
Man mano che passano le ore, si fa largo l’idea che la nuova squadra di Mario Draghi possa essere più “rosa” rispetto al passato, grazie all’aumento della presenza di donne nell’esecutivo guidato dall’ex Governatore della Banca d’Italia. La vera novità, però, è che le future possibili ministre andrebbero a ricoprire ruoli sempre più rilevanti, come il ministero per lo Sviluppo economico o quello della Giustizia, oltre al Viminale, già retto da Luciana Lamorgese con il Conte 2.
Accanto ai nomi di Emma Bonino, Maria Elena Boschi o Teresa Bellanova, ecco quelli che più quotati nel “toto nomine” al femminile del futuro governo Draghi.
Marta Cartabia
Costituzionalista, giurista, accademica italiana, Marta Cartabia ha 57 anni e vanta anche il primato di essere stata nominata prima donna Presidente della Corte Costituzionale, nominata dal Capo dello Stato l’11 dicembre 2019.
Potrebbe essere chiamata come ministro della Giustizia.
Lucrezia Reichlin
Lucrezia Reichilin, classe 1954, potrebbe diventare titolare del Mise, il ministero per lo Sviluppo economico. Ha insegnato all'Université libre de Bruxelles fino al 2004, poi è diventata Direttore generale alla Ricerca alla Banca centrale europea di Francoforte, durante la presidenza di Jean-Claude Trichet, una delle 12 direzioni generali della BCE. Dal 2008 è professore ordinario di economia alla London Business School. Membro di numerosi CdA, è figlia di Alfredo Reichlin, ex deputato di PCI e PDS, e di Luciana Castellina, fondatrice de il manifesto e a sua volta deputata. Il fratello Pietro Reichlin è un noto economista.
Marcella Panucci
Marcella Panucci, anche il suo nome impazza nel toto nomine per quanto riguarda il Mise. Nata a Vibo Valentia nel 1971, una laurea con lode in Diritto commerciale (tesi su L’acquisizione di partecipazioni e la normativa antritrust), è entrata in Confidustria nel 1995, diventandone poi direttore generale. E’ esperta di diritto commerciale e di semplificazione amministrativa.
Luisa Torchia
Tra le new entry si fa anche il nome di Luisa Torchia per il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Allieva di Massimo Severo Giannini e Sabino Cassese, vanta una carriera accademica e al momento è professore ordinario di Diritto Amministrativo dell'Università degli Studi di Roma III. E’ già stata Consigliere giuridico del premier Prodi (governi Prodi 1 e 2), stessa qualifica che ha ricoperto per il Ministro per la funzione pubblica, Franco Bassanini, nel Governo D'Alema II e nel Governo Amato II. Già nel Cda di Cassa Depositi e Prestiti, è stata anche Presidente dell'Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione.
Elisabetta Belloni
Elisabetta Belloni, attuale segretario generale del ministero degli Esteri e volto storico della Farnesina, potrebbe diventarne titolare.
Antonella Polimeni
Anotonella Polimeni, il suo nome ha cominciato a circolare come nuovo ministro dell’Istruzione, andando dunque a sostituire Lucia Azzolina. In alternativa potrebbe andare al dicastero della Salute, al posto di Roberto Speranza.
I nomi “noti”
Tra i nomi “noti”, invece, circolano insistentemente quelli di Maria Elena Boschi, che tornerebbe dopo l’esperienza di Ministro nel governo Renzi e sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Gentiloni. In lizza nel nuovo esecutivo anche Emma Bonino e Teresa Bellanova, così come Luciana Lamorgese (in caso di riconferma agli Interni), ma non si esclude un posto neppure per una esponente femminile di Forza Italia, come Maria Stella Gelmini, Anna Maria Bernini o Mara Carfagna. Infine, in quota lega potrebbe tornare anche Giulia Bongiorno.