Pagelle Serie A

Pagelle 25a giornata di Serie A 2020/2021: promosse e bocciate

Inter sempre prima, vince con fatica, ma tanto cuore a Parma. Si salva il Milan con il rigore all’ultimo, bene il Verona. Napoli negativo, Cagliari ok

Pagelle 25a giornata di Serie A 2020/2021: promosse e bocciate

Venticinquesima giornata di Serie A che vede il ritorno delle big, o quasi: Juventus che apre la giornata con una vittoria secca sullo Spezia. Inter sempre più prima, i cugini rossoneri si fermano con l’Udinese. Goleada Atalanta, catastrofe Benevento e Crotone. Il Cagliari vince ancora, il Verona torna grande. Pareggio nel derby ligure tra Samp e Genoa.

 

Pagelle 25a giornata serie A, le insufficienti:

Crotone voto 4: Possiamo partire da alcune giustificazioni davanti ad una prestazione horror del genere, per quanto si faccia molta fatica. Il nuovo allenatore Cosmi era arrivato da un giorno e non ha potuto effettuare praticamente nessuna seduta. Poi contro un avversario del genere chiunque andrebbe in difficoltà, estrema difficoltà. Ma veramente a poco più della metà della stagione i calabresi non hanno ancora uno spirito, una cattiveria o grinta di risalire con solo quei dodici punti in classifica? Se non i risultati, almeno il cuore sarebbe richiesto.

 

Benevento voto 4,5: Non può bastare un grande girone d’andata per rimanere in A: ora la crisi è presente e bisogna saperla affrontare con l’umiltà di inizio stagione. Ad un certo punto si parlava d’Europa, ma questa squadra deve ridimensionarsi e marciare perché troppe sono le gare che stanno affrontando con risultati insufficiente. Manca il riferimento davanti, l’assenza del nove si fa sentire nelle poche occasioni create. Foulon è colpevole su tutti i goal, una serata sfortuna per il belga.

 

Bologna voto 5: Un passo indietro importante in confronto alle gare precedenti. Gli avversari si difendono bene e i rossoblù tentano per tutta la gara di mettere palloni dentro, a vuoto, vista la difficoltà nel verticalizzare. In difesa si pasticcia troppo: insicurezze nel tenere gli attaccanti sardi, che più volte chiamano all’intervento il portiere polacco. Davanti Barrow è spento, senza le sue giocate e senza Orsolini si perde tanto. Forse troppo, viste le fragilità delle seconde linee.

 

Fiorentina voto 5,5: Una sconfitta immeritata dopo una gara giocata molto bene. Indubbiamente una delle migliori prestazioni della stagione. Distratti in entrambi i goal avversari, in ritardo ad anticipare sui palloni dentro l’area. Attaccano e creano molto, in particolar modo Vlahovic e Ribery che danno profondità e sponde. Una prestazione da cui ripartire, per iniziare a trovare anche i punti salvezza. Portiere che come al solito fa qualche intervento prodigioso: un giocatore di livello, continuamente positivo. 

 

Pagelle 25a giornata Serie A 2020/2021, le sufficienze:

Napoli voto 6: Dopo aver sofferto tutto il secondo tempo, riuscire ad andare in vantaggio al 90’ e non portare a casa i tre punti è una brutta caduta per i partenopei. Retroguardia, incluso Meret, che gioca una gara alquanto insufficiente. Tre goal regalati, leggerezze ed insicurezze nel avanzare o marcare in area. Una squadra che non riesce a fare due risultati pieni consecutivamente da tanto tempo, con questo organico, non è plausibile. Il litigio finale tra Insigne e Gattuso è l’immagine nera della squadra campana.

 

Sampdoria voto 6: Un punto guadagnato, alla fine. Una gara sottotono per i blucerchiati, che soffrono molto le offensive degli avversari. Gli schemi iniziali di Ranieri portavano a pensare che la gara sarebbe stata affrontata sugli esterni, sfruttando la velocità di Keita e Candreva. Tra i migliori Augello, molto bravo nel andare in sovrapposizione e supportare così la manovra offensiva. Quagliarella è sottotono, forse il fisico e la fiducia non sono più le stesse di una volta. Tonelli la riprende, un bel ritorno per lui. 

 

Milan voto 6: Ad un passo dalla grande disfatta, ma solo il pareggio finale è positivo in una sorta buia per i ragazzi di Pioli. Creano poco e quando si avvicinano a Musso vi è indecisione sull’ultimo passaggio. Mancano certezza e fiducia. Positivo dopo tanto tempo Romagnoli, che salva anche in maniera incredibile un goal fatto. Bene Meite, che nel suo silenzio si ricuce spazio e prestazioni positive. Leao inguardabile, così come Tonali: due giocatori che devono gestire meglio l'aspetto psicologico durante le gare. Un altro passo indietro, pesante vista la concorrenza che cresce. 

