Il caso

Tokyo 2020, il presidente Mori si dimette dopo le frasi sessiste

Il presidente del Comitato promotore dei giochi, Yoshiro Mori, ha annunciato le sue dimissioni dopo lo scandalo scoppiato in seguito alle sue frasi sessiste

Tokyo 2020, il presidente Mori si dimette dopo le frasi sessiste

Il presidente del Comitato olimpico organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, Yoshiro Mori, ha rassegnato le dimissioni dopo la bufera scatenata da alcune sue frasi sessiste, pronunciate nei giorni scorsi.
La decisione era già nell'aria ed è stata alla fine confermata.


«Le mie dichiarazioni inappropriate hanno causato molto caos», ha dichiarato Mori. «Desidero dimettermi da presidente oggi. L’unica cosa che importa in questo momento è che le Olimpiadi si svolgano a luglio, non deve succedere che la mia presenza diventi un ostacolo».
Le Olimpiadi di Tokyo, previste per il 2020, sono state infatti rinviate al 2021 a causa della pandemia di Covid-19.

 

Tokyo 2020, Mori: le donne "parlano troppo"

L'83enne ex premier era stato messo sotto accusa dopo le sue dichiarazioni fatte in occasione della proposta di allargare l'assemblea a un maggior numero di donne, passando dall'attuale 20% al 40%: un'idea che Mori aveva definito «problematica».

«Le riunioni con molte donne richiedono più tempo», aveva sottolineato la scorsa settimana rivolgendosi al Cda del Comitato, «le donne sono competitive e se una alza la mano per parlare le altre sentono il bisogno di intervenire.»
La riunione era a porte chiuse, ma le frasi erano comunque arrivate ai media giapponesi: Mori si è successivamente scusato in conferenza stampa, ma non è bastato. La polemica è diventata ancora più rovente nelle ultime ore dopo le critiche arrivate anche da parte di Toyota, top sponsor dell'evento.

Il numero uno dell'azienda, Akio Toyoda, ha infatti definito le dichiarazioni di Mori come un episodio «spiacevole e non in linea con i valori in cui crediamo.»

 

Olimpiadi di Tokyo, chi sarà il successore di Mori?

A prendere il posto di Yoshiro Mori potrebbe essere Saburo Kawabuchi, ex capo del calcio giapponese.

Il suo nome però non ha suscitato reazioni positive, a causa della sua età: ha infatti 84 anni, uno in più del dirigente dimissionario. 
Il Presidente del CIO Thomas Bach ha intanto fatto sapere di aver accettato la decisione di Mori, ringraziandolo per il lavoro svolto finora.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA