
Il nuovo Dpcm marzo 2021 con le nuove misure anti-Covid varato dal governo Draghi non è ancora entrato in vigore, lo farà domani 6 marzo 2021, è già si parla di una ulteriore stretta prima che la situazione contagi degeneri e costringa l’esecutivo a prendere decisioni più drastiche.
Se il virus e le sue varianti, soprattutto quella inglese divenuta ormai dominante, dovessero prendere il sopravvento le misure appena varate dal governo Draghi potrebbero non bastare: si studiano nuove possibili soluzioni.
Allo studio nuove misure anti-Covid più stringenti per fermare la terza ondata
La curva dei contagi è tornata a salire prepotentemente, aprendo la strada ad una possibile terza ondata di contagi, con i ricoveri in terapia intensiva che salgono a 2.475 (+232 solo ieri), arrivando pericolosamente vicino alla soglia di allarme fissata a 3.000.
Il Dpcm 2 marzo 2021 appena approvato, che entrerà in vigore il 6 marzo fino al 6 aprile 2021 comprese le festività pasquali, non prevede nuove importanti limitazioni e chiusure rispetto a quelle già in atto, quindi si studiano nuove possibili misure restrittive per arginare i contagi.
L’idea di base è quella di limitare il più possibile gli spostamenti, potenziando al massimo le restrizioni nelle zone di pericolo, con le ordinanze sulle zone rosse ampliate ai comuni limitrofi e con l’arancione scuro che prevede la chiusura delle scuole visto che si stanno registrando sempre più contagi nella fascia di età tra i 10 e i 19 anni.
Nuove misure per fermare varianti Covid: Didattica a distanza, coprifuoco anticipato e chiusura negozi
La Didattica a distanza da sola non basterebbe a fermare la terza ondata di contagi e così si pensa anche alla chiusura di alcuni esercizi commerciali, visto che come dichiarato dalla ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini sarebbe un controsenso chiudere le scuole e tenere aperti i centri commerciali. Il nuovo Dpcm stabilisce che nelle zone rosse parrucchieri, barbieri e centri estetici rimangano chiusi, sorte che potrebbe toccare anche ad altre attività commerciali.
Si discute poi sulla possibilità di anticipare il coprifuoco alle ore 20, di due ore rispetto a quello attualmente in vigore che va dalle 22 alle 5 del mattino.
Infine, si potrebbe decidere di vietare gli spostamenti non necessari (salute, lavoro, urgenza) e le visite ai parenti, come deciso già per le zone rosse e arancione scuro, con la possibilità di estendere le restrizioni ovunque al di fuori della zona gialla e della zona bianca.