Assegno scoperto: cos'è, cosa si rischia, sanzioni, reato e protesto

Cosa succede se si emette un assegno scoperto senza provvista? Quali sono le conseguenze reato? Sanzioni e come funziona la revoca di sistema, il protesto

Assegno scoperto: cos'è, cosa si rischia, sanzioni, reato e protesto

Assegno scoperto: cosa succede se l’assegno bancario o postale risulta effettivamente scoperto in banca o in Posta?

 

Quali sono le sanzioni penali per chi emette un titolo di pagamento senza disporre della dovuta copertura economica sul conto corrente?

 

Cosa si rischia con il protesto? Si commette un reato penale?

 

Vediamo quindi di rispondere a tutte queste ed altre domande, visto che l’argomento è molto diffuso in Italia e visto che le conseguenze per chi emette assegni a vuoto sono piuttosto pesanti e rilevanti.

 

Assegno bancario e postale: cos’è e come funziona?

  • Assegno bancario e postale cos’è? L’assegno è uno strumento di pagamento che consente al titolare di un conto corrente, di trasferire denaro ad un'altra persona titolare o meno di un conto. Pertanto, la persona che emette il titolo di pagamento, è chiamata traente e colei che riceve la somma di denaro, è detta beneficiario. 

  • Come funziona il pagamento con l’assegno? Per far si che l’operazione di pagamento si realizzi, occorre che il traente sia titolare di un conto corrente, in quanto il libretto di assegni è rilasciato dalla banca o Posta, solo se si è correntisti mentre il beneficiario, può avere o meno un conto corrente intestato, nel primo caso il trasferimento del denaro avviene da conto a conto mentre nel secondo caso, essendo l’assegno pagabile a vista, può essere cambiato in contanti, rivolgendosi direttamente agli sportelli della banca emittente.

  • Entro quanto tempo va cambiato l’assegno? Una volta emesso l’assegno, il beneficiario ha un tempo massimo per presentarsi all’incasso: 8 giorni se l’assegno è su piazza, ossia, quando il titolo è emesso nello stesso comune di quello di pagamento per esempio Roma su Roma, e 15 giorni se fuori piazza, ossia, quando il comune di emissione e di pagamento sono diversi, per esempio Roma su Milano. Oltre detto periodo, l’assegno “scade” e chi ha emesso il titolo può ordinare alla banca o posta, di non effettuare il pagamento, senza subire conseguenze per il mancato pagamento, come ad esempio il protesto.

  • Quando un assegno è scoperto? L'assegno è a vuoto, o senza provvista, quando sul conto corrente del traente non ci sono abbastanza fondi per coprire l'importo riportato sul titolo di pagamento. Le conseguenze per chi emette un assegno scoperto sono: sanzioni pecuniarie, revoca di sistema, protesto e iscrizione alla CAI.

 

Cosa succede se l'assegno è scoperto? Sanzioni e pagamento tardivo:

Cosa succede se l’assegno risulta scoperto? Un assegno a vuoto, chiamato in termini tecnici, senza provvista, si verifica quando presentato il titolo di pagamento entro la scadenza, la banca o lo posta non può effettuare il trasferimento di denaro, perché sul conto corrente del traente, ossia, di chi ha emesso l’assegno, mancano i fondi necessari per coprire tutto o in parte l’importo richiesto.

 

Emettere un assegno scoperto, quindi senza provvista, costituisce un illecito amministrativo, punito dalla legge con una sanzione amministrativa e con la revoca di sistema.

 

Sanzioni assegno scoperto: La sanzione per chi emette un assegno a vuoto varia da 516 euro a 3.099 euro aumentabile se l’importo del titolo supera i 10.329 euro o se si è in presenza di una reiterazione del reato, ossia, se si emettono più volte assegni scoperti. Il mancato pagamento delle sanzioni, è poi punibile con la reclusione.

