Conto corrente e cybersicurezza

Conti correnti 2021, novità da gennaio. PSD2: cos'è e come funziona

Per limitare il più possibile le frodi informatiche nel settore bancario è stato implementato un nuovo sistema di sicurezza chiamato PSD2 per conti correnti

Conti correnti 2021, novità da gennaio. PSD2: cos'è e come funziona

La rivoluzione digitale è ormai iniziata e grazie al Covid-19 sembra aver ingranato la marcia, coinvolgendo tutti i settori, compresa la Pubblica Amministrazione che più di tutte fatica ad allinearsi.

 

L’utilizzo di internet nella quotidianità porterà notevoli vantaggi per cittadini ed imprese ma i rischi sono sempre all’orizzonte e sono legati soprattutto alla cybersicurezza, perché il vero e proprio tesoro di questo millennio sono i dati archiviati nei sistemi informatici.

 

Per limitare il più possibile le frodi informatiche nel settore bancario è stato implementato un nuovo sistema di sicurezza chiamato PSD2, che riguarderà soprattutto i conti correnti e lo shopping online, con importanti cambiamenti in vista da gennaio 2021.

 

Conti correnti, novità da gennaio 2021

Gli attacchi informatici sono ormai all’ordine del giorno, complice lo smart working imposto dal Coronavirus. Secondo i risultati di uno studio realizzato da Opinion Matters per VMware Carbon Black sulle minacce alla sicurezza informatica in Italia, il 99% delle aziende italiane negli ultimi 12 mesi ha dichiarato di aver subito una violazione dei dati a causa di un attacco informatico, con una media di 2,2 violazioni per organizzazione.

 

L’85% delle aziende dichiara inoltre che gli attacchi sono diventati più sofisticati, per tale ragione quasi tutte le imprese (il 99%) aumenterà la spesa per le difese informatiche per il 2021.

 

In allarme soprattutto le banche, con alcune novità a partire da gennaio 2021 soprattutto per garantire maggiore sicurezza nella gestione dei conti correnti al fine di evitare eventuali attacchi informatici. Non bastano più sms di conferma sullo smartphone, Mobile Code, QR Code e generazione di codici OTP, serve qualcosa di ancora più sicuro per accertare l’identità del soggetto che effettua l’operazione, un sistema di riconoscimento biometrico.

 

Cos’è? Si tratta di un particolare sistema informatico che ha la funzionalità e lo scopo di identificare una persona sulla base di una o più caratteristiche fisiche o comportamentali di un individuo, confrontandole con i dati precedentemente acquisiti e presenti nel database del sistema.

 

L'art. 4, par. 1, n. 14, del GDPR (in inglese General Data Protection Regulation, Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) definisce i dati biometrici “dati personali ottenuti da un trattamento tecnico specifico, relativi alle caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali di una persona fisica e che ne consentono o confermano l’identificazione univoca, quali l’immagine facciale o i dati dattiloscopici”. 

 

Un dato biometrico è, ad esempio, l'impronta digitale usata per sbloccare gli smartphone di ultima generazione, ma anche il volto, l'iride o la retina, il timbro e la tonalità della voce. 

 

PSD2: cos'è e come funziona

Il Mobile Banking è sempre più apprezzato dagli italiani, lo rileva il Rapporto annuale ABI Lab, segnalando che l’utilizzo di PC e smartphone per le operazioni digitale ormai si equivale.

 

La notizia allieta soprattutto gli hacker, sempre a caccia di frodi, con l’Unione europea che è dovuta correre ai ripari introducendo una nuova normativa a tutela dei dati on-line, che prevede un sistema di autenticazione chiamato PSD2, che segue le riforme avviate nel 2016.

 

A partire da gennaio 2021 tutte le banche e gli istituti finanziari del vecchio continente dovranno adottare questo sistema di autenticazione forte, per fornire ai propri clienti tutte le misure di sicurezza informatica più avanzate ed aggiornate del momento. 

 

PSD2: come funziona?

Il nuovo metodo di sicurezza per il conto corrente ed i pagamenti on-line prevede l’installazione di una app bancaria sul proprio smartphone, che servirà per ricevere un messaggio di conferma di pagamento ogni volta che si pagherà il conto utilizzando il POS messo a disposizione dall’esercente o dal professionista per l’acquisto di beni e servizi. In poche parole, l’app della banca ci invierà una semplice richiesta di conferma sul cellulare.

 

Ma tutto questo non basta, in quanto la convalida dell’operazione da parte dell’acquirente non si limiterà al solo possesso dello smartphone. Per essere sicuri dell’identità di colui che sta effettuando l’acquisto sarà necessaria una verifica dei dati biometrici, ossia del riconoscimento facciale oppure dell’impronta digitale, sempre più in stile “Matrix”.

 

Il PSD2 si basa sulla combinazione di fattori differenti, cioè qualcosa che hai (smartphone), qualcosa che sei (impronta digitale, riconoscimento facciale) e qualcosa che sai (codice, parola chiave).

 

Non solo conti correnti ma anche pagamenti online

Il sistema così congegnato permetterà non solo di effettuare pagamenti tramite bancomat o carte di credito ma riguarderà anche l’accesso diretto al proprio conto corrente online e a tutte quelle attività legate all’e-commerce, vista la recente crescita esponenziale dello shopping online causa lockdown.

 

Scendendo nel dettaglio il PSD2 verrà applicato principalmente a:

 

  • servizi di disposizione di ordini di pagamento online (Payment Initiation ServicesPIS) che consentono di avviare un pagamento online tramite un prestatore di servizi di pagamento diverso da quello presso il quale si detiene il conto corrente;

  • servizi di informazione sui conti di pagamento online (Account Information ServicesAIS) in base ai quali si possono ottenere informazioni aggregate su uno o più conti online aperti anche presso istituti diversi;

  • servizi di conferma disponibilità fondi previsti nel caso di pagamenti effettuati con carte di debito emesse da un operatore diverso rispetto a quello presso il quale si detiene il conto (cioè il CISP).

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