
Regime forfettario tassazione 2020: come tutti ormai saprete, per effetto delle novità introdotte con la legge di stabilità 2015, il regime dei minimi, ossia il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità previsto dal D.L. 98/2011, è stato sostituito con il nuovo regime forfettario, riservato agli operatori economici di ridotte dimensioni.
Il regime forfettario è stato successivamente modificato dalla legge di stabilità 2016, dalla Legge di Bilancio 2019 e 2020.
I contribuenti forfettari, chiamati anche nuovi minimi, beneficiano di diverse agevolazioni e semplificazioni riguardanti l'IVA, la contabilità, le modalità di calcolo del reddito da assoggettare alla tassazione flat tax 2020 con un'unica imposta sostitutiva con aliquota al 15% e l'accesso ad un regime contributivo opzionale per le imprese.
Il nuovo regime forfettario 2020, regime naturale per le persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale, prevede diverse novità a partire dal 2019, una fra tutte, l'applicazione della flat tax a ricavi e compensi non superiori a 65.000 euro.
Per adottarlo occorre comunque essere in possesso di tutti i requisiti stabiliti dalla legge e che contestualmente, non vi siano cause di esclusione.
Andiamo quindi a vedere Tassazione regime forfettario 2020 calcolo del reddito, tasse e contributi Inps.
Grande novità per i contribuenti nel regime forfettario con l'arrivo della flat tax.
Tassazione regime forfettario 2020: novità
La tassazione regime forfettario 2020 per i contribuenti che aderiscono al regime forfettario si basa sul calcolo del reddito imponibile.
Tale calcolo, prima delle novità introdotte dalla scorsa legge di bilancio, avveniva applicando al totale dei ricavi o dei compensi percepiti, il coefficiente di redditività diversificato per ogni attività esercitata sulla base del codice ATECO.
Dal 1° gennaio 2019 e quindi anche nel 2020 invece ci sono state le seguenti novità che cambia di molto la tassazione regime forfettario:
introdotti nuovi requisiti regime forfettario per l'accesso e la permanenza nel regime agevolato;
le soglie dei compensi e ricavi sono stati aumentati a 65.000 euro;
i coefficienti di redditività in base all'attività esercitata servono esclusivamente per il calcolo dell’imposta sostitutiva del 15% o 5%;
chi apre una nuova attività nel 2020, qualora in possesso dei requisiti, applica il regime forfettario start up con un'aliquota flat tax start up agevolata al 5% per 5 anni.
è stato abolito il limite di 5.000 euro lordi per l'acquisizione di lavoro dipendente, co.co.pro., lavoro accessorio, associazione in partecipazione, lavoro prestato dai familiari dell’imprenditore.
è stato abolito il limite di 20.000 euro per l'acquisto di beni mobili strumentali.
reintrodotto dal 1° gennaio 2020 il limite di 30.000 euro per il lavoro dipendente e assimilati.
Tassazione Regime forfettario 2020: calcolo del reddito imponibile
Alla luce delle predette novità, andiamo a vedere come il contribuente nel regime forfettario, può calcolare quante tasse dovrà versare applicando il nuovo meccanismo della flat tax.
Innanzitutto si deve procedere al calcolo del reddito imponibile e poi solo successivamente si potrà calcolare ed applicare l'imposta sostitutiva flat tax al 15%. La suddetta aliquota flat tax, ricordiamolo, sostituisce le imposte sui redditi, le addizionali regionali e comunali e l’IRAP.
Regime forfettaro 2020 calcolo reddito imponibile: per calcolare il reddito imponibile del contribuenti nel regime forfetario occorre applicare all’ammontare dei ricavi/compensi percepiti, il relativo coefficiente redditività, in base al codice Ateco dell’attività esercitata.
Dal suddetto calcolo vanno poi sottratti i contributi previdenziali obbligatori, compresi quelli versati per i collaboratori familiari. Vedi anche regime forfettario contributi INPS.
Calcolata la base imponibile si applica l'imposta sostitutiva della flat tax al 15% e si ottiene l'imposta dovuta.
Per i soggetti che iniziano una nuova attività, beneficiano inoltre di un'importante agevolazione fiscale: la riduzione della tassazione dal 15 al 5%.
Pertanto, la tassazione regime forfettario 2019 start up, è pari al 5% per i primi 5 anni. Tale aliquota sostitutiva, si calcola sempre applicandola al reddito imponibile.
