
Il mondo del calcio cerca dei cambiamenti nella categoria dei fischietti. La UEFA infatti ha deciso di iniziare a designare anche arbitri donne per le gare maschili. Questo tipo di proposta è stata già messa in atto in passato ed è già inglobata in alcuni campionati, dando un messaggio importante ad un ambiente talvolta troppo tradizionalista. L'esordio di Stephanie Frappart arriverà nella gara dei bianconeri di mercoledì 2 dicembre.
Stephanie Frappart, arbitro di Juventus-Dynamo Kyev
Anche nel calcio, franano antichi stereotipi: per la gara prevista di Champions League tra Juventus e Dinamo Kiev del 2 dicembre a Torino vi sarà per la prima volta un arbitro donna, Stephanie Frappart. L’Uefa, infatti, ha assegnato la direzione di gara alla trentasettenne francese, per poter inaugurare le designazioni di donne al fischietto più spesso in questo mondo che da sempre vede gli uomini ad arbitrare le gare. La scorsa estate era stata la prima a dirigere una finale di Supercoppa Europea maschile, continuando dunque ad affermarsi come liberatrice di questi tabù.
Ad aiutarla nelle sue scelte vi sarà un volto familiare per noi italiani. Infatti la sua assistente, che l’ha accompagnata già in diverse occasioni come in Ligue 1, dove l’arbitraggio femminile è già presente da mesi, è Manuela Nicolosi. Una giovane romana che da tempo viene considerata una delle più competenti nella scuola di arbitraggio italiano e dimostra ancora una volta come i nostri direttori di gara sappiano farsi valere anche in campo internazionale. Per la trentottenne italiana è sicuramente un grande orgoglio, che amplia il suo curriculum, dopo la presenza ai Mondiali femminili nel 2019.
L’occasione all’Allianz Stadium è di dimostrare come il mondo femminile stia soltanto iniziando ad allargarsi nel calcio, dai campionati sino alle assemblee della Lega in cui molte ex calciatrici, tra cui l’attuale capitano della Juventus Sara Gama che fa parte dell’assemblea calciatori, cercano di proporre visioni moderne per questo sport. La risposta positiva della UEFA è indubbiamente un messaggio importante per tutti i tifosi che denigravano l’inserimento dell’ “altra metà del cielo” nel pallone. Ed è solo l’inizio di tanti successi.