 

Sassuolo voto 6,5: Stavano per buttare al vento una gara dominata con un ingenuo fallo al 90’, che ha procurato il rigore del vantaggio Napoli. Recuperarla alla fine è stato sì miracoloso, visto il tempo ridotto, ma ampiamente meritato:i neroverdi hanno predominato il campo, colpendo anche due legni. Bravo Consigli in alcune occasioni in cui la difesa sei addormenta. Berardi di nuovo protagonista, il suo ritorno rialza il livello offensivo.

 

Udinese voto 6,5: Andare a San Siro e giocarsela non è da tutti e questa Udinese stava per fare il miracolo. L’errore di Larsen è una condanna ingiusta, un errore troppo grande per essere vero. Nel primo tempo Romagnoli nega un goal già fatto, Donnarumma chiude due volte in uscita. Furbi, tattici, ma anche coraggioso. Il tutto gestito dal maestro De Paul, un geometra che controlla l’intera squadra, da giocatore più che affermato. 

 

Genoa voto 6,5: Un derby a tinte rossoblù, sino alla dormita finale che è costata due punti. Una gara giocata meglio in entrambe le frazioni, con giocate tra le linee e palloni in verticale. La qualità di gioco è salita, non limitandosi più ad un possesso difensivo per mantenere i risultati, ma più leggerezza e rischio nel muoversi in campo. Il pareggio Doriano è stata una brutta lettura di tutto il team nel marcare in area durante il calcio da fermo. Un peccato, vista la predominanza in una gara così sentita.

 

Pagelle Serie A 2020/2021, le promosse:

Roma voto 8: Una vittoria importante, fortunata e ancora poco convincente, come prestazione. Ma i tre punti sono arrivati ed è ciò che conta, soprattutto dopo la sconfitta col Milan. Protagonista Spinazzola, che porta in vantaggio i suoi con un bel tiro di prima e poi in seguito insacca nella sua porta, con un autogoal, il pareggio Viola. Soffrono molto nella seconda frazione, forse troppo visto l’avversario più che alla portata. Bravo Pau Lopez nel tende in piedi i suoi. Decisivo Diawara, con paura Var per alcuni secondi, che poi ha convalidato.

 

Cagliari voto 8,5: La cura semplice fa due su due. Una squadra rinata, che non riusciva ad ottenere punti nonostante l’interessante qualità della rosa: il nuovo allenatore, anche grazie all’aggiunta degli innesti di gennaio, può portare realmente il sogno avanti, ma senza mai abbassare la guardia. L’arrivo di Rugani crea una coppia incredibile con Godin, solida e prolifica in zona goal. Nainggolan è prorompente in mezzo al campo, un guerriero che comanda. Nandez da big, per duttilità e tecnica. 

 

Verona voto 8,5: Finalmente si torna alla vittoria, finalmente si rivede il Verona. Dominio per novanta minuti, grazie al ritorno dello schema classico. Si sblocca Lasagna, che è l’uomo più atteso dai tifosi e deve saper diventare maggiormente protagonista. Faraoni torna al goal, Temeze dominatore del centrocampo. Juric ha ridato serenità al gruppo, che seppur ha perso terreno per gli obiettivi sognati, può giocare un grande finale di stagione. 

 

Juventus voto 8,5: Risultato largo, che deriva da un grande secondo tempo. L’inizio è stato però titubante, con gli avversari che attaccavano, schiacciando addirittura stavolta il team di Pirlo. L’ingresso di Morata ha cambiato le cose, che oltre al goal arrivato subito ha fatto sponde e verticalizzazioni di prima fondamentali. Chiesa sempre più leader inaspettato dei bianconeri: segna e fa segnare. Ronaldo raggiunge Pelé, per l’ennesimo record di una gloriosa carriera. Bel ritorno Juve!

 

Inter voto 8,5: Anche nelle partite complicate, quelle destinate a non essere sbloccate in nessun modo, viene fuori la grandezza dei nerazzurri. È la serata di Sanchez, che sfrutta al massimo l’occasione di Conte (come spesso gli accade quando gioca) con una doppietta decisiva, che proietta il team verso il paradiso. Soffrire fa parte del gioco, e portarsela a casa non era scontato per nulla, ma con giocatori come Lukaku (doppio assist) tutto sembra più facile. La strada è sempre più illuminata. 

 

Atalanta voto 9: Assolutamente devastanti. Dominano in lungo e in largo, tornando a segnare tante reti in una singola gara. Da Muriel, top player assoluto del team, a Ilicic, il fenomeno discontinuo che quando gioca partite del genere, illumina ad ogni azione il campo. L’errore sul momentaneo pareggio avversario certifica ancora le fragilità difensiva della Dea, che nei prossimi anni deve ambire ad alzare il livello della retroguardia, per affermarsi definitivamente grande. Intanto però ancora in zona Champions, anche quest’anno.

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