Cambio in panchina

Nuovo allenatore Torino: per la corsa salvezza arriva Davide Nicola

Finisce il matrimonio dopo metà campionato tra il Torino e Marco Giampaolo. Per la corsa salvezza Cairo si affida ad un uomo della Maratona: Davide Nicola

Nuovo allenatore Torino: per la corsa salvezza arriva Davide Nicola

Dopo diciotto giornate arriva l’ufficialità della separazione tra Marco Giampaolo e il Torino. Il pareggio con lo Spezia ha rappresentato l’immagine di una squadra senza anima, senza cuore e senza idee. I granata sono in una situazione di classifica inimmaginabile, nel bel mezzo di una lotta salvezza che non era prevista dopo l’andamento della scorsa stagione.

 

Il cambio di rotta è obbligatorio e le nuove idee tattiche dovranno essere impresse il più velocemente possibile, poiché le partite saranno tante ed insidiose. Le analisi sui diversi profili sono state concluse velocemente: c’era bisogno di un allenatore abituato a questo genere di situazioni e che avesse una personalità forte per ribaltare i risultati.

 

Davide Nicola, il cuore granata.

Sembrava dovesse esserci un ritorno di Moreno Longo, allenatore che la scorsa stagione salvò il Toro dopo il lockdown. Alla fine però la scelta è stata portata su un ex giocatore granata, dal cuore legato alla Maratona. Davide Nicola torna a casa, stavolta da allenatore, nell’intento di ritrovare lo spirito vero che contraddistingue questo leggendario club.

 

L’esperienza al Crotone fu la sua più grande impresa, in una squadra che sembrava già condannata a gennaio. Anche nella sua ultima avventura nel Genoa è riuscito ad ottenere la salvezza, senza però essere riconfermato. L’ambiente Torino lo stima molto e lo rispetta per la persona onesta, umile e lottatrice che accompagnerà il team in questa seconda parte di campionato. Gli schemi cambieranno, ma i giocatori si potranno facilmente alle idee di calcio del mister.

 

Modulo e idea tattica 

Il suo primo obiettivo è  quello di riportare la fiducia ad un team che con Giampaolo non l’ha mai avuta: lottare come guerrieri per la maglia granata. Solamente così si potrà sperare nella salvezza. Da un punto di vista tattico e tecnico le cose non sono scontate seppure, come detto, possono essere adattate facilmente con le caratteristiche della rosa a disposizione. 

 

I moduli possibili sono essenzialmente due: da una parte riproporre il  3-5-2  con cui si era provato a costruire l’ossatura della squadra in estate oppure ribaltare gli schemi passando alla difesa a quattro,  con un centrocampo in linea e due punte. Si affiderebbe dunque agli esterni alti o al trequartista. Con le tante alternative sulle ali dei granata le scelte sarebbero più ampie.

 

Anche tentare di riportare Verdi al ruolo di ala, e magari così  finalmente ritrovarlo, è un’ idea che stuzzica e non poco la nuova gestione. Davanti manca ancora quel giocatore di inventiva che possa fare da spalla al gallo Belotti, che tornerebbe più vicino alla porta senza dover fare sia l’incursore che l’incontrista. 

 

Mercato e obiettivi

È chiaro che bisognerà dare qualche giorno al nuovo allenatore per fare le dovute valutazione sui rinforzi essenziali per affrontare la seconda parte di stagione. Indubbiamente il primo obiettivo è di sostituire il partente Meite (seppur Baselli finalmente sia tornato a disposizione dopo oltre un anno e potrebbe essere l’elemento chiave in mezzo) e il primo obiettivo rimane Kurtic del Parma, con cui ci sarà in settimana un incontro.

 

L’alternativa è Krunic del Milan, che troverà ancora meno spazio, ma che senza il suo maestro Giampaolo frena un po’ l’apertura ai granata. Davanti manca la spalla di Belotti, con Edera e Bonazzoli che probabilmente partiranno. Kouamé e Lammers rimangono i primissimi obiettivi, seppur non facili. Non è da escludere che Nicola rimescoli da zero le carte, cambiando la sua visione sugli elementi da acquistare.

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