Il caso Pablo Hasél

Spagna, arrestati 6 italiani: coinvolti nel caso del rapper Hasél

Non si placano le proteste di piazza per l’arresto del rapper anti monarchia. In manette a Barcellona finiscono anche 6 connazionali, tra cui una ragazza

Spagna, arrestati 6 italiani: coinvolti nel caso del rapper Hasél

Il consolato italiano a Barcellona è stato informato subito dopo il fermo dei sei connazionali. Si tratta di italiani arrestati lo scorso 27 febbraio, ma di cui si è appreso solo nelle scorse ore. Tra loro c’è anche una ragazza. Il provvedimento è scattato nell’ambito dei controlli effettuati dopo le nuove manifestazioni di piazza andate in scena lo scorso sabato, per chiedere la liberazione di Pablo Hasél, il rapper a sua volta detenuto dopo le forti prese di posizione contro la monarchia spagnola.

Ecco cosa si sa finora.

 

Sei italiani in carcere

Sono sei gli italiani – tra i quali anche una ragazza – nel gruppo dei 14 fermati sabato 27 febbraio, a Barcellona. Gli arresti sono avvenuti durante le manifestazioni per chiedere il rilascio del rapper Pablo Hasél. La notizia dell'arresto è stata confermata dalla polizia catalana che ne ha informato il Consolato italiano a Barcellona.

 

Chi sono i fermati

Secondo l'assessore all'Interno della Catalogna, Miquel Sàmper, gli arrestati italiani sarebbero persone "legate ai movimenti anarchici” che hanno manifestato "condotte violente". Sàmper ha specificato inoltre che "dei 14 arresti effettuati sabato scorso, sette sarebbero nell'ambito del movimento anarchico".

 

Le verifiche in corso

Il Consolato italiano ha chiesto alle autorità spagnole di conoscere quali siano i reati contestati e se i fermi sono stati convalidati. Al momento non risultano ulteriori informazioni a riguardo. Il Consolato si è messo a disposizione per fornire l’assistenza ai ragazzi fermati e alle loro famiglie, qualora ce ne fosse bisogno.

 

Perché si manifesta per Hasél

E’ da diverse settimane che in molte città spagnole e soprattutto a Barcellona sono organizzate manifestazioni di protesta per chiedere la liberazione del rappert Pablo Hasél, diventato noto per le sue opinioni di estrema sinistra e condannato a nove mesi di carcere per aver paragonato Juan Carlos a un boss mafioso. Il cantante ha anche accusato la polizia di metodi di repressione violenti, specie nei confronti di migranti.

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