Maturità, i presidi: “Fate presto”. Si attendono modalità e date

Dopo una maturità 2020 segnata dalla pandemia, anche l’esame del 2021 è accompagnato da molte incertezze. La crisi di Governo ha portato a bloccare l’iter previsto, secondo cui avrebbero dovuto essere comunicate le modalità della prova (o delle prove) e le date.

Ma il più che probabile rimpasto potrebbe stravolgere le ipotesi avanzate fin qui.

Molto dipenderà da chi assumerà il posto dell’ex ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che potrebbe andare all’attuale titolare del dicastero dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi.

Intanto i presidi chiedono di “fare presto, ma bene”.

I presidi: “Fare presto”

“Fare presto, ma non fretta” sembrano una contraddizione le parole di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP). Ma è stato lo stesso Giannelli a chiarire il suo pensiero, in una dichiarazione all’Adnkronos: “Certamente – ha sottolineato Giannelli – i ragazzi che dovranno affrontare l’esame di Stato quest’anno hanno bisogno di certezze, di sapere come dovranno affrontarlo, ma aspetterei qualche settimana prima di emanare l’ordinanza che disciplina l’esame”.

Un chiaro avvertimento alla cautela, proprio mentre impazza il toto nomi sui ministri.

Manfredi nuovo ministro?

Alla guida del ministero dell'Istruzione al posto di Lucia Azzolina, che difficilmente farà parte della squadra di Mario Draghi, potrebbe arrivare l’attuale vice, Anna Ascani. L’alternativa sarebbe quella di tornare ad accorpare il dicastero a quello dell'Università e della Ricerca, finora retto da Manfredi. Non è, però, escluso neppure il nome di Patrizio Bianchi, già a capo della task force ministeriale istituita per affrontare l’emergenza Covid-19 nelle scuole.

Maxi orale o anche uno scritto?

Difficile anche fare previsioni sulle modalità con le quali potrebbe svolgersi l’esame. Si era ipotizzato in “ritorno alla normalità” con il reintegro delle prove iscritte o almeno di una prova scritta. Ma il cambio della guardia al Ministero e le incertezze sull’andamento dei contagi sembrano far propendere per il mantenimento di un esame di maturità “light” con un solo maxi orale.