Stop omofobia

Omofobia, la Camera approva a scrutinio segreto la nuova legge

Protesta il centrodestra, i deputati di FdI si imbavagliano in Aula. Ora il ddl Zan passa al Senato per la votazione definitiva. Maggioranza: “Fare presto”

Omofobia, la Camera approva a scrutinio segreto la nuova legge

Dopo un inter travagliato e un anno di lavoro alla ricerca di un compromesso tra le diverse anime della maggioranza oggi la Camera dei deputati ha approvato a scrutinio segreto la legge contro l’omofobia. Il ddl, che porta il nome del relatore, il dem Alessandro Zan, è passato con 265 voti favorevoli mentre sono stati 193 quelli contrari dell’opposizione. Con qualche distinguo in Forza Italia. Si è registrato infatti il ‘Sì di alcuni deputati azzurri, tra cui Stefania Prestigiacomo, Elio Vito e Renata Polverini. In Aula non sono mancate le proteste al grido di “libertà, libertà” di Lega e Fratelli d’Italia. Ora il ddl dovrà passare al vaglio del Senato e il centrodestra già annuncia battaglia. 

 

Cosa prevede la legge

Il testo che unifica diverse proposte modifica alcune norme del codice penale. In particolare, gli articoli 604-bis e 604-ter che riguardano i delitti contro l'uguaglianza.  Con le nuove disposizioni alle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi si aggiungono quelle fondate “su sesso, genere, orientamento sessuale o identità di genere e disabilità”.  Inoltre, viene istituita il 17 maggio la Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con la previsione di iniziative anche nelle scuole.

 

Pd, Iv, Leu e 5S: “legge di civiltà”

I partiti giallorossi salutano con grande soddisfazione l’approvazione della nuova legge. “Quando c’è da fermare violenza e odio il Pd combatte, sempre. Ora presto approvazione al Senato, per un'Italia più umana e civile”, scrive il segretario dei democratici, Nicola Zingaretti. Di “passo importante” parla il presidente della Camera, Roberto Fico. Mentre la ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, evidenzia quanto le nuove norme vadano nella direzione della “tutela della dignità della persona umana e del contrasto ad ogni forma di violenza”. Per il relatore Zan si tratta di “un testo ampio, avanzato ed efficace contro discriminazioni e violenza”, per il capogruppo cinquestelle, Davide Crippa e per Nicola Fratoianni di Leu di “una legge di civiltà”. Donatella Conzatti di Italia Viva esprime “grande apprezzamento” per “i deputati di Forza Italia che hanno votato a favore di questa importante legge. Una ulteriore dimostrazione che ci può essere una visione e una collaborazione tra maggioranza e opposizione su temi di grande rilevanza. L'Italia ha compiuto oggi un enorme passo avanti nella lotta alle disuguaglianze”.

 

Il centrodestra: “legge liberticida”.

Di tutt’altro avviso le forze di opposizione che più volte hanno cercato di modificare il testo della legge con emendamenti respinti dalla maggioranza. Uno dei punti più dibattuti il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado nella giornata nazionale contro l’omofobia. “Mentre la scuola è nel caos”, dichiara Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, “mancano i professori e i docenti di sostegno, gli spazi sono insufficienti, la didattica a distanza è un disastro, la maggioranza parla di temi surreali e oggi con il ddl Zan istituisce addirittura la Giornata dell'indottrinamento gender, anche alle elementari. La furia ideologica del Pd e del M5S non ha limiti”. E il leghista Simone Pillon: “Al Senato combatteremo per non far passare questa proposta di legge inutile e pericolosa. Oggi è andato in scena lo scempio della libertà di pensiero e di educazione”. Per Maurizio Gasparri di Forza Italia la legge Zan “vuole negare la famiglia naturale, fondata sull'incontro tra uomo e donna. Un conto è rispettare gli stili di vita e le scelte delle singole persone, altro è stravolgere i principi del diritto naturale e aggredire, come questa normativa fa, la famiglia”.

 

Le associazioni 

"Dopo anni di battaglie, una prima vittoria che fa ben sperare sull'approvazione definitiva della legge contro l'omotransfobia e la misoginia". Così Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, commenta il via libera della Camera al nuovo testo. Di avviso diverso, invece, Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center. “E’ stata approvata una legge di serie C, che ostacola la formazione nelle scuole e sostiene la discriminazione a fronte di qualche tutela”, dichiara in una nota. “Noi chiediamo parità, la legge va cambiata al Senato. Lavoreremo affinché sia migliorata”.

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