Covid-Il punto quotidiano

Punto Covid: week end in lockdown e zone rosse, restrizioni in arrivo

Il governo diviso sulle misure dopo le indicazioni del Cts. Positivo (ma asintomatico) Massimo D’Alema. Rezza (Ministero): “Un anno per la normalità”

Punto Covid: week end in lockdown e zone rosse, restrizioni in arrivo

Potrebbero arrivare fin da oggi le decisioni del Governo, dopo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico, ma restano le divisioni interne all’esecutivo sull’ipotesi di ulteriori restrizioni per limitare i contagi da Covid. Intanto per Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, sono ancora lunghi i tempi per l’uscita dall’emergenza sanitaria, tanto che occorrerà circa un anno per il ritorno alla normalità. Tra i nuovi positivi al coronavirus, invece, si aggiunge l’ex leader del Pd, Massimo D’Alema, che però è asintomatico e fa sapere: “Sto bene”.

 

Nuove restrizioni in arrivo: cosa potrebbe cambiare

In attesa della decisione ufficiale del governo, che dovrebbe integrare il Dpcm entrato in vigore il 6 marzo con nuove disposizioni, il Cts chiede ulteriori restrizioni. In particolare, di rafforzare le misure per le zone gialle; istituire zone rosse locali con misure più stringenti (sul modello Codogno); imporre chiusure nei weekend (fine settimane zona rossa come a Natale); ridurre l'incidenza per ristabilire il tracciamento dei contatti; velocizzare la trasmissione dei dati per evitare di fare valutazioni su dati vecchi; estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibile; no ad un lockdown nazionale, sì al mantenimento dell'Italia a colori (con misure rinforzate).

 

Rezza: “Normalità tra 7-13 mesi”

"Con 240mila dosi di vaccini somministrate al giorno ritorneremo allo stile di vita pre pandemico in 7-13 mesi". È quanto ha dichiarato da Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, secondo cui "quello di cui c'è sicuramente bisogno è una fortissima accelerazione della campagna vaccinale. Se riuscissimo a fare 300-350mila vaccinazioni al giorno, a dare una accelerazione al piano, noi riusciremmo a vaccinare tante persone entro breve tempo, che sarebbe la migliore cosa perché nel momento in cui chiediamo sacrifici alle persone dobbiamo dare anche la speranza ai cittadini".

Rezza ha anche spiegato di confidare di andare alla Conferenza Stato-Regioni domani, giovedì 11 marzo, “con nuove raccomandazioni sui gruppi a cui dare con priorità la vaccinazione anti Covid, che potrebbero includere i caregiver, i genitori dei bambini immunodepressi, così come gli ospiti delle comunità-carceri, le strutture per malati mentali e persone portatrici di handicap".

 

Massimo D’Alema positivo, ma sta bene

E’ atteso per oggi il secondo tampone per l’ex leader del Pd, Massimo D’Alema, risultato positivo al coronavirus ieri. L'ex premier, totalmente asintomatico, sta bene e svolge la sua attività regolarmente da casa. Come previsto dal protocollo, si era sottoposto a test in previsione di un viaggio e che aveva dato esito positivo, nonostante la carica virale risultasse molto bassa.

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