Fisco ad alta tensione

Salvini: rinvio cartelle e pace fiscale per chi è in difficoltà

Il leader della Lega Salvini invoca un rinvio cartelle esattoriali e una pace fiscale per chi è in difficoltà economica causa Covid. Si attende Ristori 5

Salvini: rinvio cartelle e pace fiscale per chi è in difficoltà

Il leader delle Lega Matteo Salvini continua la sua battaglia per la rottamazione delle cartelle esattoriali, tornando a chiedere a pochi giorni dallo stop non solo un nuovo rinvio ma anche una pace fiscale 2021.

 

Il decreto Ristori 5 dovrebbe contenere nuove misure per le cartelle esattoriali congelate da oltre un anno dal governo Conte bis, con una proroga delle scadenze, una rottamazione quater e un nuovo saldo e stralcio, ma l’approvazione del provvedimento rischia di slittare oltre la data X del 28 febbraio 2021.

 

Cartelle esattoriali, Salvini chiede rinvio e pace fiscale per mini-cartelle  

"Le priorità sono salute e lavoro, tornare presto alla vita, rottamare le cartelle esattoriali e produrre il vaccino in Italia", ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini a pochi giorni dallo stop alle scadenze fiscali.

 

Il minimo è rinviare lo sblocco delle cartelle esattoriali, ma la Lega propone pace fiscale per cartelle sotto i mille Euro e per tutti quelli che hanno avuto difficoltà lo scorso anno a causa della pandemia”, ha specificato il leader del Carroccio che solo due mesi fa manifestava davanti alla sede di Roma dell’Agenzia delle Entrate per chiedere una sanatoria fiscale.

 

Nel decreto Ristori 5 le nuove misure sulle cartelle esattoriali

Il 28 febbraio 2021, a meno di una ulteriore proroga con il decreto Ristori 5, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione ripartirà con l’attività di notifica delle cartelle esattoriali, con oltre 50 milioni di buste verdi pronte a partire.

 

Il 1° marzo 2021, invece, riprenderanno i pagamenti delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio mentre la pandemia continua ad infierire sulle attività economiche e sulle finanze dei cittadini.

 

Il tema Fisco continua a tenere banco in attesa che il governo Draghi prenda decisioni risolutive in merito alla questione, lasciata in sospeso dall’esecutivo precedente con una mini-proroga ad hoc alla fine di gennaio proprio per fare in modo che rientrasse all’interno di un disegno complessivo.

 

Il decreto Ristori 5 dovrebbe prevedere una proroga delle cartelle esattoriali di due mesi fino alla fine dello stato di emergenza (30 aprile 2021), rinvio di breve durata necessario per impostare una ripartenza dell’attività di riscossione su un arco temporale ben più lungo, di due anni.

 

Nel testo ci dovrebbe essere anche una rottamazione quater delle cartelle esattoriali fino al 2019 e un nuovo saldo e stralcio ma solo per i morosi incolpevoli, ossia coloro che hanno perso il lavoro o che hanno subito pesanti perdite di fatturato causa Covid.

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