Il Decreto Sostegni 2021 slitta alla prossima settimana e rimangono ancora bloccati i 32 miliardi messi a disposizione per il nuovo governo dallo scostamento di bilancio approvato dal parlamento dall’ex esecutivo Conte. Nel nuovo provvedimento dell’ex Ristori 5, oltre agli aiuti Covid-19 anche la proroga della cassa integrazione covid e lo stop ai licenziamenti.
Il ministro dell’Economia Daniele Franco dovrebbe destinare tra i 5 e i 6 miliardi alla proroga della Cig Covid almeno fino al 30 giugno, stessa scadenza per lo stop ai licenziamenti.
Proroga cassa integrazione Covid 2021, le due ipotesi Dl Sostegni
In base a quanto previsto dall'ultima bozza del decreto Sostegni 2021, è prevista la proroga della cassa integrazione covid 2021, introdotta dal decreto Cura Italia e poi rinnovata dai successivi decreti Rilancio, Agosto e Ristori e dalla Legge di Bilancio 2021 che ha fissato al 31 marzo la data entro la quale fruire della Cig ordinaria e al 30 giugno 2021 quella per la Cig in deroga.
Ora con il decreto Sostegni, il governo Draghi studia due ipotesi:
- 1a ipotesi: prevede una proroga della Cig Covid fino a dicembre 2021 per tutti i datori di lavoro del settore privato che hanno dovuto ridurre o interrompere l’attività produttiva a causa dell’emergenza epidemiologica;
- 2a ipotesi: prorogare la cassa integrazione gratuita per tutti per altri 3 mesi, e cioé fino al 30 giugno e per tutto il 2021 solo per i settori più colpiti dalle restrizioni.
Inoltre per i datori di lavoro che hanno fruito della cassa integrazione ma rinunciano a chiedere un nuovo trattamento dovrebbe essere prorogato l'esonero contributivo.
Pagamento più veloce della cassa integrazione:
In arrivo anche procedure semplificate per la cassa integrazione, in attesa dela riforma degli ammortizzatori sociali del ministro Orlando.
Le ipotesi allo studio sono ad esempio di utilizzare il flusso Uniemens al posto del modello SR41, integrando il sistema con i dati Cig. Ciò renderebbe più veloce e semplice la verifica laddove vi siano delle anomalie evidenziate sistema informatico. Tale cambiamento portebbe ad una riduzione dei tempi di pagamento della cassa integrazione in circa 40 giorni anziché gli attuali 2/3 mesi.
Altra ipotesi è di incoraggiare il pagamento anticipato al lavoratore del 40% della Cig da parte dell'INPS 15 giorni dopo la presentazione della domanda. Meccanismo attualmente poco utilizzato dai datori di lavoro per paura di dover restituire ore di cassa integrazione pagate anticipatamente e poi non autorizzate dall'Istituto.
Infine, si starebbe studiando la possibilità di implementare un canale Inps ad hoc che consenta ai lavoratori interessati di ottenere aggiornamenti sullo stato della pratica Cig in corso.