Il Coronavirus continua a correre facendo registrare oltre 20 mila nuovi contagiati, 207 morti e un tasso di positività in aumento di un punto al 7,6%, con i numeri delle terapie intensive che crescono costantemente da 18 giorni.
A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm marzo firmato da Draghi si parla già di una nuova stretta che mira a ridurre drasticamente la circolazione tra territori e le occasioni di incontro nel fine settimana.
Nuova stretta in arrivo con lockdown nazionale nei weekend
Mentre si discute se siamo ancora nel pieno della seconda ondata oppure se siamo passati alla terza ondata di contagi, il governo Draghi studia nuove misure restrittive per fermare la pandemia, con le varianti Covid ormai fuori controllo, specie quella inglese fortemente contagiosa divenuta ormai dominante.
A pochi giorni dall’entrata in vigore del primo Dpcm marzo del nuovo governo (6 marzo 2021) con le misure anti-Covid, si valuta una ulteriore stretta nel caso in cui la curva dei contagi continuasse a salire ancora.
Nelle prossime ore capiremo se il nuovo esecutivo deciderà di continuare ad applicare misure restrittive su base regionale con il sistema delle zone a colori oppure se opterà per misure nazionali.
Nuove misure anti-Covid allo studio: scuole chiuse, lockdown nel fine settimana, coprifuoco anticipato
Nel vertice di oggi a Palazzo Chigi i ministri Speranza, Gelmini, Giorgetti, Patuanelli, Franceschini e Bonetti, il sottosegretario Garofoli e il commissario all’emergenza Paolo Figliuolo, faranno il punto della situazione con gli esperti del Comitato tecnico scientifico (Cts) per decidere se servono o meno nuove misure di contenimento, la cui entrata in vigore potrebbe avvenire tra una settimana.
Secondo alcune indiscrezioni il nuovo Dpcm potrebbe contenere il passaggio in automatico in zona rossa delle regioni con il parametro dei 250 casi ogni 100 mila persone, lo stesso applicato per la chiusura delle scuole, coprifuoco anticipato alle 19 o alle 20 (attualmente dalle 22 alle 5 del mattino), lockdown nazionale nei fine settimana per impedire la follia della movida.
Altro punto dolente le scuole, con 6 milioni di studenti che già da oggi tornano in Dad in seguito al nuovo Dpcm varato, 7 alunni su dieci. A causa dell’impennata della curva epidemiologica, tra una settimana gli studenti a casa potrebbero arrivare a 7,6 milioni, ben 9 su10.
Si discute sulla possibilità estendere la Dad a livello nazionale oppure di chiudere i negozi dove sono chiusi gli istituti scolastici per evitare che i ragazzi a casa al mattino si assembrino nei centri commerciali al pomeriggio, considerando che la fascia di età dei giovani è quella che sta registrando il maggior numero di contagi.