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Il governo ha ancora due settimane di tempo per rimettere mano alle cartelle esattoriali, con la scadenza della notifica di nuovi atti fissata al 28 febbraio 2021 e quella per il pagamento delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio al 1° marzo 2021.
In assenza di una nuova proroga l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà ai contribuenti 50 milioni di cartelle esattoriali.
Vediamo quali novità conterrà il decreto Ristori 5 sulle cartelle esattoriali e sulla pace fiscale 2021.
Ristori 5 in approvazione. Possibile proroga scadenze fiscali fino al 30 aprile 2021
Cresce l’attesa per l’approvazione del decreto Ristori 5, slittata di un mese a causa della crisi di governo. Il provvedimento da 32 miliardi di euro dovrebbe contenere contributi a fondo perduto generalizzati, bonus 1000 euro Partite Iva, stagionali, autonomi e intermittenti, una proroga della cassa integrazione Covid e del blocco dei licenziamenti e un prolungamento della Naspi e del Reddito di emergenza (Rem).
C’è poi un importante pacchetto di misure legato alle cartelle esattoriali: prevista una nuova proroga fino alla fine dello stato di emergenza e una pace fiscale selettiva riservata solo a chi ha subito importanti perdite causa Covid.
La pace fiscale 2021 sarà selettiva: rottamazione quater e saldo e stralcio
Dopo il voto di fiducia in Parlamento, il governo Draghi inizierà ad occuparsi delle priorità, con il decreto Ristori 5 in cima alla lista. Il provvedimento dovrebbe contenere una nuova proroga delle cartelle esattoriali sospese nel periodo d’emergenza Covid, che rischiano di ripartire a marzo in assenza di nuove misure. In totale sarebbero circa 50 milioni gli atti fiscali che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione si prepara ad inviare ai contribuenti italiani ma potrebbe esserci una nuova proroga nel decreto Ristori 5 almeno fino alla fine dello stato di emergenza, vale a dire al 30 aprile 2021.
Oltre ad una proroga, il decreto Ristori 5 conterrà anche una pace fiscale 2021, con rottamazione quater e nuovo saldo e stralcio ma non per tutti i contribuenti, solo per quelli in difficoltà causa Covid, i cosiddetti “morosi incolpevoli”. Si tratterebbe di una pace fiscale parziale riservata solo a coloro che hanno perso il lavoro o che hanno registrato una notevole perdita di fatturato per colpa della pandemia e dei lockdown.
Si ipotizza anche una rateizzazione più lunga per le somme dovute con la rottamazione ter e saldo e stralcio.