L'economia italiana secondo Gualtieri

Gualtieri a Cernobbio ottimista. Atteggiamento preelettorale o realtà?

La flessione del PIL nel 2020 non sarà a due cifre, assicura il ministro in occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio, grazie a rimbalzo 3° trimestre

Gualtieri a Cernobbio ottimista. Atteggiamento preelettorale o realtà?

L'economia italiana sferzata dalla pandemia rialzerà la testa nel terzo trimestre dell'anno. Lo assicura il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, in occasione del suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio tenutosi nel fine settimana, specificando che la flessione del Prodotto Interno Lordo (PIL) nell'intero 2020 non sarà a due cifre, come stimata da alcuni analisti.

 

Si tratta di ottimismo preelettorale oppure di realtà? Intanto all'orizzonte si paventa una possibile seconda ondata di contagi, che annulla qualsiasi chance di ripresa.

 

Gualtieri a Cernobbio: nel 3° trimestre rimbalzo del PIL

I dati statistici continuano a mostrare impietosamente quanto la pandemia e il lockdown abbiano pesato sull'economia italiana, con il dato Istat relativo al PIL del secondo trimestre dell'anno che ha mostrato una flessione del 12,8% rispetto ai primi tre mesi dell'anno e un calo del 17,7% rispetto al secondo trimestre del 2019, con una revisione al ribasso rispetto alla stima preliminare.

 

Secondo il titolare delle Finanze, però, ci siamo lasciati il peggio alle spalle visto che nel terzo trimestre assisteremo ad un rimbalzo dell'economia, come anticipato da un "set ampio e coerente" di indicatori. Il ministro Gualtieri lo ha ribadito al Forum Ambrosetti di Cernobbio, dopo averlo dichiarato a fine agosto in occasione della diffusione delle statistiche Istat sul PIL del secondo trimestre, sulla base dei dati del Tesoro che indicano un incremento del 9% delle entrate tributarie al 20 agosto.  

 

Grazie al recupero del terzo trimestre, la caduta media annuale del PIL italiano non sarà a due cifre, assicura il numero uno dell'Economia, anche se per avere la stima esatta bisognerà attendere la fine di settembre quando verrà pubblicato il Nadef - Nota di aggiornamento al DEF.

 

"Valutiamo che il rimbalzo del terzo trimestre sarà maggiore di quanto previsto nel Def di aprile, che era del 9,5%, e ciò significa che la caduta media annuale del PIL potrebbe non essere lontana da quanto previsto ad aprile. Non posso dare ancora oggi una cifra esatta perché la nostra previsione sarà pubblicata ufficialmente a fine settembre", ha dichiarato con esattezza Gualtieri, sottolineando però che "la nostra stima di contrazione annuale è bene inferiore a quanto stimato da molti previsori e non è a due cifre".

 

Una cifra ben lontana da quella fornita dall'Istat nella sua ultima rilevazione, che indica una variazione acquisita per il 2020 del -14,7%.

 

Gualtieri, ministro Economia guarda alle elezioni e al futuro

In occasione del Forum Ambrosetti di Cernobbio, il titolare del dicastero di via xx settembre ha deciso sorvolare su cosa potrebbe accedere nel caso di una seconda ondata di contagi, preferendo ribadire che quanto andava fatto è stato fatto e che bisognerà aspettare ancora qualche mese prima di raccogliere i frutti sperati. Siamo "nelle condizioni per guardare al futuro con fiducia perché l'Italia ha reagito bene", con il Governo che ha fatto bene e l'Europa che "è stata davvero all'altezza della sfida".

 

Un atteggiamento ottimista e prudente, quello del ministro dell’Economia, in vista delle prossime elezioni del 20-21 settembre. Gualtieri sceglie dunque di parlare del futuro, soprassedendo sulle criticità del passato e sulla situazione economica odierna, assicurando che il Governo non attenderà la scadenza di aprile per presentare ufficialmente i progetti per il Recovery Fund, ma che lo farà già a gennaio, nel primo giorno in cui saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

 

Si lavorerà per individuare le debolezze strutturali che per molti anni hanno determinato un basso incremento della produttività e un basso tasso di crescita, puntando ad investimenti organici per evitare che siano fra loro scollegati. "Ci concentreremo su digitalizzazione, innovazione, infrastrutture, graduale decarbonizzazione dell'economia, molto sull'istruzione e la formazione, inclusione sociale". "L'ambizione è alta e l'impegno non è riportarci a quell'Italia di prima crisi che non era forte equa e sicura, ma l'impegno è ritrovarci a uscire dall' emergenza in un paese migliore".

 

Ministro Gualtieri concentrato sulla Riforma fiscale

Il ministro dell’Economia continua a pensare che alla base della ripartenza ci debba essere una seria Riforma fiscale, basata sul taglio dell'Irpef e delle detrazioni fiscali e sulla rivoluzione di cassa per le partite IVA, il tutto senza fare altro deficit.

 

"Il Recovery plan – spiega Gualtieri - ci dà le condizioni, uno spazio anche fiscale, per far entrare a regime una riforma che speriamo anch'essa sia ambiziosa e dia semplicità al sistema tributario e una riduzione del carico anche fiscale, soprattutto per i redditi medi e medio bassi". Il piano europeo sarà incentrato sugli investimenti, quindi avremo spazio sufficiente “per far entrare gradualmente a regime una riforma fiscale che strutturalmente si finanzierà con il contrasto all'evasione fiscale e con la riforma del sistema delle detrazioni della tassazione ambientale".

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