Joe Biden “avverte” la Cina e all’Iran dice: “No revoca sanzioni”

Nella Cina di Xi Jinping “non c’è un briciolo di democrazia”. Sono parole dure quelle rivolte dal neo Presidente americano, Joe Biden, all’omologo cinese. A meno di un mese dall’insediamento alla Casa Bianca, in una intervista rilasciata alla CBS, Biden ha affrontato anche il difficile nodo dei rapporti con l’Iran, chiarendo per ora non ci sarà alcuna revoca delle sanzioni.

La risposta di Teheran non si è fatta attendere.

Usa-Cina: ancora tensione?

Sono passati solo pochi giorni dal primo intervento ufficiale di Joe Biden in politica estera, quando il neo presidente americano ha indicato la nuova rotta della sua amministrazione, all’insegna della“Diplomacy”. Eppure nell’intervista rilasciata alla CBS, lo stesso Biden non ha usato giri di parole nel riferirsi al Presidente cinese Xi Jinping: "C'è molto di cui parlare, lui è molto coraggioso e duro". Poi l’affondo: "Questa non è una critica ma la realtà, non ha neanche un po' di democrazia nel suo corpo".

Biden ha poi aggiunto, quasi a voler smorzare i toni: "Non abbiamo bisogno di avere un conflitto, ma ci sarà una concorrenza estrema" e "non lo farò nel mondo in cui lo ha fatto Trump".

Insomma, Biden sembra voler lasciare la strada della guerra dei dazi, spiegando: “Ci concentreremo sulle regole internazionali”.

Iran, no alla revoca delle sanzioni

Altro fronte caldo è quello dei rapporti con l’Iran, nell’anno in cui la Repubblica islamica andrà al voto con una probabile vittoria dei conservatori. Nell'intervista, Joe Biden ha risposto alla domanda sulla possibile revoca delle sanzioni per la violazione degli accordi sul nucleare con un chiaro “no”. Quando l’intervistatrice gli ha chiesto se la condizione perché ciò avvenga sia lo stop all’arricchimento dell’uranio, il Presidente Usa ha replicato semplicemente annuendo.

La risposta di Teheran a Biden

Non ha tardato, però, ad arrivare la replica a distanza dall’Iran, tramite le parole della Guida Suprema del Paese, l'ayatollah Ali Khamenei: "Se gli Usa vogliono che l'Iran ritorni ai suoi impegni – ha detto - devono prima revocare tutte le sanzioni, poi verificheremo e poi torneremo ai nostri impegni". Insomma, la strada verso la riapertura del dialogo e all’insegna della diplomazia sembra ancora lunga.