Per beneficiare di questi ulteriori vantaggi è necessario che i nuovi minimi:
non abbiano esercitato, nei 3 anni precedenti l'inizio dell’attività artistica, professionale, d'impresa, anche in forma associata o familiare;
che la nuova attività non sia la mera prosecuzione di un'altra precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, fatta eccezione dei periodi di pratica obbligatori per l'esercizio di arti o professioni;
in caso di prosecuzione di un'attività svolta in precedenza da un altro soggetto, occorre che i ricavi e i compensi realizzati nell'anno precedente dalla vecchia attività, non sia superiore ai limiti di reddititività imposti per accedere e rimanere nel regime forfettario.
Regime forfettario 2020 flat tax: scadenza acconto e saldo
Come e quando si paga la flat tax regime forfettario? L'imposta flat tax regime forfettario 2020 così calcolata va pagata entro la scadenza Irpef, per cui:
Acconto flat tax 2020: entro il 30 giugno e 30 novembre dell’anno d’imposta;
Saldo flat tax: entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Esempio su come si calcola il reddito regime forfettario flat tax 2020:
Per capire meglio come funziona il calcolo del reddito per i contribuenti nel regime forfettario, facciamo un esempio su come si calcola il reddito.
Supponiamo che il sig. Rossi, giovane avvocato, sia in possesso di tutti i requisiti regime forfettario.
Durante il 2020 ha incassato compensi per 13.000 euro e pagato contributi previdenziali per 2.700 euro.
Per calcolare il reddito del forfettario: si prende il totale dei compensi, 13000 euro e si applica il coefficiente di redditività relativo al suo Codice Ateco, 78%. Per cui la formula per calcolare il reddito imponibile lordo è: 13.000 *78% = 10.140 euro.
Dopodiché si passa al calcolo del reddito imponile netto, per cui vanno sottratti dal reddito, i contributi versati dal giovane avvocato, pari a 2.700 euro. La formula di calcolo è: 10.140 euro – 2.700 euro = € 7.440 , è la parte dei compensi su cui si deve calcolare la flat tax al 15%.
Il giovane avvocato, non essendo una start up, applica un'aliquota flat tax al 15%. Per cui per determinare la sua tassazione, occorre applicare l'aliquota 15% al reddito imponibile netto, con la seguente formula: € 7.440 * 15% = 1.116 euro è l'imposta sostitutiva flat tax che l'avvocato deve versare con il modello f24.
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Tassazione regime forfettario 2020 semplificazioni e adempimenti fiscali
I contribuenti che adottano il regime forfettario 2020 hanno diritto a diverse semplificazioni IVA e di imposte indiritte che quindi influenzano, e non poco, la tassazione de nuovi minimi.
Regime forfettario 2020 semplificazioni Iva, i contribuenti che adottano il regime forfettario:
Non devono addebitare l’Iva in fattura ai propri clienti;
Non devono applicare l'iva sugli acquisti.
Non devono effettuare la liquidazione IVA;
Non sono obbligati a presentare la dichiarazione IVA;
Non hanno l’obbligo di registrare i corrispettivi, le fatture emesse e ricevute;
Non devono fare lo Spesometro e l'Esteromentro.
Non devono fare la comunicazione liquidazione periodica IVA e delle fatture emesse e ricevute.
Non sono tenuti all'emissione della fattura elettronica.
Regime forfettario dempimenti fiscali Iva: I contribuenti che applicano il regime forfetario hanno l’obbligo di:
Numerare e conservare le fatture di acquisto e le bollette doganali;
Certificare i corrispettivi;
Integrare le fatture per le operazioni di cui risultano debitori IVA con l’indicazione dell’aliquota e della relativa imposta. L'IVA va poi versata entro 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni, senza diritto alla detrazione Iva.
Altre semplificazioni nuovi minimi, sulla tassazione indiretta:
non hanno l'obbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili ma sono comunuque tenuti alla conservazione dei registri previsti da disposizioni diverse da quelle tributarie.
Non applicano gli studi di settore e i parametri, ma nella dichiarazione dei redditi, sono tenuti a fornire alcuni dati relativi all’attività svolta;
Non operano le ritenute alla fonte, anche se sono comunque obbligati ad indicare in dichiarazione, il codice fiscale del soggetto a cui sono stati corrisposti emolumenti;
Non subiscono le ritenute.
effettuano operazioni attive e passive con operatori stranieri, leggi le novità riportate nella guida dell'Agenzia delle Entrate, paragrafo 4.1.2. della Circolare n. 10/E del 4 aprile 2016.