Contratto base RC auto: cos’è e cosa prevede, da quando in vigore

RC auto, in arrivo il contratto base: cos’è e cosa prevede, quali clausole contiene, da quando entra in vigore, i vantaggi per i consumatori, i dettagli

Contratto base RC auto: cos’è e cosa prevede, da quando in vigore

Il “contratto base” RC auto è stato finalmente sbloccato dal Ministero dello sviluppo economico. Rappresenta una grande novità  per i consumatori che, per legge, sono obbligati a stipulare l'assicurazione per ogni veicolo circolante su strada.

Il contratto base, atteso da ben 8 anni - è previsto infatti dal 2012- è stato promulgato tramite il Dm 54 dell’11 marzo, pubblicato il 17 giugno 2020 in Gazzetta Ufficiale. 

 

Permetterà di comparare il costo dei premi in maniera decisamente più trasparente, verificando quale polizza base è più conveniente- dati i costi differenti a seconda delle compagnie- e la scontistica realmente applicata. 


Vediamo quindi in cosa consiste questo contratto base RC auto e da quando entrerà in vigore.

 

 

Contratto base RC auto: cos’è e cosa prevede

Il contratto base RC auto è una nuova tipologia di contratto standard, valido per tutte le compagnie assicurative, dove vanno indicati in maniera molto chiara ed esplicita clausole e contenuto minimo per l’adempimento dell’obbligo assicurativo. 

 

Non uniforma le tariffe, ma rende subito evidente la composizione della polizza RC auto.


Il contratto base deve infatti contenere:

  • l’oggetto del contratto;

  • le ipotesi di dichiarazioni false e reticenti del contraente;

  • le ipotesi di esclusioni della copertura assicurativa e la rivalsa;

  • la necessità di comunicare all’assicurazione le condizioni di aggravamento del rischio assicurativo;

  • l’estensione territoriale della polizza, durata e decorrenza;

  • le vicende del contratto in caso di trasferimento della proprietà del mezzo;

  • l’attestazione dello stato di rischio;

  • le modalità di eventuale denuncia di sinistro e di gestione delle controversie;

  • le condizioni di applicazione del Bonus malus.

 

 

Contratto base Rc auto, le clausole aggiuntive e quelle escluse

Sempre nel contratto base, anche se in maniera separata, vanno inoltre indicate le condizioni aggiuntive che ogni assicurato ha la facoltà di richiedere.

 

Ma anche le clausole ampliative oppure limitative della copertura assicurativa, che possono quindi andare a incidere sul premio.

 

Non è possibile invece inserire delle voci che possano limitare il risarcimento, ad esempio nel caso l’automobilista scelga un riparatore di fiducia.


Altre clausole che rimangono escluse sono ad esempio la modalità di liquidazione del sinistro, oppure quelle opzionali come furto, incendio e infortunio del conducente, che potranno in ogni caso essere sottoscritte a parte.

 

Contratto base Rc auto, la scelta del riparatore da parte del consumatore

Nel contratto base Rc auto ci sarà anche la possibilità di chi ha subito il danno di scegliere a chi rivolgersi per far riparare il proprio veicolo.

 

Fino ad ora infatti le compagnie avevano previsto delle clausole che comportassero delle penali per questi casi specifici.


Una “vittoria” per i consumatori, che hanno sempre ritenuto importantissima questa scelta non solo per questioni estetiche, ma anche di sicurezza.


Assoutenti e il Movimento consumatori hanno quindi espresso la loro soddisfazione per il contratto base che, secondo quanto sottolineato, “favorirà la libera concorrenza andando nella direzione dell’abbattimento dei costi dei premi”.

 

 

Quali sono i vantaggi per i consumatori con il Contratto base?

Grazie al nuovo contratto base, i consumatori avranno la possibilità di scegliere con maggiore serenità la propria polizza, evitando di affrontare situazioni confuse: le polizze RC auto potevano infatti contenere anche altre garanzie rispetto alla sola copertura base, non subito riconoscibili.

 

In questo modo sarà più semplice visionare i costi e scegliere quindi la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Contratto base Rc auto: quando entrerà in vigore?

La normativa sul contratto base è in vigore a partire dal 2 luglio 2020. Sul testo del DM n.54 però si legge che l'offerta di ciascuna compagnia di assicurazione "deve utilizzare il modello elettronico predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, sentito l'IVASS, in modo che ciascun consumatore possa ottenere- ferma restando la separata evidenza delle singole voci di costo- un unico prezzo complessivo annuo. "

 

Il MISE dovrà perciò mettere a disposizione il modello di preventivo standard che consentirà di fatto l'operatività della norma e che le compagnie dovranno pubblicare sul proprio sito internet.

 

Con il contratto base verrà attivato anche il nuovo preventivatore dell’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) che sarà quindi più completo rispetto a quello attuale. L'istituto ha fatto sapere, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, che "sta lavorando alle disposizioni attuative che saranno emanate a breve. L’avvio del nuovo preventivatore è previsto per gennaio 2021 e sarà necessario un periodo di sperimentazione."

 

Ecco come calcolare invece il bollo auto.

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