “Europe Day 2020”: cittadini impegnati nella lotta contro il virus
Hanno risposto, nel segno della solidarietà, moltissimi cittadini che sono oggi i Testimonial dell’iniziativa 2020. Scopri chi sono (Paese per Paese), come combattono la pandemia.
La partita del futuro dell’Europa si gioca negli Stati membri, dove si sta lavorando –senza sosta- per arginare i danni dell’epidemia. The Italian Times ha rivolto lo sguardo a questi protagonisti per conoscere chi sono. Tra gli italiani, eroi di solidarietà, ci sono tanti giovani.
Citiamo qui sotto solo alcuni nomi dei i volti di un’Europa che cerca di andare avanti “unita” trovando soluzioni:
Giuseppe Bungaro, di Ancona, nominato tra le “100 Eccellenze italiane” e premiato dal Concorso dell'Unione europea per Giovani Scienziati. Sfruttando l'ossigenoterapia iperbarica, Giuseppe ha trovato il modo di evitare eccessive cicatrici respiratorie e di trattare i sintomi della polmonite causata da SARS-CoV-2. Giuseppe Bungaro, a soli 18 anni, è stato denominato il "fenomeno della medicina italiana". Un prodigio: già nel 2018, aiutava i cardio-chirurghi con il suo "stent coronarico salva-vita", da lui progettato con materiale bio-compatibile. un talento nominato Alfiere della Repubblica italiana dal Presidente Sergio Mattarella, nel 2019.
Francesco, il volontario dell’Anpas Emilia Romagna.
La Rete dei Giovani Italiani in Belgio: raccoglie fondi a Bruxelles per sostenere la Croce Rossa italiana.
Claudio, specialista che forma gli operatori sanitari nell'applicazione delle tecniche di diagnostica molecolare. Membro dell’ente Servizi Diagnostici, all’avanguardia nella distribuzione dei prodotti diagnostici ai laboratori e agli ospedali. Claudio sta contribuendo a fornire soluzioni per gli operatori sanitari in tutta Europa, con tool avanzati per il tracciamento del virus.
I medici Filippo e Marco hanno sviluppato una tecnologia che aiuta i pazienti affetti dal virus a respirare tramite di dispositivi facili da usare, completamente automatizzati che si avvalgono dell’ “intelligenza artificiale”.
C’è anche chi sceglie la musica, come terapia per la guarigione. È Roch, il belga della località di Houyet, che ha creato un'orchestra di flauti “a distanza” e itinerante. Con i suoi studenti esegue celebri della storia sinfonica dell’Ue, utile a diffondere un senso di solidarietà e amicizia. Le scuole di musica sono attualmente chiuse. Ma le note dei ragazzi di Roch aprono a uno spirito comune, uniti dall’eredità culturale e nella “resistenza” ai disagi del covid (che impone divieti di aggregazioni sociale).
Sono questi, e tanti altri, i protagonisti della Festa dell’Europa ai tempi del coronavirus, che – oggi - “muove” seguaci e reazioni positive soprattutto sulle piattaforme Social. E a cui i cittadini più coinvolti stanno “rendendo grazie” per la continuità dell’impegno profuso.
Il consueto “applauso” delle ore 20h00 sui balconi di Bruxelles, e di altre capitali d’Europa, oggi va virtualmente a tutti loro e a queste storie che, probabilmente, fino ad ora non conoscevamo. Questi i "messaggi positivi", di speranza che l'Europa oggi cerca di sentire.
Il messaggio dall’Europarlamento di Bruxelles: “bisogna ascoltare quelli che agiscono”
L’invito di oggi del Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è di “restare a casa”, ma continuando a onorare la Giornata dell’Europa collegandosi online alle numerose iniziative e sessioni di video-conferenza promosse dalle organizzazioni coinvolte nella diffusione dell’idea d’Europa, in primis, dall’Eurocamera di Bruxelles.
Dalle 10h00 alle 13h00, una video-conferenza ‘live’ dall’emiciclo dell’Europarlamento è valsa a valorizzare le azioni concrete di tutte le realtà dell’Unione tese a migliorare, quotidianamente, le condizioni di vita delle persone più svantaggiate e vulnerabili (“gli ultimi”, nel discorso di Sassoli), ai tempi del coronavirus. Un messaggio, quello del Presidente Sassoli, che riassume un concetto fondamentale su cui soffermarsi.
“L’Europa del dopo covid-19 non potrà essere la stessa” – ha dichiarato Sassoli – “Ci sarà sempre più bisogno di una Conferenza sul Futuro della Unione. E non potrà che essere costruita dal basso verso l’alto, perché avrà bisogno di ascoltare tutti quelli che, già adesso, lavorano per cambiare le cose” – ha concluso il Presidente.
Tra gli invitati all’Europarlamento, tre personalità che meritano attenzione per le azioni intraprese e le opere svolte.
Pierre Rabhi Fondatore del movimento Colibris. Contadino, scrittore, pensatore. È uno dei difensori più coerenti e lucidi di un modello di società rispettoso dei ritmi e dinamiche dell’uomo e della natura. Nella rete dei centri di formazione e studio che gestisce, ha promosso iniziative e programmi di successo per lo sviluppo agro-ecologico. È autore di pubblicazioni che hanno riscosso grande seguito, come il “Manifesto per la terra e per l’uomo” e “La sobrietà felice”.
Luca Casarini Capo-missione delle operazioni di monitoraggio, ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale dell’associazione mediterranea Saving Humans. A bordo della nave “Mare Jonio”, Casarini si è impegnato in svariati interventi di soccorso dei migranti in fuga dai campi di detenzione della Libia. Attivista no-global, Casarini è stato uno dei nomi chiave del movimento di contestazione ai grandi vertici internazionali degli anni 2000 (una grande ondata che si è mossa dalla città di Seattle, negli Stati Uniti, all’Italia nelle strade di Genova).
Yayo Herrero La Presidente del noto think-tank per l’ambiente, il Transitions Forum.