Indennizzo o credito?

Dl Sostegno, si potrà scegliere tra credito d’imposta e indennizzo

I contributi a fondo perduto del Dl Sostegno cambiano pelle: si potrà scegliere tra credito d’imposta o indennizzo. Ampliata la platea dei beneficiari

Dl Sostegno, si potrà scegliere tra credito d’imposta e indennizzo

Giorni di attesa per le Partite Iva, con gli occhi puntati sul decreto Sostegno di imminente approvazione. In vista del via libera ufficiale del provvedimento, atteso entro la prossima settimana, sono molte le ipotesi che circolano sui contributi a fondo perduto, con una sola certezza: saranno generalizzati ossia senza il vincolo del codice Ateco.

 

La platea dei beneficiari degli indennizzi verrà ampliata rispetto al passato, inglobando tutti i titolari di Partita Iva che molto probabilmente si troveranno a dover scegliere tra un credito d’imposta per compensare le tasse dovute o un contributo a fondo perduto da ricevere entro la fine di aprile.

 

Vediamo le novità del decreto Sostegno sui contributi a fondo perduto.

 

I nuovi contributi a fondo perduto del Dl Sostegno. Le novità

2,7 milioni di imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti titolari di Partita Iva con fatturato fino a 5 milioni di euro attendono con ansia di conoscere i dettagli del decreto Sostegno, ex decreto Ristori 5, per sapere se potranno beneficiare della nuova tranche dei contributi a fondo perduto che il governo si appresta ad elargire.

 

Con l’esecutivo Draghi gli indennizzi potrebbero cambiare pelle: data per certa l’eliminazione dei codici Ateco e una generalizzazione dei contributi per tutti i titoli di Partita Iva che abbiano subito perdite pari ad almeno il 33% nella media mensile del fatturato annuo 2019 rispetto alla media 2020, superando il parametro basato sulle perdite di aprile 2019 che esclude ingiustamente a priori molte realtà, come quelle stagionali.

 

Secondo quanto dichiarato dal ministro allo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a un question time in Aula alla Camera, i beneficiari degli indennizzi potranno scegliere tra credito d’imposta o fondo perduto. Il nuovo decreto sarà “ispirato a una radicale semplificazione delle attuali procedure, superando lo schema normativo improntato sulla base del codice Ateco e favorendo l’automatismo dell’erogazione in tutti i casi in cui ciò risulta possibile, ed eventualmente prevedendo anche in modo opzionale la possibilità di compensazione in dichiarazione dei redditi”, ha dichiarato Giorgetti.

 

Decreto Sostegno: quali saranno le percentuali di indennizzo

In queste ore stanno circolando anche ipotesi sulle percentuali di indennizzo, che andrebbero dal 15% al 30% con un meccanismo di erogazione dei contributi quasi immediato.

Sarebbero tre le fasce di indennizzo previste dal decreto Sostegno:

  • 30% per Partite Iva con fatturato fino a 100 mila euro l’anno;

  • 25% con fatturato tra i 101 e i 400 mila euro l’anno;

  • 20% da 401 mila a 1 milione;

  • 15% da 1 a 5 milioni.

 

Prevista la realizzazione di una nuova piattaforma per la raccolta delle informazioni e delle autodichiarazioni sulle perdite subite nel 2020, gestite da Sogei, con i pagamenti dei primi indennizzi che dovrebbero arrivare entro il 30 aprile 2021.

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