
Alla fine il voto online è stato confermato. La parola sul Governo Draghi passa ora agli iscritti sulla piattaforma Rousseau.
Al termine del secondo giro di consultazioni del premier incaricato con gli esponenti pentastellati, previsto per oggi pomeriggio, gli attivisti del Movimento saranno chiamati a esprimersi su determinati quesiti, che saranno comunicati nelle prossime ore.
“Il Movimento 5 Stelle, come ha sempre fatto anche per la formazione dei governi precedenti, darà la parola ai propri iscritti” si legge su un post pubblicato sulla pagina Facebook del M5S ieri pomeriggio.
“Domani ascolteremo le proposte del presidente Draghi, sintesi del primo giro di consultazioni, e sottoporremo la proposta alla rete.”
Governo Draghi e M5S, il voto sulla piattaforma Rousseau
“Dalle ore 13 di mercoledì 10 febbraio 2021 alle ore 13 di giovedì 11 febbraio 2021 gli iscritti saranno chiamati a esprimersi su un eventuale supporto a un Governo presieduto da Mario Draghi.” Il comunicato su un breve post del blog dei Cinquestelle.
“Potranno votare solo gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato. Ciascun iscritto può verificare il proprio stato di iscrizione facendo login e controllando il bollino colorato accanto al nome (in alto a destra): se il bollino è verde l’utente è certificato e abilitato al voto.”
Dopo 24 ore arriverà quindi il responso della base del Movimento.
Alla fine del primo giro di consultazioni con il premier incaricato Draghi, che ha visto anche la partecipazione di Beppe Grillo, Crimi ha dichiarato il nuovo Governo deve formarsi con una vocazione solidale, ambientalista, europeista.
Governo Draghi: favorevoli e contrari nel M5S
Vito Crimi, capo politico ad Interim, ha deciso di spiegare le ragioni di questa scelta su Facebook.
“Come già accaduto in precedenza, anche in questo caso faremo una scelta ponderata, non istintiva ma basata sugli atti, sui programmi e sulle reali possibilità di incidere sull'attività di governo” ha scritto. “Chi in queste ore si sta agitando per far prevalere la propria contrarietà, o meno, lo fa senza nemmeno conoscere quali iniziative politiche il presidente incaricato intende proporre, qual è il perimetro della maggioranza che supporterebbe questo governo, se sarà composto di soli tecnici o anche di esponenti che siano espressione delle forze politiche. Quando avremo fatto chiarezza su tutti questi elementi, allora sottoporremo la decisione al voto dei nostri iscritti.”
Luigi Di Maio ha spiegato, sempre in un post su Facebook: “Siamo stati decisivi nel Conte I con provvedimenti simbolo come il Reddito di Cittadinanza e la legge anticorruzione. Siamo stati fondamentali nel Conte II con riforme che faranno la storia, come il taglio dei parlamentari. E continueremo ad essere determinanti. Il MoVimento in questi anni ha sempre mostrato serietà e responsabilità.”
Il M5S dovrà quindi fare i conti con la decisione che arriverà dalla piattaforma Rousseau. Sempre contrario Alessandro Di Battista, che si era espresso negativamente sul Governo Conte anche nei giorni precedenti: “Sia chiaro, non ho dubbi che il Professor Draghi sia una persona onesta, preparatissima ed autorevole. Questo non significa che lo si debba appoggiare per forza. Io contrasto Draghi non sul piano personale ma su quello politico. E, ripeto, non cambio idea.”
L’ex premier Giuseppe Conte, intervenuto durante l’assemblea del Movimento che si è tenuta domenica sera per quattro lunghe ore, ha sottolineato che non entrerà nell’esecutivo, ma che “voltare le spalle a Draghi vorrebbe dire voltare le spalle al Paese.”