A colloquio con Draghi

Consultazioni, Salvini: “A disposizione”. M5s: “Ci saremo con lealtà”

Terzo giorno di consultazioni: Salvini fa la mossa del cavallo, dice sì a Giorgetti e Zaia e sposa Draghi (senza contratto prematrimoniale). Apertura M5s

Consultazioni, Salvini: “A disposizione”. M5s: “Ci saremo con lealtà”

Terzo giorno di consultazioni per il premier incaricato Draghi.

Stamattina si sono svolti gli incontri con la Lega di Matteo Salvini e con il M5s.

 

Della delegazione del Movimento ha fatto parte anche il suo fondatore, Beppe Grillo, che si è recato prima a Montecitorio, per un vertice con Di Maio, Conte, Casaleggio e i ministri pentastellati.


Dopo i colloqui con Italia Viva e Liberi e Uguali e con Pd, FdI e Forza Italia, oggi Mario Draghi chiude il primo giro di incontri: lunedì porterà di nuovo tutti intorno a un tavolo e già nelle prossime ore potrebbero essere ascoltate le parti sociali.

 

Consultazioni Draghi e Lega, Salvini: “Noi siamo a disposizione”

L’incontro di Mario Draghi con la Lega è avvenuto alle ore 11. «Noi non poniamo condizioni. Altri lo fanno, noi nessuna condizione né su persone né sulle idee. Il bene del paese deve superare interesse personale e partitico»: lo ha dichiarato Matteo Salvini al termine del colloquio con il premier incaricato, con cui si è definito “in sintonia”. «Nessuna tassa, semmai una pace fiscaleper aiutare i cittadini. Molto tempo lo abbiamo impiegato sullo sviluppo e crescita. È stata mezz’ora di confronto interessante e stimolante sui temi concreti sull'idea dell'Italia che per diversi aspetti coincide.» Il leader del Carroccio ha evidenziato di aver sentito “l’inizio di di un percorso interessante. La settimana prossima ci siamo impegnati a entrare nel merito e potremo dire sì o no”. Confermando l’apertura, la vera sopresa di oggi: «Noi siamo a disposizione, siamo la prima forza politica del paese, siamo una forza che dove governa lo fa con ottimi risultati a differenza di altri crediamo non si può andare avanti a colpi di no». 

 

«Oltretutto, qualcuno è terrorizzato dall'idea delle elezioni e rimarrebbe qua a prescindere: io preferisco esserci e controllare. Preferisco essere nella stanza dove si decide come si usano 209 miliardi per i nostri figli», dice riferendosi al Recovery Plan.

Per poi sottolineare: “Ciascuno deve rinunciare ad un pezzo di priorità per fare un tratto di strada che, non sarà lungo, insieme. Sull'immigrazione l'Ue ci chiede di difendere le frontiere non penso dunque che sia questo un tema divisivo.»
Se sarà quindi un sì, la Lega parteciperà con i propri ministri.

 

Consultazioni Draghi e M5s, Crimi: “Serve una maggioranza politica solida”

Il colloquio tra Draghi e la delegazione M5S è andata avanti per 15 minuti in più rispetto all'orario stabilito. Nessuna dichiarazione da Beppe Grillo, a parlare è Vito Crimi: «Abbiamo ovviamente ribadito la consapevolezza della situazione in cui si trova il Paese e della necessità di dotarlo di un Governo che possa adottare le misure necessarie, tra cui i ristori per le imprese» ha sottolineato il capo politico del M5S. «Abbiamo ribadito i risultati ottenuti con la maggioranza ed è su questa base che deve formarsi il nuovo Governo: solidale, ambientalista, europeista. Partire con l’umiltà di accogliere il lavoro già fatto.»


Crimi ha poi evidenziato di aver chiesto di non indebolire delle misure come il reddito di cittadinanza. Per poi spiegare: «Abbiamo ribadito il concetto che quando e se si formerà un Governo, noi ci saremo sempre con lealtà, ma deve esserci la presenza dello stato nell'aiuto alle imprese ad uscire in questo momento di crisi.»


E’ stata «una lunghissima chiacchierata su tanti temi e approfondimenti; è stato interessante il confronto su posizioni distinte.» Ma la condizione è chiara: «Serve una maggioranza politica solida, dato essenziale, per sostenere un governo solido superando quelle criticità che hanno portato alla fine del Conte II. Gli atti fatti da qualche forza politica sono comunque presenti nei nostri ricordi. C’è la disponibilità  a valutare se ci sono le condizioni per un esecutivo.»

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