Prestazione occasionale 2020: come si dichiarano i compensi?

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Prestazione occasionale 2020: come si dichiarano i compensi?

Prestazione occasionale come si dichiara nel 730 e Redditi, ex Unico, ai fini della dichiarazione dei redditi 2019.


La prestazione occasionale è una delle tipologie di reddito che vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi tramite modello Redditi, in quanto sono redditi derivati da lavoro autonomo occasionale.

 

Tali prestazioni, riguardano pertanto, tutti coloro che nel corso dell’anno 2018 hanno svolto un’attività di lavoro autonomo saltuario.


Vediamo quindi in dettaglio cos’è e come funziona la prestazione di lavoro autonomo occasionale, il limite di reddito quando è obbligatorio versare i contributi INPS alla gestione separata e come vanno dichiarati i redditi derivati dalla prestazione occasionale nel 730 o Redditi e quali quadri compilare ai fini della dichiarazione dei redditi 2019.

 

Prestazione occasionale: cos’è e come funziona?

Che cos’è la prestazione occasionale e come funziona? A seguito delle novità introdotte dal Jobs Act sulla normativa della prestazione occasionale, oggi, in Italia è possibile prestare attività di lavoro autonomo occasionale, in quanto tale attività rientra nel cd. contratto d’opera, disciplinato dall’articolo 2222 del Codice Civile.

 

Il lavoratore autonomo occasionale, è quindi colui che rende ad un committente un’opera o servizio, attraverso il proprio lavoro senza alcun vincolo di subordinazione e di organizzazione da  parte del committente, rilascia regolare ricevuta della prestazione con ritenuta d’acconto al 20% ed ha l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS solo se il reddito supera i 5000 euro l’anno.

 

Affinché la prestazione d’opera occasionale sia genuina, occorre che sussistano i seguenti requisiti:

  • Assenza di vincoli circa l’orario di lavoro;

  • Libertà nelle modalità tecniche e di svolgimento del lavoro da parte del prestatore e deve essere limitato: massimo 5000 euro l’anno;

  • Compenso in funzione dell’opera o del servizio resi, non deve avere carattere periodico;

  • Unicità della prestazione da parte del lavoratore che deve ricevere solo 1 incarico anche se l’assolvimento dell’opera o servizio, richiedono una serie di atti in un certo periodo di tempo.

 

Lavoro autonomo occasionale limite reddito e contributi:

Il lavoratore autonomo occasionale non è obbligato ad aprire la partita IVA se l’attività non assume carattere di periodicità ed abitualità, per quanto riguarda il limite reddito di 5000 euro l’anno, questo è relativo all’obbligo di apertura della posizione contributiva INPS.

 

Il limite di 5000 euro nella prestazione autonoma occasionale, identifica infatti la soglia oltre la quale, il prestatore è obbligato a versare i contributi obbligatori attraverso la sua iscrizione alla gestione separata INPS.

 

Per cui, se il prestatore ha compensi al di sotto dei 5.000 euro non è obbligato al pagamento dei contributi, se invece la somma dei compensi corrisposti da tutti i committenti occasionali a titolo di opera o servizi resi come lavoratore autonomo occasionale, supera predetto limite, il lavoratore è obbligato all’iscrizione alla Gestione separata e al versamento dei relativi contributi in base alle aliquote vigenti.

 

In quest’ultimo caso, superamento soglia massima di 5 mila euro, l’imponibile previdenziale, sulla quale va calcolata l’aliquota, è costituita dal compenso lordo pagato al lavoratore, dedotto con eventuali spese a carico del committente indicate nella relativa ricevuta.

Ricordiamo che i contributi INPS sono per 1/3 a carico del lavoratore e 2/3 a carico del committente.

 

Ricevuta prestazione occasionale: ritenuta 20% e bollo

Il lavoratore che presta un’attività di lavoro autonomo occasionale deve rilasciare al committente, una ricevuta di prestazione occasionale con ritenuta d’acconto al 20% e con l’assolvimento dell’imposta di bollo pari a 2,00 euro nel caso in cui l’importo superi i 77,47 euro.

 

Perché la ricevuta per prestazione di lavoro autonomo occasionale, abbia valenza legale e fiscale, bisogna fare attenzione alla sua compilazione. Infatti, è necessario indicare i seguenti dati obbligatori:

  • Data emissione ricevuta: che deve essere la stessa di quella in cui il committente ha pagato il compenso al prestatore;

  • Dati Prestatore occasionale: Nome e cognome, indirizzo, telefono ecc;

  • Dati Committente: persona fisica con Partita IVA o soggetto giuridico che ha commissionato il servizio o l'opera;

  • Numero Nota: va indicato il numero della ricevuta, quindi se è la prima, seconda o terza ricevuta di pagamento;

  • Dicitura prestazione occasionale: somma non soggetta ad I.V.A. ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 633/1972 trattandosi di prestazioni occasionali;

  • Compenso: va indicato il compenso lordo;

  • Bollo ricevute 2 euro: se l'importo supera 77,47 euro;

  • Data e firma: di chi emette la ricevuta prestazione occasionale. 