 

Pagamento tardivo per evitare sanzioni e protesto come funziona? Il cliente che ha emesso l’assegno scoperto, è informato dalla banca o dalla posta, a seconda di dove è appoggiato il conto, entro il 10° giorno dalla presentazione dell'assegno al pagamento, preavviso di revoca, sulle conseguenze che l’eventuale mancato pagamento del titolo può avere sul traente. In base a ciò, il cliente può decidere di evitare le sanzioni ed il protesto, se esegue il "pagamento tardivo" dell'assegno, maggiorato della penale, pari al 10% dell'ammontare dell'assegno, degli interessi legali e delle eventuali spese di protesto. Tale pagamento per evitare tutto ciò, deve essere però effettuato obbligatoriamente entro 60 giorni dalla data di scadenza del termine di presentazione dell'assegno, i famosi 8 o 15 giorni.

Per cui:

  • entro 68 gg (60+8) se l'assegno è su piazza;

  • entro 75 gg (60+15) se fuori piazza. 

Il pagamento tardivo comprensivo dell'importo dell'assegno in origine + penale + interessi di mora + costi eventuale protesto, può essere effettuato versando sul proprio conto corrente, la somma necessaria a coprire l'intero importo, direttamente al beneficiario, il quale dovrà sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio allegando l'attestazione della banca che conferma l'avvenuto versamento degli importi dovuti, oppure, al pubblico ufficiale che ha levato il protesto.

 

Conseguenze assegno a vuoto: Protesto e revoca di sistema

L'aver emesso un assegno scoperto, comporta oltre che alla multa anche ulteriori conseguenze che sono la revoca di sistema e il protesto, vediamoli in dettaglio:

 

Assegno scoperto: cos'è il Protesto? 

Il protesto è un atto pubblico e formale emesso da un notaio o da un pubblico ufficiale, attraverso il quale, viene appurato non solo il mancato pagamento dell'assegno ma viene anche data pubblicità della mancata provvista, ovvero, mediante pubblicazione del nominativo nel Registro Informatico del protesti.

 

Tale atto, consente pertanto al beneficiario di poter adire alle vie giudiziarie per ottenere la somma indicata sul titolo contro chi ha emesso l'assegno, da coloro che hanno girato a loro volta il titolo o da chi eventualmente ha avallato il pagamento.

 

Per chi ha emesso il titolo senza provvista, invece, il protesto assegno scoperto comporta eventuali ulteriori sanzioni, decise dal Prefetto in considerazione della gravità del reato e l'importo dell'assegno o degli assegni emessi senza provvista, come ad esempio il divieto di emettere assegni per almeno 2 anni, o nei casi più gravi, l'interdizione dall'esercizio della propria professione o della propria attività imprenditoriale per almeno 2 mesi, interdizione dagli uffici direttivi delle imprese e delle persone giuridiche, contratti con la pubblica amministrazione.

 

Assegno a vuoto: cos'è la revoca di sistema?

La revoca di sistema è un'altra conseguenza che può subire chi emette un assegno a vuoto. Tale "sanzione" consiste infatti, nel non avere più l'autorizzazione ad emettere assegni bancari o postali per 6 mesi e nel dover restituire il libretto di assegni non ancora utilizzato.

 

Inoltre quando la banca o la posta si trova davanti un assegno scoperto, o emesso senza autorizzazione, è tenuta a segnalare il nominativo alla CAI, centrale di allarme interbancaria. Tale segnalazione, per chi ha emesso il titolo senza avere la necessaria copertura economica, può essere evitata attraverso il pagamento tardivo, così come descritto nel secondo paragrafo del presente articolo.

 

Nel caso invece che l'assegno sia emesso senza autorizzazione, la segnalazione alla CAI è automatica in quanto la violazione non è sanabile come avviene in caso di mancanza fondi. 

 

Se la persona che ha emesso l'assegno scoperto non effettua il pagamento tardivo o lo fa oltre la scadenza dei 60 giorni, vi è l'iscrizione nella CAI Banca d'Italia e la revoca di sistema su segnalazione della banca, uffici postali, intermediari finanziari, Prefetti, Autorità Giudiziaria.

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