
Giornata clou per la politica italiana, con la crisi di governo che sta per essere ufficializzata con le dimissioni del premier Conte.
Il Presidente del Consiglio ha deciso di comunicare stamane ai suoi ministri la volontà di rassegnare le dimissioni per decretare la fine del Conte bis, nella speranza di poter dare vita ad un Conte ter, Mattarella permettendo.
Crisi di governo, dimissioni Conte alle 12:
È stato convocato stamattina 26 gennaio alle ore 9 il Consiglio dei Ministri nel corso del quale il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha comunicato ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. Il Presidente Conte ora è atteso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La riunione del CdM è terminata.
"Ringrazio l'intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme", avrebbe detto il premier Conte in CdM, a quanto si apprende. Ora il Premier è atteso al Colle alle 12.
Prima una nota Palazzo Chigi aveva ufficializza le voci circolate nelle ore precedenti circa la volontà del premier Conte di recarsi al Quirinale per rassegnare le dimissioni e dare vita ad un Conte ter, con una maggioranza di governo talmente allargata da poter arrivare fino a fine legislatura, un governo di salvezza nazionale, così è stato chiamato.
Crisi di governo ultime notizie, il premier spera in un Conte ter:
Cosa succederà dopo le dimissioni di Conte? Dopo aver rimesso l’incarico nelle mani del Capo dello Stato si chiuderà ufficialmente la partita Conte bis e si apriranno le consultazioni. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prenderà le redini della crisi di governo, optando per una tra queste possibili soluzioni:
affidare a Conte un nuovo mandato per la formazione del Conte ter;
scegliere un nuovo premier che non sia Conte per la formazione di un nuovo governo;
optare per un governo tecnico;
decidere di andare a nuove elezioni.
Mattarella in questi giorni oltre ad aver sentito più volte Conte ha discusso della crisi politica anche con alcuni esponenti dell’opposizione. Il premier non sembra voler arrendersi all’impasse creata da Italia Viva, è convinto di poter creare una maggioranza allargata, un governo di salvezza nazionale capace di arrivare fino a fine legislatura grazie ad un patto di legislatura condiviso.
Meloni e Salvini del centrodestra, invece, sono sempre più convinti che la sola soluzione a questa crisi di governo sia il voto. Circola già una data: l’11 aprile 2021. Vediamo cosa ne pensa Mattarella, lo scettro ora è nelle sue mani.