Prima giornata di Europa League

Europa League: Roma, Milan e Napoli, come è andata la prima giornata?

Capitolini ancora fuori forma, segna il nuovo acquisto. Napoli primo stop, Gattuso richiama la calma. Milan, hai la squadra per vincere. Lunedì, big match.

Europa League: Roma, Milan e Napoli, come è andata la prima giornata?

Tre sfide molto diverse nella prima serata di Europa League: I giallorossi vincono ma non convincono ancora, Fonseca azzarda schierando le seconde linee.

 

Gattuso perde la sua prima partita sul campo quest’anno, Napoli dominante ma impreciso, ora riscatto immediato in campionato.

 

Milan, sei imbattibile? Pioli conferma il grande stato mentale dei rossoneri anche in coppa. Ora nessun avversario sembra imbattibile per loro, potrebbero tornare, a distanza di anni, grandi.

 

Europa League, YOUNG-BOYS - ROMA 1-2:

La Roma sbanca in Svizzera, giocando una partita controversa e dalla formazione inedita. Nove undicesimi cambiati dalla gara con il Benevento, dando dunque fiducia a tantissime scommesse. Non tutte perfettamente riuscite. Karsdrop, Villar e Borja Mayoral in particolare, non hanno risposto presente alla chiamata del mister, giocando una partita imprecisa e tutt’altro che convincente.

 

In mezzo, per più di un’ora di gioco, i centrocampisti non trovano soluzioni, anche per il pessimo apporto delle punte. Pedro meno decisivo, bene invece Pau Lopez, che torna tra i pali, con la  sicurezza che gli mancava la scorsa annata. Non riesce solo ad ipnotizzare il rigore del vantaggio svizzero, con Nsame, che trasforma dagli undici metri dopo un dubbio fallo di Cristante, che sembra non riuscire più a tornare quello di Bergamo. In difesa lo Young gioca molto bene, non si scopre mai, vincendo ogni duello aereo.

 

A metà del secondo tempo Fonseca chiama i titolarissimi, Dzeko e Mkhitaryan in particolare, che porteranno i capitolini alla ribalta della gara. Prima assist del bosniaco per Bruno Peres, che determina il pareggio, poi grandissima palla dell’esterno armeno per il migliore in campo, il nuovo difensore Kumbulla. Difensivamente e offensivamente si rivela deciso, un investimento di grande valore. Con i cinque cambi (si aggiungono Veretout, Pellegrini e Spinazzola) la Roma cambia, inizia a giocare mostrando la differenza delle due rose. Ma la soddisfazione non può esserci sino in fondo, le seconde linee non sono perlopiù pronte. Ora testa al Milan, per una conferma importante.

 

Europa League, NAPOLI - AZ 0-1:

Brutta botta per i ragazzi di Gattuso, che dopo l’esaltante vittoria ai danni dell’Atalanta escono sconfitti nella prima in europa. 

 

La gara però, racconta altro: un continuo assalto degli azzurri verso la  porta avversaria, sbagliando tanto, troppo. Un primo tempo in cui i tre davanti hanno lasciato a desiderare sotto porta, mancando il bersaglio sempre.

 

Un grande Fabian Ruiz che è nel vivo del gioco, dopo due anni un pò in ombra per le caratteristiche che ci si aspettava dallo spagnolo. Sembra a tratti il nuovo “Allan” poiché non si limita a servire tra gli spazi i compagni ma recupera una quantità elevata di palloni dalla mediana alla trequarti.

 

Un ritorno fondamentale, soprattutto se si guarda la prestazione di Lobokta, continuamente in ritardo su ogni avversario.

 

Seconda frazione sulla stessa linea d’onda della prima, Napoli che insiste nel palleggiare intorno all’area avversaria senza mai tentare un inserimento o giocata di svolta. E al 57’,  Koulibaly perde l’uomo in area di rigore, De Wit, che insacca con un bel diagonale di prima sul secondo palo, lasciando l’incolpevole Meret immobile.

 

Un finale di gara che ha visto il Napoli attaccare con otto uomini, con il centrale senegalese in versione di nove adattato. Niente da fare, termina così la prima sfida europea dei partenopei, troppo timidi seppur dominanti per lunghi tratti , dovranno rialzarsi subito nel derby campano con il Benevento, per poi riscattarsi giovedì prossimo nella seconda gara. 

 

Europa League, CELTIC-MILAN 1-3:

“Come gioca il grande Milan” frase già sentita in passato, ma che non veniva associata alle ultime stagioni dei rossoneri. Ora tutto però sembra diverso, un Diavolo che non conosce più sconfitta, dando un messaggio importante a chi dovrà affrontarli:questa squadra può giocarsela con tutti per motivazioni, spirito e grande senso del gioco. Non importa chi gioca, stasera sono scesi in campo Krunic, Dalot e Hauge fornendo grandi prestazioni.

 

Ibra, seppur non lasciando il segno, domina ovunque, dando la possibilità ai compagni di creare torri o di lanciarlo da qualsiasi parte del campo. Un colosso. Così come il duo difensivo, Kjaer e Romagnoli, che sono la dimostrazione di un grande forza d’animo in questa rosa, lottando su tutti i palloni sino alla fine. Male Tonali, sembra essere ancora fuori dalle corde rossonere, tieni poco il passo con il tempo di gioco. Per sua fortuna il cronometro in mano lo ha Frank Kessie, giocatore chiave per tenica, quantità e testa. Un regista tuttofare. Il primo goal arriva ad inizio gara, Krunic salta più in alto di tutti siglando il vantaggio. Vantaggio che aumenterà alla fine della prima frazione con una bella finta di corpo del talentino spagnolo, Brahim Diaz, che con un preciso diagonale insacca il raddoppio. 

 

Secondo tempo in cui i rossoneri tentano di palleggiare di più, temporeggiando, anche per qualche attacco rischioso tentato dagli scozzesi. Su corner, ad un quarto d’ora dalla fine il Celtic accorcia le distanze con Elyounoussi, ex promessa di qualche anno fa, che fa sognare i tifosi bianco verdi.

 

Leao avrebbe l’occasione immediata di chiuderla ma non entra con lo spirito giusto, e quindi palcoscena ad Hauge, nuovo acquisto estivo, che sigla la sua prima rete rossonera inserendosi  nella difesa avversaria tra due uomini. 1-3 Milan, dominante anche in coppa, dimostrando che anche il girone tosto non farà patire il doppio impegno.

 

Lunedì sera c’è una nuova prova del nove, che potrebbe essere determinante per la squadra di Pioli.

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