reversibilità e vedovanza

Pensione di reversibilità 2021: ecco come aumentare l’importo

Con l’assegno di vedovanza la pensione di reversibilità può aumentare di 50 euro mensili per circa 600 euro annui. A chi spetta? Requisiti e limiti reddito

Pensione di reversibilità 2021: ecco come aumentare l’importo

La pensione di reversibilità può registrare un significativo aumento di 50 euro mensili con l’assegno di vedovanza, per un totale di circa 600 euro annui.

 

L’aumento non spetta proprio a tutti. Vediamo chi sono i beneficiari dell’assegno di vedovanza connesso alla pensione di reversibilità, i requisiti ed i limiti di reddito 2021 sulla base della tabella ANF pubblicata annualmente dall’Inps.

 

Pensione di reversibilità: cos’è e come funziona l’assegno di vedovanza

La pensione di reversibilità è un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato in favore del coniuge (o soggetto unito civilmente) o di un familiare superstite.

 

Viene riconosciuta in misura pari ad una quota percentuale della pensione percepita dal soggetto deceduto, a seconda del numero dei familiari e all’ammontare dei loro redditi.

 

Previsto anche un assegno di vedovanza, ossia un contributo che va ad integrare la pensione di reversibilità per i vedovi inabili al lavoro o titolari di accompagnamento, per una cifra che non può superare i 52,91 euro mensili.

 

Assegno di vedovanza: requisiti e limiti di reddito per integrazione pensione di reversibilità

Come ogni anno l’Inps pubblica una tabella ANF contenente i requisiti reddituali per l’assegno di vedovanza, solitamente aggiornata ogni 1° luglio. Vediamo quali sono i requisiti ed i limiti reddituali previsti per il 2021.

 

L’assegno di vedovanza viene riconosciuto solamente ai vedovi totalmente inabili al lavoro, in possesso di un’invalidità civile al 100%. Previsto anche un requisito reddituale pari a non oltre 28.659,42 euro.

Tra 28.659,42 euro e 32.148,87 euro è previsto un assegno di vedovanza ridotto pari a 19,59 euro mensili mentre tale soglia non si ha diritto all’assegno integrativo.

 

Per ricevere l’assegno di vedovanza, o gli eventuali arretrati, bisogna presentare apposita domanda all’Inps oppure basterà rivolgersi ad un patronato.

 

Relativamente agli arretrati si può fare richiesta solo per quelli relativi agli ultimi cinque anni, vale a dire per una cifra che non oltrepassa i 3.600 euro.

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