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Il derby continua ad essere perseguitato dalla leggenda del “più basso in classifica, vince: Inzaghi annienta la Roma, grazie ad Immobile e Alberto. La Roma deve reagire subito se non vuole perdere ciò che di buono è stato fatto sino ad oggi.
Lazio-Roma: 3-0 la cronaca
Una sfida che ogni anno viene aspettata con grande ansia da tutti i tifosi. Lazio contro Roma, il derby della Capitale, probabilmente l’unica gara in cui la vittoria non valgono solo i tre punti.
Inzaghi si affida a Immobile e Caicedo davanti, Fonseca opta per Pellegrini e Mkhitaryan dietro a Dzeko.
I bianco azzurri partono subito fortissimo, con un ritmo elevato e tanta intensità. Immobile riceve dopo pochi minuti un pallone in area, ma calcia debolmente invece di servire il compagno di reparto libero in mezzo.
La Roma non sembra riuscire a tenere il possesso, perdendo diversi palloni e subendo le ripartenze avversarie. Al primo quarto d’ora arriva la rete, con Ibanez che perde un pallone in maniera clamorosa, rinviandolo addosso a Lazzari dentro l’area. La palla sbatte addosso all’ex S.P.A.L e finisce tra i piedi di Immobile che da due passi non sbaglia. Segna sempre il bomber campano, il re di tutti gli attaccanti in Italia. La Roma cerca subito il riscatto, ma la troppa foga induce la squadra in diversi errori, soprattutto in mezzo al campo dove Veretout e Villar sembrano essere assai confusi. Dopo 7’ minuti dal vantaggio ecco il raddoppio: palla lunga a servire Lazzari che brucia sul tempo Ibanez e mette una palla al limite dell’area di rigore. L.Alberto riceve l’assist e sigla il 2-0 con un tiro preciso sul secondo palo. Dopo un controllo al V.A.R per dubbia posizione di fuorigioco, arriva la conferma. La squadra di Fonseca sprofonda sempre di più in una serata che sembrerebbe essere horror. Vengono ammoniti prima Radu e poi Mancini, anche se l’arbitro Orsato lascia giocare in tante occasioni, concedendo fluidità alle azioni.
I tiri invece dei giallorossi stanno a zero, nessuna occasione è stata veramente creata e non sembra esserci l’intensità a cui siamo abituati da questa grande squadra. Alla fine della prima frazione viene ammonito anche Acerbi, chiudendo così i primi 45’.
Fonseca ad inizio ripresa fa subito un cambio: Pedro per Veretout.
La Lazio riprende con la stessa intensità con cui aveva chiuso la prima frazione, non lasciando nessuno spazio agli avversari. Dopo pochi minuti Caicedo viene atterrato, richiedendo un calcio di rigore, ma l’arbitro ancora una volta lascia correre. L. Alberto è molto attivo in mezzo al campo, tenta due volte il tiro da fuori trovando l’opposizione del portiere. Il suo apporto tecnico fa la differenza in mezzo al campo, al contrario di Savic che gioca più di fisico questa sera. La Roma non esiste, sulla fascia Lazzari (senza dubbio il miglior in campo) scappa in velocità diverse volte su Spinazzola e Ibanez. A metà gara entrano Muriqi e Akpa Akpro, con Inzaghi che tenta la copertura, nonostante i pericoli non arrivino mai.
Al 68’ la gara viene meritatamente chiusa, ancora dal dieci della Lazio: palla che vacilla in mezzo al campo, L. Alberto recupera e tira a giro spiazzando Lopez. Derby sul 3-0, un risultato assolutamente incredibile. L’allenatore della Roma tenta il tutto per tutto inserendo anche Mayoral, ma l’unica occasione arriva per Dzeko a 5’ dalla fine con Reina che si oppone con un miracolo. I giocatori della panchina di Inzaghi esultano durante tutti i sei minuti di recupero, prima della grande festa al triplice fischio. Una Lazio stratosferica e una Roma che deve riscattarsi molto velocemente.