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Disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate la modulistica per la Digital service tax (Dst), imposta nata con l’intento di colpire i colossi del web che producono fatturato nel territorio dello Stato italiano, giganti internet del calibro di Facebook, Google e Amazon.
Vediamo cos’è la Digital service tax e in cosa consiste la comunicazione dati all’Agenzia delle entrate e la scadenza per la presentazione del modello.
Digital service tax: cos’è e come funziona. Modulo AdE
L’Agenzia delle entrate ha approvato il modello Dst - Digital services tax per la dichiarazione dell’imposta sui servizi digitali, le relative istruzioni e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati.
La Digital service tax, introdotta con la legge di Bilancio 2019, è un’imposta dovuta sui ricavi derivanti dalla fornitura, nell’arco dell’anno solare, dei seguenti servizi digitali:
veicolazione su un’interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia;
messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale che consente agli utenti di essere in contatto e interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi;
trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di un’interfaccia digitale.
L’imposta nata per colpire i colossi del web si applica nella misura del 3% dei ricavi delle società digitali i cui ricavi non siano inferiori a 750 milioni di euro, di cui almeno 5,5 milioni derivanti da attività di servizi digitali in Italia.
Comunicazione dati Digital tax Agenzia delle Entrate: scadenza 30 aprile 2021
C’è tempo fino al 30 aprile 2021 (non più entro il 31 gennaio 2021) per inviare il modello di trasmissione dei dati all’Agenzia delle entrate della web tax per l’anno d’imposta 2020.
A partire dai primi giorni di febbraio 2021 sarà disponibile sul sito dell’Agenzia il software per la compilazione della dichiarazione, mentre a partire dal 22 febbraio 2021 sarà possibile trasmettere in via telematica la dichiarazione stessa.
Il modello per la Dst 2020 va presentato all’Agenzia delle entrate in via telematica direttamente dai soggetti abilitati a Entratel o Fisconline e dai soggetti incaricati con l’obbligo per questi ultimi di rilascio al soggetto interessato di un esemplare di modello trasmesso.
Con lo stesso modello sarà possibile richiedere il rimborso, nel caso l’imposta sia stata pagata in eccesso, oppure riportare l’eventuale credito all’anno successivo.