La quotazione in Borsa è un passo molto importante per le aziende in quanto rappresenta una importante vetrina a livello internazionale.
Offre nuove opportunità di accesso al capitale di rischio e permette un’accelerazione dello sviluppo e la creazione di valore per i suoi azionisti. Perché quotarsi? Quali sono i requisiti? E i costi?
Perché una società decide di quotarsi in Borsa?
Borsa Italiana rappresenta una borsa internazionale in grado di offrire nuove opportunità a società emittenti, intermediari e investitori istituzionali. Grazie alla quotazione si accresce la dimensione del capitale economico dell’impresa intesa come investimento.
Una società decide di quotarsi quando ha un piano di nuovi investimenti da finanziare o vuole affrontare un ricambio generazionale. Oppure alcuni membri della famiglia fondatrice o investitori istituzionali cercano un'opportunità per uscire dall'investimento.
Le circostanze, e pertanto gli obiettivi per cui una società decide di quotarsi, possono essere molteplici:
ampliare e diversificare le fonti finanziarie;
rafforzare le capacità di leadership accrescendo la visibilità e il prestigio dell'azienda anche a livello internazionale;
accrescere lo standing creditizio nei confronti di finanziatori e fornitori, permettendo l’utilizzo di titoli quotati come garanzia presso istituti di credito sulla base del valore riconosciuto dal mercato;
ottenere una valutazione di mercato che permetta di conoscere in ogni momento il valore della società per agevolare successive offerte sul mercato, anche in aumento di capitale, e operazioni di fusione e acquisizione, in cui si possono utilizzare azioni come forma di pagamento (equity cash);
rendere trasparenti gli obiettivi e visibili i risultati del management;
ottenere agevolazioni fiscali, nel caso di quotazioni con emissioni di nuove azioni (DIT e DIT agevolata).
Dal lato degli azionisti invece gli obiettivi della quotazione possono includere:
fornire liquidità alle azioni dando la possibilità agli attuali azionisti di disinvestire più agevolmente, in toto o in parte, la propria partecipazione;
realizzare l'investimento nel caso di presenza di un investitore istituzionale;
agevolare il passaggio generazionale, consentendo riassetti proprietari senza provocare la perdita del controllo da parte della famiglia ed eventualmente permettere più facilmente a membri della famiglia azionista di mantenere la propria quota senza il coinvolgimento nella gestione aziendale
Benefici della quotazione in Borsa
La quotazione in Borsa rappresenta una scelta chiave per il futuro dell'azienda. Offre la possibilità di confrontarsi in scenari competitivi sempre più complessi che richiedono visione strategica, piani industriali solidi e importanti capitali per realizzarli.
Le imprese quotate in Borsa ottengono importanti benefici dalla quotazione:
sono caratterizzate da elevati tassi di sviluppo che la quotazione aiuta a mantenere nel tempo: il fatturato cresce pre-quotazione del 22% annuo e del 18% dopo, a fronte di un dato medio del 7%;
4 imprese su 5 dichiarano che senza la quotazione il tasso di sviluppo aziendale sarebbe stato inferiore;
il 40% delle risorse raccolte in sede di Initial Public Offering (IPO) sono destinate all’attività di crescita per linee esterne: il 70% delle imprese effettua almeno un’acquisizione e mediamente si osservano, post-quotazione, 4 acquisizioni per impresa;
in corrispondenza dell’accesso al mercato azionario le imprese effettuano significativi investimenti: il tasso di investimento annuo passa dal 15% pre-quotazione al 23% negli anni successivi.
Requisiti per la quotazione in Borsa:
Borsa Italiana ha concepito una procedura di ammissione alla quotazione pensata in modo da rendere l’ingresso in Borsa più facile, veloce, meno oneroso, senza per questo essere meno selettivo.
Per quotarsi in Borsa bisogna avere determinati requisiti sostanziali e formali a seconda del segmento di Borsa in cui si scegli di quotarsi. C’è l’MTA – Mercato Telematico Azionario - Standard, il segmento STAR per le imprese a media capitalizzazione e l’AIM Italia, il listino pensato per le piccole e medie imprese ad elevato potenziale di crescita.
Requisiti sostanziali:
Orientamento alla creazione di valore;
Strategia chiara e fedelmente riportata nel piano industriale;
Buon posizionamento competitivo;
Struttura finanziaria equilibrata;
Autonomia gestionale;
Marginalità in crescita;
Organizzazione manageriale.
Requisiti formali pre e post IPO:
Questi variano in funzione del mercato in cui si scegli di quotarsi e prevedono requisiti relativi alla certificazione del bilancio, alla governance, alla capitalizzazione, al flottante, etc.
Tra i più importanti pre-IPO (Initial Pubblic Offering, offerta pubblica iniziale) ci sono:
MTA Standard: flottante al 25%; 3 bilanci certificati; principi contabili internazionali; offerta istituzionale/retail; capitalizzazione di mercato minimo di 40 milioni di euro;
MTA segmento STAR: flottante al 35%; 3 bilanci certificati; principi contabili internazionali; offerta istituzionale/retail; capitalizzazione di mercato tra un minimo di 40 milioni di euro e un massimo di 1 miliardo di euro;
AIM Italia: flottante al 10%; 1 bilancio certificato; principi contabili italiani o internazionali; offerta principalmente istituzionale con minimo 5 investitori istituzionali che coprono il 10% del flottante; nessun requisito di capitalizzazione di mercato.
Tra quelli post-IPO ci sono:
MTA Standard: comunicazioni price sensitive e operazioni straordinarie; trimestrale non obbligatoria; semestrale obbligatoria entro 90 giorni dalla chiusura del semestre; bilancio annuale obbligatorio entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio;
MTA segmento STAR: comunicazioni price sensitive e operazioni straordinarie; I-III resoconto intermedio di gestione obbligatorio entro 45 giorni dalla chiusura del trimestre; semestrale obbligatoria entro 60 giorni dalla chiusura del semestre; bilancio annuale obbligatorio entro 90 giorni dalla chiusura dell’esercizio;
AIM Italia: comunicazioni price sensitive e operazioni straordinarie; trimestrale non obbligatoria; semestrale obbligatoria entro 3 mesi dalla chiusura del semestre; bilancio annuale obbligatorio entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio.
Costi per la quotazione in Borsa
I costi di quotazione si sostengono una sola volta, ma danno accesso al canale di finanziamento del mercato in via permanente.
Possono suddividersi in:
costi variabili da calcolarsi in percentuale sulla base della dimensione dell’offerta. Comprendono il costo del collocamento titoli (effettuato dal broker o global coordinator);
costi fissi per il precorso di quotazione. Comprendono ad esempio spese per consulenti (Sponsor/Nomad, consulenti legali, revisori e altri eventuali consulenti).