Ricordiamo che la ricevuta prestazione occasionale è l'unico strumento atto a certificare che il committente ha regolarmente pagato la prestazione richiesta, utile anche al lavoratore per rendicontare i propri compensi percepiti e per verificare l'obbligo dichiarazione dei redditi.

 

Ricordiamo inoltre che il committente, in sede di pagamento del compenso, in qualità di sostituto d’imposta, deve operare la ritenuta del 20% a titolo d’acconto che deve versare all’erario entro il 16 del mese successivo, mediante il Modello F24. Sempre il committente, deve poi consegnare al prestatore, la certificazione unica da utilizzare  per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

 

Prestazione occasionale 2020: come si dichiara il compenso nel 730 e Unico?

Fino adesso abbiamo visto cos'è e come funziona la prestazione occasionale 2020 qual è il limite di reddito che fa scattare l'obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS e di conseguenza il versamento dei contributi in base alle aliquote e come fare e rilasciare la ricevuta prestazione occasionale, ora invece passiamo al momento successivo, ossia, come dichiarare il reddito di lavoro autonomo occasionale?


Dal punto di vista fiscale, il reddito derivato dall'attività di lavoro autonomo occasionale, rientra fra i cd. "redditi diversi" di cui all’articolo 67, comma 1, lettera l), del Tuir che si calcolano secondo quanto disciplinato dall’articolo 71, comma 2, del Tuir, ossia, in base alla differenza tra tutti i compensi percepiti nel periodo d’imposta e le spese inerenti alla loro produzione.

 

Prestazione occasionale 730 o modello Redditi 2020: Dal punto di vista della dichiarazione dei redditi lavoro autonomo occasionale, i redditi percepiti nel corso del 2019 possono essere dichiarati dal prestatore d'opera o servizi, tramite 730 o Redditi Pf.

 

La scelta tra i due modelli non è soggettiva, ciò significa che se il contribuente presenta i requisiti per presentare il 730 ordinario o il 730 precompilato entro la scadenza del 7 e 30 settembre può usare il 730, altrimenti è costretto ad usare il modello Redditi 2020 ed inviarlo entro il 30 novembre 2020.

 

Prestazione occasionale nel 730: se il contribuente, ai fini di dichiarazione dei redditi, può usare il modello 730 per dichiarare il suo reddito di lavoro autonomo occasionale, deve compilare il quadro D - redditi diversi e i particolare il rigo D5 - Redditi derivanti da attività occasionale (commerciale o di lavoro autonomo) o da obblighi di fare, non fare e permettere.

 

Le ritenute d’acconto del 20% applicate sulla prestazione di lavoro autonomo occasionale, che sono state versate dal committente in qualità di sostituto d’imposta, devono invece essere indicate nel quadro D rigo D5 colonna 4 - ritenute subite del modello 730/2020.

 

Prestazione occasionale nel modello Redditi il reddito derivato dall'attività di lavoro autonomo occasionale, va indicato nel modello Redditi Pf nel quadro RL. In particolare nel:

  • RIGO RL15 nella colonna 1 vanno indicati i compensi lordi e nella colonna 2 le eventuali spese sostenute per l’esercizio dell’attività, opportunamente documentate ed inerenti all’attività svolta. In questo caso, però è meglio chiedere al proprio commercialista, se conviene indicarle, in quanto a volte il Fisco può considerare suddette spese come costi di sostenimento per un’attività abituale, e quindi esercitabile solo con partita IVA.

  • RIGO RL20: deve essere indicato il totale delle ritenute d'acconto subite, dato desumibile dalla certificazione unica, cd. modello CU 2019, rilasciato dal sostituto di imposta - committente.

Reddito inferiore a 4.800 euro lordi: nel caso in cui il reddito da lavoro autonomo occasionale sia sotto la soglia di 4.800 euro lordi l'anno, vi è l'esonero dall'obbligo di dichiarazione dei redditi. In questo caso, però è possibile comunque presentarla, al fine di recuperare le trattenute sul compenso ad opera del committente o dei committenti, in questo modo le ritenute in eccesso, possono essere trasformate in crediti d’imposta da utilizzare in compensazione dal lavoratore.

 

Nel caso in cui il lavoratore abbia percepito nel 2019 solo ed esclusivamente compensi da prestazione occasionale, questi devono essere dichiarati al Fisco solo se superiori alla soglia dei 4800 euro.

 

La legge, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, DPR n. 917 del 22/12/1986, e ss.mm.ii. difatti, prevede una specifica detrazione di imposta per questi lavoratori che non è cumulabile con altre detrazioni e fino alla soglia dei 4800 euro e che è pari a 1.104 euro.

 

Questa detrazione azzera l’imposta dovuta dunque al di sotto di questo importo. 

Ecco perchè, se non ci sono altri redditi, fino alla soglia minima, vi è l’esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

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