La formazione del nuovo governo

Draghi incontra le parti sociali. Preoccupazione per i 5Stelle

Il Sì di Regioni e Comuni al presidente incaricato. Bonomi: “Il più convinto sostegno”. Furlan: “Abbiamo chiesto la proroga del blocco dei licenziamenti”

Draghi incontra le parti sociali. Preoccupazione per i 5Stelle

La polveriera Cinquestelle fa slittare i tempi della nascita del nuovo governo. Nella giornata in cui il presidente incaricato, Mario Draghi, incontra parti sociali, Regioni e Comuni la decisione dei vertici grillini di sospendere il voto degli iscritti - che sarebbe dovuto partire oggi sulla piattaforma Rousseau - frena la corsa del professore. Che, tuttavia, va avanti per la sua strada con i colloqui in calendario, in attesa che il tassello 5S trovi una sua collocazione.

 

Intanto, non smette di mietere consensi. L’ex numero di Francoforte incassa da Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni la “massima collaborazione” degli enti regionali e dal presidente dell'Anci, Antonio Decaro, quella dei Comuni. Sindaci e governatori sono intenzionati a dare il loro contributo per la ripartenza del Paese e sugli investimenti del Recovery Plan. E chiedono un ruolo nella campagna vaccinale.

 

Confindustria

Anche Confindustria con il presidente, Carlo Bonomi, esprime “il più convinto sostegno” a Draghi e spera “che il consenso parlamentare riservato al suo programma sia ampio e solido”. “C’è davvero molto da fare”, afferma il capo di viale dell’Astronomia, “e bisogna farlo presto e bene”. Per gli industriali diversi i temi strategici su cui puntare: “dal Recovery Plan al piano vaccinale, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro alla riforma della PA, dalla necessità di una grande alleanza pubblico-privato alla riforma fiscale e alla sostenibilità generale della finanza pubblica in considerazione dell'andamento del debito”. Confindustria però non entra nel merito del confronto avuto stamane per “non alimentare in alcun modo indiscrezioni su cosa il presidente Draghi intenda fare. Il programma dovrà essere pubblico solo quado sarà lui a renderlo noto in Parlamento”.

 

Sindacati

Sul fronte sindacale Cgil, Cisl e Uil esprimono a Mario Draghi "tutta la disponibilità attraverso un rapporto concertativo, di dare un contributo al nuovo Governo". Annamaria Furlan, leader della Cisl fa sapere che sono state illustrate a Draghi “quelle che sono le priorità da affrontare” per le tre sigle confederali. “Ci sono alcuni temi emergenziali”, rifesrisce. In particolare “ci sono centinaia di migliaia di posti in meno, soprattutto di donne e giovani, e abbiamo chiesto che la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid sia assolutamente confermato, con il sostegno alle imprese. Non deve essere sine die ma ci vogliono i tempi giusti per riformare gli ammortizzatori sociali e far decollare le politiche attive".

 

La sintesi e quel tira e molla dei grillini

Toccherà ora a Draghi fare una sintesi delle posizioni espresse per elaborare il piano programmatico del suo esecutivo. Grillo torna sulla necessità di un “super ministero per la transizione ecologica” ribadendo quanto già detto dal reggente, Vito Crimi. Ma a destare forti perplessità tra i partiti resta la sospensione della votazione on line dei pentastellati sul sostegno al governo. Il timore è che si resti ostaggio dei tempi di un Movimento alle prese con una battaglia interna di non facile soluzione. E che con Draghi vuole trattare per ottenere ciò che chiede. Questo stallo crea incertezza. Il presidente incaricato è consapevole che la pattuglia pentastellata è la prima forza parlamentare e deve decidere in queste ore se restare in attesa con guardinga vigilanza o fare un passo che possa tranquillizzare i vertici grillini. Intanto, a Villa Grande a Roma, la nuova residenza capitolina di Berlusconi, il leader di Forza Italia e Matteo Salvini si sono incontrati per un “lungo e cordiale colloquio sulla situazione politica e sui contenuti delle proposte che sono state presentate al presidente del Consiglio incaricato”. I due ribadiscono “la ferma volontà di dare un contributo, con senso di responsabilità e senza porre alcun veto, per risollevare il Paese da una gravissima crisi sanitaria, economica e sociale”.

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