La lettera su Repubblica

Corrado Augias e il tentativo di phishing: ecco cos’è successo

Corrado Augias ha denunciato sulle pagine di Repubblica la presunta inefficienza dell’Enel, non accorgendosi di un tentativo di phishing. Oggi le scuse

Corrado Augias e il tentativo di phishing: ecco cos’è successo

Denuncia l'inefficienza italiana, ma in realtà è vittima (inconsapevole) di un tentativo di phishing. È accaduto a Corrado Augias, famoso giornalista, scrittore e autore televisivo, diventato virale sul web per aver confuso una truffa informatica con tecnici impreparati e operatori con uno scarso livello di conoscenza della grammatica italiana. Tirando in ballo una nota azienda: l'Enel.

Una disavventura che non è di certo passata inosservata, perché nata sulle pagine di Repubblica.

 

Corrado Augias e la mail incriminata

Augias, rispondendo a una lettrice italo-svizzera che aveva deciso di denunciare le difficoltà burocratiche a cui stava indando incontro per ottenere la cittadinanza italiana nonostante i suoi 45 anni nel nostro Paese, descrive a sua volta la brutta esperienza vissuta con un'e-mail ricevuta dall'Enel tempo prima. In cui aveva cercato di ottenere-senza successo, ovviamente, tra diversi strafalcioni in italiano e link non funzionanti- un rimborso di 92,72 euro. Una comunicazione all'apparenza del tutto simile a quella dell'azienda, come spesso succede con il phishing, ma che invece celava una trappola bella e buona, di cui il giornalista non si è reso conto.

«È l'Enel che non capisco» scrive Augias nell'edizione del 30 gennaio del quotidiano, in assoluta buona fede. «Con la bella pubblicità che fa, così moderna, dinamica, apparentemente amichevole, non ha una persona in grado di scrivere un messaggio in un italiano comprensibile? Né un tecnico capace di organizzare una finestra di dialogo?»
In molti hanno commentato la vicenda sui social. L'hashtag #Augias è diventato di tendenza e il commento di molti è stato: possibile che nessuno se ne sia accorto in redazione?

 

Le scuse di Corrado Augias

Corrado Augias, 86 anni, ha preso un abbaglio: può capitare. Ma questo episodio mette in luce anche i rischi del web e la necessità di un'educazione digitale, considerando che le truffe sul web, secondo l'ultimo Report della Polizia Postale, sono state circa 98mila solo nel 2020.

Intanto Augias, Su Repubblica di oggi 31 gennaio, ha riconosciuto l'errore: “Ieri sono caduto in una trappola a proposito di un comunicato dell’Enel che era, ben camuffato, una truffa (phishing). Le scuse doverose si accompagnano al sollievo.»

 

Cos'è il phishing?

Il phishing è una frode informatica che si concretizza attraverso l'invio di e-mail agli utenti solo apparentemente provenienti, per esempio, da istituti finanziari oppure aziende. L'obiettivo è di carpire ai destinatari dati personali o riservati, come il numero della carta di credito o la password di accesso al servizio di home banking, solitamente con la promessa di rimborsi o con ragioni di carattere tecnico.

Come non cadere nell'inganno? Gli errori ortografici o le storpiature sono già un primo segnale. Inoltre non bisogna credere alle improvvise urgenze: meglio verificare servizi e date di scadenza di abbonamenti o altro prima di inserire dati personali. Un altro campanello d'allarme? Le mail di regali in denaro, rimborsi o vincite a concorsi (a cui non si è mai partecipato) nascondono quasi sempre delle insidie. Attenzione anche agli allegati: potrebbero contenere dei virus.

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