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Fantacampo: ecco gli undici per la ventiseiesima di campionato

Come ogni settimana l’appuntamento calcistico non riguarda solo appassionati e tifosi, ma vi è un grande interesse legato al fantacalcio: undici scommesse.

Fantacampo: ecco gli undici per la ventiseiesima di campionato

Ventiseiesima giornata di Serie A 2020/2021 che è pronta a scaldare i cuori dei tifosi: dal match tra due grandi realtà ferite come Lazio e Juventus, alla partita della vita per Gattuso con il Bologna. Sfide salvezza tra Spezia-Benevento e Crotone-Torino. La Roma deve riscattarsi dopo due prestazioni no, Fonseca pronto a rivoluzionare il team! Pioli va a Verona in una delle sfide più toste del campionato, nella speranza di ritrovare il suo Milan, nonostante l'assenza di Ibrahimovic. Tante emozioni e colpi di scena in arrivo e come sempre ecco le possibili undici scommesse di giornata pronte a spiccare in campo e sul fantacampo.

 

Fantacalcio, le undici possibili rivelazione del weekend:

Alessio Cragno (Cagliari): È un momento magico per i sardi, che da quando è cambiata la guida tecnica hanno solo vinto: due su due, con la rete sempre inviolata. L’avversario della settimana è alla portata, visto che la Samp sta affrontando un momento di smarrimento. Il portiere dovrà saper essere determinante soprattutto sulle palle laterali, grande caratteristica del giovane italiano. 

 

Geilson Bremer (Torino): Dopo due partite di assenza causa Covid-19, i granata tornano in campo per proseguire la corsa salvezza. Sono momentaneamente in zona retrocessione, ma domenica si va a Crotone, dove i tre punti sono alla portata e obbligatori. I centrale brasiliano ha siglato 4 reti in stagione ed è un punto di riferimento nelle palle da fermo. Che sia la mossa decisiva? 

 

Daam Foulon (Benevento): Nella scorsa gara ha regalato tutti e tre i goal avversari, per mancanza di attenzione, giocate fuori tempo e una buona dose di sfortuna. In stagione il belga ha dimostrato di essere un giocatore interessante, seppur commetta diversi errori ancora. Con lo Spezia, in una gara decisiva, può rifarsi con le sue offensive pericolose. 

 

Giammarco Ferrari (Sassuolo): È la settimana dei riscatti e il difensore nero verde ne ha parecchio da masticare, dopo l’ultima brutta prestazione di domenica. L’ex Samp stava giocando la sua stagione migliore, poi è andato a decadere come il resto del team. È il momento di riprendersi le redini della difesa e macinare il campo: aveva sfiorato la nazionale, può ancora dimostrare di valerla.

 

Luis Alberto (Lazio): Due squadre ferite, che fino ad un anno fa si contendevano per un periodo il primo posto e che adesso hanno perso quella lucidità vincente. Un po’ per scelte nuove, un po’ per gli impegni europei a cui non tutti sono abituati. Ma in questa Lazio ferita, con un Immobile in difficoltà in questo ultimo periodo, il solo “mago” può sollevare le aquile. Il dieci sta aumentando sempre di più il suo carisma, divenendo leader del team. Contro un centrocampo fragile, può asfaltare ogni spazio lasciato libero. 

 

Roberto Pereyra (Udinese):È facile appoggiarsi e elogiare soltanto De Paul: è vero questa Udinese dipende molto dall’argentino, che la controlla come se avesse il joystick. Ma il suo connazionale, tornato in Italia in estate, è un grande tassello per Gotti. Solido, veloce nello scappare negli spazi stretti e pericoloso in area. La fiducia sta salendo, soprattutto da quando gioca più vicino agli attaccanti. Può aumentare il bagaglio goal in questo finale di stagione. 

 

Antonio Candreva (Sampdoria): In una squadra che attraverso un periodo altalenante, ci si aspetta sempre il trascinatore pronto a portare verso la luce i compagni. L’esterno è stato il leader indiscusso del team di Ranieri e vederlo difendere in area con i difensori è un po’ l’immagine di quanto tenga a questa nuova casacca. Il Cagliari è in forma, ma soffre sugli esterni, soprattutto vista l’assenza di Lykogianis. Scatti e palloni dentro, potrebbe essere la ricetta giusta. 

 

Giulio Maggiore (Spezia): Allarme rosso in Liguria: i punti non arrivano più. La classifica ha iniziato incredibilmente a restringersi, coinvolgendo anche il team di Italiano. Molti giocatori sono sotto tono e faticano ad imporsi come prima, costringendo più volte l’allenatore a fare scelte diverse. 

Tra i più positivi rimane sempre il giovane centrocampista, che sta sorprendendo tutti in questa stagione. Partito in punta di piedi ha dimostrato non solo di essere aggressivo, ma anche pericoloso in area goal. Grazie a questi inserimenti, visto lo scarso momento delle punte, bisogna puntare sulla rinascita della squadra, nel ritrovare punti chiave per la salvezza. 

 

Rafael Leao (Milan): Sembrava finalmente la sua stagione, quella della consacrazione totale. Invece l’esterno portoghese continua ad essere discontinuo: mentalmente troppe volte è scarico, risultando un peso per la manovra. Deve tornare ad essere più presente per i compagni, con meno giocate personali e più gioco collettivo. Il potenziale è tanto e in una squadra a cui manca un po’ di velocità davanti, il suo apporto sarebbe fondamentale. Deve rendersi più conto della dimensione in cui si trova, solo così potrà finalmente responsabilizzarsi e trascinare il gruppo quando manca Ibra. 

 

Dusan Vlahovic (Fiorentina): Nell’ennesima stagione buia viola ci sono pochissime cose da salvare. Una di queste è il gioiellino serbo, che dopo anni di panchine e poco tempo per esprimersi, si è preso la poltrona da titolare. Un attaccante moderno, che tende non solo ad attaccare la profondità e dare peso in area, ma bensì riesce a giocare con tocchi di qualità con i compagni, rivelandosi più tecnico del classico nove. Il bottino goal non è ancora elevatissimo, può fare molto di più, ma sta trovando la fiducia giusta per delineare una strada vincente e prosperosa. Al momento è l’indiziato numero uno per portare il team alla salvezza.

 

Dries Mertens (Napoli): Gattuso è sulla graticola e non ha più tante carte in tasca per giocarsi la permanenza in panchina. Per sua fortuna la bandiera partenopea viene sempre tenuta alta dal belga, uno dei pilastri da anni del team. La sua stagione non è stata delle più brillanti, tra prestazioni negative e lunghi infortuni, ma adesso, anche in assenza di Osimhen, deve tornare ad essere decisivo, trascinando il suo Napoli. Tornare al goal con regolarità forgerebbe sia lui che manca un po’ di fiducia, sia la squadra a cui mancano i riferimenti d’appoggio fino ad ora. Tante partite per il riscatto, a cominciare dalla sfida con il Bologna.

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