Chi può entrare liberamente in Italia?
Il ministro della Salute Roberto Speranza, a causa dell’aumento dei contagi di coronavirus in Europa così in altri paesi del mondo, ha emanato una serie di ordinanze anti Covid per limitare i viaggi nel nostro paese o per richiedere il tampone o la quarantena per chi arriva in Italia.
L’ultima, in ordine di tempo, riguarda i cittadini provenienti da Parigi e alcune zone della Francia, che sta vivendo una situazione critica dal punto di vista dell’aumento esponenziale di casi. Ma in realtà sono diversi i paesi interessati da obblighi o divieti.
Viaggi in Italia: chi deve sottoporsi al tampone obbligatorio?
Fino a nuovo ordine, sono 5 i paesi interessati dall’obbligo di tampone:
Francia (limitatamente alla città di Parigi e alle zone di Alvernia-Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra);
Spagna;
Croazia;
Grecia;
Malta.
A chi arriva in Italia da questi paesi è richiesto:
di fornire un’attestazione di aver effettuato un tampone 72 ore prima, risultato negativo;
oppure
di sottoporsi a un test molecolare o antigenico, che deve essere effettuato sempre tramite tampone, al momento dell’ingresso nel nostro paese, in aeroporto, porto o altri luoghi di confine oppure entro 48 ore. In attesa del test, è necessario osservare l’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora;
comunicare immediatamente l’ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, anche se asintomatici;
segnalare tempestivamente la situazione all'Autorità sanitaria, in caso di insorgenza di sintomi legati al COVID-19 e sottoporsi ad isolamento fiduciario.
Divieto di ingresso in Italia: i paesi interessati
Ai cittadini provenienti da alcuni paesi del mondo non è permesso entrare in Italia. Il divieto è esteso anche a tutti coloro che abbiano soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti l'arrivo nel nostro paese fino al 7 ottobre 2020 (salvo proroghe).
Le nazioni considerate a rischio sono:
Armenia;
Bahrein;
Bangladesh;
Bosnia Erzegovina;
Brasile;
Cile;
Kuwait;
Macedonia del Nord;
Moldova;
Oman;
Panama;
Perù;
Repubblica Dominicana;
Kosovo;
Montenegro;
Colombia.
Sono esclusi dal divieto:
i cittadini UE e i loro familiari, compresi gli italiani, con residenza anagrafica in Italia da prima del 9 luglio 2020 (16 luglio per Kosovo e Montenegro, 13 agosto per Colombia);
equipaggi e personale viaggiante dei mezzi di trasporto, funzionari e agenti diplomatici, personale militare nell’esercizio delle loro funzioni.
Gli spostamenti dall’Italia verso questi paesi non è consentito per turismo, ma solo per motivi di lavoro, salute o studio, rientro presso il proprio domicilio o residenza, e per motivi urgenti.
In ogni caso, all’arrivo in Italia da queste nazioni, è necessario mettersi in quarantena e compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro. Si può raggiungere la propria destinazione finale solo con mezzo privato.
Viaggi in Italia: paesi con quarantena obbligatoria
È richiesta la quarantena di due settimane per chi viaggia da e per i seguenti paesi e rimane nel territorio nazionale per più di 120 ore, oltre alla compilazione di un’autodichiarazione:
Romania;
Australia;
Canada;
Georgia;
Giappone;
Nuova Zelanda;
Ruanda;
Repubblica di Corea;
Tailandia;
Tunisia;
Uruguay.
Una volta arrivati in Italia, si può raggiungere la propria destinazione finale solo con un mezzo privato. Sono previste alcune limitate eccezioni.
Viaggi in Italia: i paesi con ingresso libero
Non esistono limitazioni agli spostamenti, che quindi non devono essere giustificati, da e per:
Stato della Città del Vaticano e Repubblica di San Marino;
Paesi Ue (tranne quelli precedentemente indicati);
area Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord;
Andorra e Principato di Monaco;
isole Far Oer, Groenlandia, isole Svalbard e Jan Mayen, Gibilterra, Isole del Canale, Isola di Man, basi britanniche nell’isola di Cipro, Azzorre e Madeira, territori spagnoli nel continente africano.
Romane l'obbligo di autodichiarazione (tranne che per Vaticano e San Marino).
Viaggi dall'Italia nel resto del mondo: sono permessi?
I viaggi nei paesi extra Ue e nel resto del mondo (compresi i territori francesi, britannici e olandesi collocati al di fuori del continente europeo) sono consentiti solo per motivi di studio e lavoro, di salute, di urgenza oppure per il rientro presso il proprio domicilio.
Non sono permessi viaggi per turismo.
Il Dpcm del 7 settembre 2020 ha però introdotto la possibilità di ingresso nel nostro paese da paesi extra UE per tutte quelle persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile, anche se non conviventi, con cittadini italiani/UE/Schengen oppure che risiedono in Italia.
All’arrivo è però necessario osservare l’isolamento fiduciario, compilare un’autodichiarazione e raggiungere il luogo finale di destinazione con un mezzo privato.