Il ricovero d'urgenza

Malore Roberto Maroni, in osservazione all’Ospedale di Varese

Preoccupano in casa-Lega le condizioni di salute dell’ex-presidente della Lombardia, candidato Sindaco del centrodestra a Varese. Il messaggio di Salvini.

Malore Roberto Maroni, in osservazione all’Ospedale di Varese

In seguito ad un malore avvertito nel pomeriggio del 4 gennaio, l’ex-ministro dell’Interno Roberto Maroni, già governatore della Lombardia, si trova oggi in osservazione all’Ospedale di Varese, la sua città, per la quale concorre con la Lega al ruolo di Sindaco in vista delle prossime elezioni comunali in agenda per la primavera 2021. Fonti locali fanno sapere che, nel momento in cui si è accasciato, l’ex-ministro era nella residenza di Lozza (Varese). Si apprende anche che, avendo riportato una lieve ferita alla testa, Maroni è stato ricoverato per accertamenti medici sulle cause del malore, ma che è comunque rimasto vigile.

 

Roberto Maroni, candidato Sindaco a Varese

Si legge nei Social che il Segretario della Lega, Matteo Salvini, ha inviato a Maroni un messaggio di pronta convalescenza con cui gli esprime vicinanza. Il Carroccio, ha anche fatto sapere che il leader si stia tenendo costantemente aggiornato sulle condizioni dell’ex-ministro, a cui aveva proposto di candidarsi come Sindaco. “Io candidato sindaco di Varese? A dire il vero me l’ha chiesto proprio Matteo Salvini a Roma a inizio luglio, prima ancora di dirmi: 'Come stai?'. Gli ho dato la mia disponibilità di massima, ma ci sto ancora pensando”, spiegava Roberto Maroni in un’intervista pubblicata ad agosto da Malpensa24.

Nel corso dell’ultima seduta del 28 dicembre, il Consiglio comunale di Varese ha valutato e discusso l’ultimo Bilancio di Previsione. Ed è in questa occasione che l’ex-governatore ha lanciato il suo “manifesto” politico per la città, un momento iniziatico per la definizione della campagna elettorale 2021 del centro-destra con cui punta alla guida di Varese.

 

Maroni: “prossime elezioni non saranno una passeggiata”

Ho intenzione di fare le cose in grande”, spiegava Roberto Maroni ai giornalisti di Varese in merito al suo potenziale nuovo mandato a capo della città. Nel suo intervento, letto da un foglio di carta in Consiglio comunale, parlava dei “danni incalcolabili al tessuto sociale e all’economia” causati dall’emergenza contagi e dal lockdown da cui Varese si sta ancora risollevando.

Un discorso che ha fatto chiaro riferimento ai dati pubblicati dall’analisi condotta in vari settori produttivi da Confartigianato che “ci dicono come la pandemia ha impattato in modo inimmaginabile sull’industria varesina. Un dato su tutti: il calo del PIL nella nostra provincia è stato del 12%, ben superiore alla media nazionale, ed è stato accompagnato da una flessione del tasso di assunzioni sul 2019 pari al 41%, nonché da un aumento vertiginoso della cassa integrazione. Nessun settore è stato risparmiato: attività manifatturiere (-47%), servizi alla persona (-49%), commercio (addirittura -60%). Nella nostra provincia si trovano in forte sofferenza anche l’industria alimentare e quella tessile”, spiegava Maroni consapevole del grande lavoro e responsabilità che lo attenderebbe nella veste di prossimo amministratore.

Siamo come in tempo di guerra, e allora faccio mio l’appello della CISL Lombardia alle istituzioni: è fondamentale l’impegno di tutti sulle politiche attive del lavoro legate alle esigenze del territorio, sulle infrastrutture digitali e sulle imprese locali, per favorire l’occupazione e la competitività aziendale” - continuava Maroni, concludendo con un messaggio positivo che parla ai concittadini guardando al futuro – “Nel quadro desolante che stiamo vivendo mi permetto tuttavia una nota di ottimismo, che deriva dal comportamento (...) avveduto dei varesini che hanno saputo rispettare le regole, dando prova di senso civico che va salutata con orgoglio”.

 

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