Liberarsi dai debiti

Sovraindebitamento 2020: cosa prevede la legge Salva debiti famiglie?

Legge Sovraindebitamento 2020 come liberarsi dai debiti e da Equitalia con l'Esdebitazione cos'è e come funziona, quando e chi può utilizzare la procedura

Sovraindebitamento 2020: cosa prevede la legge Salva debiti famiglie?

Il sovraindebitamento è stato introdotto dalla legge del 27 gennaio 2012, n.3  come nuova procedura che consente al debitore persona fisica o altro soggetto di trovare un accordo con il creditore davanti al Giudice.

 

Recente è poi la notizia che ha visto un Giudice emettere una sentenza a favore del cittadino nei confronti del quale gravava una cartella di pagamento di Equitalia da 86.000 euro.

 

Tale cartella, ritenuta troppo al di sopra delle reali disponibilità del debitore è stata ridotta dal Giudice, tenendo conto di tutti i redditi del debitore e tolto quanto serve per alla famiglia per vivere.

 

Una volta valutato l'effettiva capacità del debitore di onorare il debito, il tribunale ha deciso di ridurre di circa l'87% l'ammontare del debito, facendo arrivare la cartella di pagamento a 11 mila euro anziché 87 mila euro inziali.

Il Tribunale di Varese è stato infatti il primo in Italia ad applicare la nuova legge del sovraindebitamento e sicuramente non rimarrà un caso isolato.

 

Legge Sovraindebitamento: cos'è?

Che cos'è la Legge Sovraindebitamento? Il Sovraidenbitamento legge n. 3 del 27/1/2012 “Procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio”, in vigore dal 29/2/2012 e successivamente modificata dal D.L. 179/2012 (convertito nella Legge n. 221 del 17 dicembre 2012) ha introdotto per la prima volta in Italia la nuova procedura concorsuale per i soggetti non fallibili, legge fallimentare, tra cui anche il consumatore, l'imprenditore agricolo e la start up innovativa. 

 

L'introduzione della legge sul sovraindembitamento, consente quindi di accedere ad una procedura per facilitare il risanamento dei debiti, rivolgendosi all'organismo di composizione della crisi o ad un professionista abilitato che può essere un commercialista, un avvocato o un notaio, per presentare un piano di rientro per i debiti contratti. Se l'accordo viene approvato dal giudice, il debitore ha la cd. esdebitazione che permette di ridurre il debito a quanto effettivamente il debitore è in grado di pagare in base alle sue disponibilità, e il resto del debito viene cancellato mentre se non viene accolto, il consumatore può comunque accedere alla procedura di liquidazione del patrimonio.

 

Con la legge del sovraindebitamento, è quindi il Giudice a decidere, sulla base di un'attenta analisi dei redditi del debitore quanto è in grado di pagare, valutando anche il merito creditizio, è il caso in cui il debitore per far fronte alle sue spese utilizza strumenti finanziari come carte di credito revolving, prestiti o pagamenti a rate accordati da banche o intermediari che non hanno valutano in primis la sua effettiva capacità di restituzione del debito, ovvero, hanno accordato cifre esagerate rispetto alla sue reali possibilità.

 

Il sovraindebitamento in altre parole, permette quindi alla persona fallita di poter riprendere una nuova attività commerciale, senza vedersi più gravare del peso dei debiti contratti in precedenza e di potersi reinserire nella società.

 

Legge sovraindebitamento 2020 per famiglie: requisiti

Chi sono i soggetti che possono proporre il sovraindebitamento? Sono i soggetti a cui non si applica la legge fallimentare, per cui sono persone fisiche e giuridiche che: 

 

- Sono Consumatori, esclusivamente per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta.

 

Non svolgono attività di impresa: professionisti, artisti e lavoratori autonomi e società professionali. Anche se i professionisti intellettuali la cui attività è subordinata al conseguimento e superamento dell'esame di stato con conseguente iscrizione all'Albo professionale come gli avvocati, architetti, notai ecc non sono qualificabili come imprenditori in quanto manca un’attività economica diretta alla produzione di servizi nell’accezione di cui all’art. 2082 c.c.. Stessa accezione anche per gli artisti inquadrabili come lavoratori autonomi delle spettacolo come attori, registi. Rientrano nella categoria residuale degli altri lavoratori autonomi quei soggetti che esercitano attività c.d. libere, che non necessitano di un esame di Stato.

 

- Sono imprenditori commerciali “sotto soglia” o che hanno cessato l’attività da più di 1 anno: anche se può rientrare l'imprenditore commerciale sopra-soglia ma con debiti inferiori ad euro 30.000.

 

Sono enti privati non commerciali: associazioni e fondazioni riconosciute, organizzazioni di volontariato, associazioni sportive, enti lirici, Onlus, etc; 

 

Imprenditori agricoli (art. 7 L. 3/2012); 

 

- Start up innovativa. 

 

Requisiti del debitore: Per accedere alle procedure previste dalla L. n. 3/2012 il debitore deve trovarsi in stato di sovraindebitamento che ai sensi dell’art. 6, co. 2, è:

  • 1) Situazione prolungata nel tempo di uno squilibrio tra gli obblighi assunti e il suo patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni;

  • 2) Definitiva incapacità ad adempiere alle obbligazioni in modo regolare.

 

Come funziona l'Esdebitazione? E per quali debiti?

