Pesca sostenibile: dall’Ue, le ricette dei top chef di #TasteTheOcean

Al via sui Social Media la nuova campagna denominata “Taste the Ocean”, l’iniziativa promossa dalla Commissione europea con cui i migliori chef d’Europa incoraggiano il consumo di pesce e frutti di mare o prodotti dell’acquacoltura, pescati o allevati in modo sostenibile.

Nei prossimi tre mesi, chef d’alto livello di nove Paesi dell’Ue (Italia, Francia, Spagna, Belgio, Danimarca, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo e Romania) condivideranno le loro ricette a base di diversi tipi di pesce o crostacei. Altri Stati membri proporranno l’expertise dei loro chef specializzati entro la fine dell’anno per seguire le orme dei promotori dell’iniziativa. Durante la campagna, i servizi dell’Esecutivo Ue illustreranno anche le sfide (più recenti) e le criticità (di sempre) vissute dal settore, sia dai protagonisti dell’eso-cucina e della gastronomia che dai pescatori e piscicoltori.

La notizia giunge all’indomani della presentazione a Bruxelles del #EUCancerPlan, il piano anti-cancro dell’Unione europea in cui si invita ad abbandonare gradualmente le abitudini alimentari o quotidiane meno salutari, ad esempio l’assunzione di carni rosse, alcolici o il tabagismo.

Pandemia: l’impatto sulle attività in mare

La promozione di una dieta (come quella mediterranea) a base di alimenti che ci offre il “mare” arriva, inoltre, in una congiuntura economico-sociale in cui pescatori e acquacoltori devono confrontarsi giornalmente con gli impatti del lockdown (o delle restrizioni dell’attività sia a bordo che a terra). Si è visto, infatti, come le misure sanitarie imposte dalla lotta del coronavirus hanno portato considerevoli ripercussioni anche nei mercati ittici e gli altri sbocchi dei prodotti della pesca. Pesano, tra i vari blocchi, la chiusura di locali, ristoranti e le limitazioni ai servizi di catering.

Covid-19 e “blue economy”: FEAMP e altre misure eccezionali

Dall’inizio della pandemia, Bruxelles ha adottato una serie di strumenti temporanei mirati a sostenere le comunità ittiche colpite della recessione. Tra queste, la deroga e l’estensione del regime di Aiuti di Stato, le misure eccezionali di flessibilità applicate al FEAMP, il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, in modo da favorire la semplificazione delle procedure di accesso ai bandi (era stata concessa, ad esempio, la modifica dei Programmi operativi) e una riallocazione delle risorse finanziarie. Previsto anche il sostegno all’arresto temporaneo delle attività di pesca e alla sospensione della produzione, compresa quella dell’acquacoltura.

La “ricetta” del Commissario Sinkevicius

Appare oggi in un tweet del Commissario europeo per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca, Virginijus Sinkevicius, il primo endorsement ufficiale di “Taste the Ocean”, accompagnato da una ricetta “sostenibilmente” interessante per gli amanti del pesce che ha diffuso via Instagram.

Responsabilizzare i consumatori conferendogli il “potere” di determinate scelte “è essenziale per ottenere abitudini più sostenibili”, ha affermato Sinkevicius e ha aggiunto che la Commissione sta “lavorando al fianco degli chef più famosi d’Europa”, per “educare” sull'importanza dei trend di domanda individuale a sostegno di un’offerta che rispetta “la salute dei mari”, nelle zone costiere “nostrane” e dei produttori di acquacoltura nei Paesi dell’Unione europea. I dati europei dimostrano che oltre ai benefici di una dieta ricca in omega-3 e consigliata ad ogni età (i nutrizionisti raccomandano di mangiare pesce almeno 3 volte alla settimana, è effettivamente cosi?!), l’economia blu ha un impatto ambientale inferiore rispetto alla maggior parte delle proteine ??animali dei piatti di “terra”. Stessa cosa per l’impronta di carbonio, visto che le emissioni di CO2 sono notevolmente ridotte.