Ultimo miglio per Draghi

Draghi atteso oggi al Colle. Arriva il sì del M5s. Di Battista lascia

Dopo il sì del M5s al sostegno al governo Draghi il premier incaricato prepara la salita al Quirinale per sciogliere la riserva. Di Battista si fa da parte

Draghi atteso oggi al Colle. Arriva il sì del M5s. Di Battista lascia

Oggi è il giorno di Mario Draghi, quello in cui il presidente del Consiglio incaricato salirà al Quirinale per accettare formalmente l’incarico per poi presentare la lista dei ministri al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Intanto è arrivato l’esito del voto della piattaforma Rousseau sul sostegno al governo Draghi da parte dei pentastellati, con gli attivisti del Movimento 5 stelle spaccati in due, ma con una lieve maggioranza a favore. Di Battista, sconfitto, lascia.

 

Draghi atteso al Colle da Mattarella con la lista dei ministri

Ultimo miglio per Mario Draghi, quello che lo divide dal Quirinale per la formazione del nuovo esecutivo di alto profilo come chiesto dal presidente della Repubblica Mattarella.

 

Il premier incaricato si appresta a salire al Colle per sciogliere la riserva e accettare formalmente l’incarico, con la lista dei ministri del nuovo governo già pronta, frutto dell’esito delle consultazioni avvenute nei giorni scorsi, con due giri che hanno confermato un ampio sostegno al governo Draghi da parte delle forze politiche eccezion fatta per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, unico partito che ha scelto di stare all’opposizione.

 

Il M5s ha sciolto la riserva ieri, dopo il voto degli attivisti grillini sulla piattaforma Rousseau, con quasi il 60% dei voti a favore di Draghi e il 40% contro, esito che di fatto sottolinea la frattura interna al Movimento.

 

M5s dice sì a Draghi con voto piattaforma Rousseau. Di Battista si fa da parte

Il Movimento 5 stelle dice sì al governo Draghi, con il voto di 74.537 attivisti sulla piattaforma Rousseau e con il 59,3% a favore, pari a 44.177 voti.

 

Commentando l’esito del voto il capo politico del Movimento Vito Crimi ha ricordato che “la democrazia del Movimento passa per il voto degli iscritti che è vincolante". Proprio questa la motivazione che ha spinto il capo dei rivoluzionari Di Battista a farsi da parte. "Accetto la votazione ma non posso digerirla. Da tempo non sono d'accordo con le decisioni del Movimento 5 Stelle e ora non posso che farmi da parte".

 

Dopo la salita al colle del premier incaricato ci sarà il giuramento della squadra di governo, atteso entro la fine del fine settimana mentre il voto di fiducia alle camere dovrebbe avvenire lunedì o martedì, al massimo mercoledì.

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