Se il Giudice accetta il piano del consumatore o la procedura di liquidazione, per effetto della legge sul sovraindebitamento il consumatore è esdebitato, ossia, beneficia della liberazione da tutti debiti residui a cui non riesce ad ottemperare. E' il caso del Tribunale di Varese che ha ridotto il debito della cartella esattoriale da 87 mila euro a 11.000 euro perché era ciò che poteva pagare il debitore, per i restanti 76.000 euro è stata prevista la cancellazione definitiva.

 

Come funziona l'esdebitazione? Innanzitutto il consumatore per ottenerla deve rivolgersi ad un intermediario abilitato e presentare un piano del consumatore o una liquidazione di patrimonio, successivamente il Giudice del Tribunale fatte le dovute valutazioni, emette il decreto di esdebitazione a patto che il consumatore si sia dimostrato collaborativo e ben disposto alla risoluzione del piano o della liquidazione, non abbia beneficiato negli ultimi 8 anni un'altra esdebitazione, non sia stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati previsti dalla legge e che abbia svolto negli ultimi 4 anni o abbia cercato attivamente una nuova occupazione senza rifiutare buone proposte di lavoro e infine che siano stati soddisfatti in parte i creditori. 

 

Per quali debiti non si ha diritto all'esdebitazione?

  • Debiti che derivano da obblighi di mantenimento e alimentari; 

  • Debiti da risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale, Sanzioni penali ed amministrative di carattere pecuniario che non siano accessorie a debiti estinti; 

  • Debiti fiscali anche se contratti prima del decreto di apertura delle procedure del sovraindebitamento, ma successivamente accertati.

 

Procedure sovraindebitamento: accordo, piano e liquidazione

Gli atri soggetti diversi dal consumatore (imprenditori sotto-soglia, liberi professionisti, enti non commerciali, etc. che hanno contratto debiti durante l'esercizio di impresa e/o professione o debiti misti possono accedere alternativamente a 2 tipi di procedure: Accordo da sovraindebitamento e Liquidazione dei beni con possibile esdebitazione. Il consumatore invece può accedere a 3 procedure diverse che sono:


1) Accordo con i creditori: procedura meno favorevole rispetto al piano, è previsto dall'articolo 7 della legge sul sovraidebitamento delle famiglie e prevede che il debitore possa proporre al creditore o ai creditori un accordo di una ristrutturazione del debito in base ad un piano.

  • La prima fase del procedimento consiste quindi nel depositare presso il Tribunale competente in base alla residenza o sede principale del debitore, una proposta di accordo nella quale indicare l'elenco di tutti i creditori e relative somme dovute, elenco dei beni e eventuali atti di disposizioni effettuati negli ultimi 5 anni, e le ultime 3 dichiarazione dei redditi, Attestazione sulla fattibilità del piano e elenco delle spese per il sostentamento del debitore e della sua famiglia e indicazione del numero dei componenti del nucleo. Se si svolge attività di impresa, il debitore deve indicare anche le scritture contabili degli ultimi 3 anni allegando una dichiarazione che ne certifichi la conformità all'originale.

  • La proposta depositata presso il tribunale va poi presentata entro 3 giorni dall'organismo di composizione della crisi, a Equitalia o altro Agente della riscossione e all'Agenzia delle Entrate  e agli enti locali competenti in base al domicilio fiscale del debitore. A questo punto, il Giudice può riconoscere al massimo altri 15 giorni per consentire di apportare integrazioni o nuovi documenti alla proposta. Una volta deposita la proposta, per il tempo del ricorso vengono sospesi gli interessi di mora fatta eccezione per i casi in cui il debito è gravato da ipoteca, pegno o privilegio. 

  • La proposta va poi sottoposta ai creditori che dopo averla valutata, eseguono una votazione al di fuori del Tribunale attraverso delle dichiarazioni di voto, l’accordo quindi è da ritenersi approvato se si raggiunge la maggioranza del 60% dei crediti, per effetto poi del d.l. n. 179/2012 è ora anche previsto il meccanismo del silenzio-assenso, ossia, se entro 10 giorni il creditore non invia la sua dichiarazione è da intendersi il consenso. Per cui per accedere a questo tipo di procedura, occorre il consenso del 60% dei creditori sull'accordo proposto e comunque molto difficile da raggiungere.

 

2) Piano del consumatore nella legge del sovraindebitamento è la procedura più vantaggiosa per le persone fisiche che hanno contratto dei debiti al di fuori della attività imprenditoriale o professionale. Tale procedura, non ha bisogno dell'accordo tra i creditori, perché è il Giudice a decidere anche se la proposta deve essere comunque superiore rispetto a quanto i creditori potrebbero ottenere attraverso la liquidazione del patrimonio. Per accedere al piano consumatore occorre che vi siano le seguenti condizioni:

  • Sovraindebitamento;

  • Il debitore deve essere un soggetto escluso dalle procedure concorsuali previste nella legge fallimentare, per cui è applicabile solo ai consumatori, imprenditori agricoli, start up innovativa ecc.

  • Il debitore non deve aver fatto ricorso al piano del consumatore nei 5 anni precedenti e non deve aver subito la risoluzione, cessazione o revoca degli effetti del piano.

  • Il debitore deve fornire tutta la documentazione per ricostruire la sua situazione economica e patrimoniale.

3) Liquidazione del patrimonio di tutti i beni: quando il consumatore o altro soggetto ammesso al sovraidebitamento, non può accedere al piano del consumatore perché non ha i requisiti per poter scegliere quali beni cedere, deve ricorrere alla liquidazione di tutti i suoi beni, fatta eccezione dei beni impignorabili, per pagare i debiti ed ottenere quindi l'esdebitazione.

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