L’Arcuri furioso

Nuovo ritardo Pfizer, Arcuri furioso. Oggi riunione d’emergenza

L’azienda farmaceutica annuncia nuovi tagli nell’invio delle dosi, il Commissario straordinario protesta. Al vaglio un piano di solidarietà tra Regioni

Nuovo ritardo Pfizer, Arcuri furioso. Oggi riunione d’emergenza

E’ stata convocata per oggi una riunione urgente sul “caso Pfizer” dopo il nuovo annuncio di ritardi nella fornitura di dosi, che rischia di mandare il tilt il piano di richiami dopo le prime somministrazioni, 21 giorni fa. Oggi, infatti, arriveranno in Italia solo 53.820 quantitativi, mentre domani ne saranno consegnati altri 241 mila. Si tratta di un ulteriore ritardo, comunicato ieri pomeriggio dalla casa farmaceutica, che ha mandato su tutte le furie il commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, che parla di “ulteriore incredibile ritardo” e di un taglio che potrebbe mettere a rischio vite umane.

Da qui la decisione di convocare un vertice d’urgenza, per fare il punto della situazione. Al vaglio ci sarebbe un piano di solidarietà tra Regioni.

 

Arcuri: “Con il taglio delle dosi, vite a rischio”

Secondo fonti vicine al commissario straordinario, l’atmosfera sarebbe molto tesa. La comunicazione di Pfizer, giunta ieri pomeriggio, potrebbe mandare in tilt il piano vaccinale nazionale e in particolare la fase 2 della campagna, nella quale si prevede di somministrare le dosi agli over 80. Tra i destinatari, poi, anche molti pazienti oncologici, per il quale il vaccino potrebbe essere un salva-vita.

Da qui l’esigenza di convocare una riunione urgente con le Regioni, per oggi alle 20.

 

Oggi il vertice con le Regioni

Sono state le stesse Amministrazioni regionali a chiedere un incontro e soprattutto un intervento urgente per affrontare la situazione. Alcune, come Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, erano già a rischio di esaurire le scorte e dunque di non essere in grado di procedere con i richiami della vaccinazione, iniziati lunedì 18. Una delle possibili soluzioni al vaglio degli esperti è quella di attuare un “piano di solidarietà regionale”.

 

Il piano di solidarietà

L’idea è quella di far sì che le Regioni che oggi contano su un maggior numero di scorte, possano cederne una parte a quei territori dove invece scarseggiano e si rischia di non rispettare i 21 giorni di intervallo tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer, previsti dal protocollo. Se ne discuterà, dunque, stasera alle 20, mentre il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha confermato la volontà di proseguire con il cronoprogramma previsto finora: “Anche in base alla disponibilità e all'arrivo delle dosi di vaccini anti-Covid, si procederà con la vaccinazione prima agli anziani over-80 e poi ai pazienti fragili, tra i quali quelli oncologici, rispetto a tutte le altre categorie della popolazione” ha detto sileri, aggiungendo: “Si comincerà probabilmente un po' più avanti rispetto agli inizi di febbraio, perché si è anche in attesa dell'ok dell'Agenzia europea del farmaco Ema al vaccino AstraZeneca, che consentirà di avere dosi ulteriori”.

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