Unicredit sta per avere il suo nuovo amministratore delegato. Il successore di Jean Pierre Mustier è Andrea Orcel: lo hanno reso noto fonti finanziarie citate dall'Ansa. Una riunione speciale del Cda potrebbe essere quindi convocata già in settimana.
Chi è Andrea Orcel, nuovo AD di Unicredit
Romano, 57 anni, Andrea Orcel ha già ricoperto incarichi di prestigio: è stato infatti ai vertici di Merrill Lynch dal 1992 fino al 2012, per poi diventare Presidente della banca svizzera Ubs. Nel 2018 è salito alla ribalta per una disputa legale milionaria a causa del mancato accordo con il Banco Santander, che ne aveva annunciato la carica a CEO del gruppo, per poi fare marcia indietro a causa dei costi di ingaggio giudicati troppo elevati.
Dopo la laurea in Economia e Commercio a Roma e un MBA in Francia, Orcel ha iniziato a lavorare prima presso la Goldman Sachs e successivamente presso la Boston Consulting Group, fino al suo arrivo alla Merrill Lynch.
Per Unicredit avrebbe quindi superato Fabio Gallia, direttore generale di Fincantieri e già amministratore delegato di BNL Italia, oltre che numero uno di Cassa Depositi e Prestiti quando ministro dell'Economia era Pier Carlo Padoan, oggi presidente di Unicredit. E soprattutto Flavio Valeri, già a capo di Deutsche Bank Italia, e conoscitore dell’area germanocentrica sui cui ruota la banca di piazza Garibaldi Aulenti a Milano.
Andrea Orcel Ceo Unicredit: i prossimi passi
Cosa potrebbe accadere con una figura come quella di Orcel a capo di Unicredit? Il dossier per l'acquisto di Mps potrebbe essere congelato: il banchiere non è favorevole all'acquisizione, così come non lo è l'azionista Del Vecchio. Inoltre Orcel, così come Mustier, non ha un un curriculum da banca retail-commerciale. Nel suo passato si è occupato di M&A, e bisogna capire se lo farà vendendo e dismettendo (come ha fatto Mustier) in Unicredit, oppure pensando ad acquisizioni. Mustier ha anche portato a termine l'aumento di capitale da 13 miliardi. Le motivazioni del suo addio? Una strategia non più in linea con la sua visione, non favorevole alla fusione Unicredit-Mps e altre divergenze con i soci e il Cda. In ogni caso in Unicredit molti dirigenti tirano un sospiro di sollievo per non essere più praticamente costretti a indossare la cravatta rossa, come il capo francese, e ad avere il pupazzo Elkette, il suo alce-mascotte, sulla scrivania.