Guerra “repubblicana”

Trump licenzia Giuliani, è la resa dei conti tra i Repubblicani

L’ex presidente liquida il legale e chiede l’epurazione di McConnell, reo di aver ritenuto il tycoon “moralmente” responsabile dell’attacco al Capidoglio

Trump licenzia Giuliani, è la resa dei conti tra i Repubblicani

E’ il momento della resa dei conti all’interno del Partito Repubblicano americano. Dopo l’assoluzione per Donald Trump dal secondo impeachment, l’ex Presidente non sembra deciso a lasciare la scena. Al contrario, ha licenziato il suo avvocato, Rudolph Giuliani, e ora punta all’epurazione degli “infedeli”, a partire da Mitch McConnel, definito “politico da strapazzo”.

 

Trump e il via all’epurazione

“Il Partito Repubblicano non potrà mai più essere rispettato o forte con ‘leader’ politici come il senatore Mitch McConnell  al suo timone”. Così Donald Trump in una dichiarazione rilasciata dal suo comitato di azione politica, nella quale l’ex capo della Casa Bianca punta il dito sul repubblicano che, in occasione dell’impeachment, pur non votando a favore aveva dichiarato di ritenere Trump responsabile “morale” dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio.

“Mitch è un burbero politico cupo, scontroso e senza sorrisi, e se i senatori repubblicani rimarranno con lui, non vinceranno di nuovo” ha scritto ancora il tycoon. Il leader dei Repubblicani aveva definito “incostituzionale” una condanna di Trump, ma allo stesso tempo aveva detto che l’ex presidente poteva essere perseguito penalmente. Inoltre, con un intervento sul Wall Street Journal dei giorni scorsi, McConnell aveva difeso la propria posizione, facendo infuriare Trump.

 

Giuliani licenziato

“Non è più il mio legale”: poche parole hanno anche sgombrato il campo dagli equivoci sull’uscita di scena di Rudolph Giuliani dal team dei legali di Trump. Alla base della decisione ci sarebbe l’insoddisfazione del tycoon nei confronti dell’operato degli avvocati chiamati a difenderlo dal secondo impeachment, che a detta di Trump non sarebbero stati sufficientemente incisivi. Giuliani aveva seguito la linea difensiva che puntava alle elezioni truccate, come altri legali che però avevano abbandonato la squadra a una settimana dal processo.

 

Un altro “Trump” candidato nel 2022

Intanto si fa largo l’ipotesi di una candidatura in vista delle elezioni del 2022, in particolare nello stato del North Carolina. Si tratta di un cognome noto, Trump, ma The Donald non c’entra. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe scendere in campo Lara Trump, moglie di Eric ed nuora dell’ex Presidente Usa. A lanciare la sua candidatura è stato l’ex consigliere per la politica estera di Trump, Lindsey Graham: “Il mio amico Richard Burr ha appena reso Lara Trump praticamente la nomina certa per il seggio al Senato in North Carolina per rimpiazzarlo” ha detto in un’intervista a Fox News, aggiungendo “Lei rappresenta il futuro del Partito repubblicano”.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA