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Governo Draghi ancora al lavoro sul decreto Sostegni, la cui approvazione dovrebbe arrivare la settimana prossima, con i ritardi che si accumulano ormai da gennaio.
Nel provvedimento da 32 miliardi di euro ci dovrebbe essere una nuova pace fiscale 2021, con una proroga della rottamazione ter, una rottamazione quater e un nuovo saldo e stralcio ed infine una maxi-rottamazione di cartelle esattoriali dal 2000 al 2015. La conferma del condono arriva anche dal sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Claudio Durigon.
Come sarà la pace fiscale 2021 del decreto Sostegni
Siamo giunti alle fasi finali del decreto Sostegni, ex Ristori 5, con il testo che gira ormai dai primi di gennaio accumulando pesanti ritardi a causa della crisi di governo. L’approvazione del testo è prevista al massimo entro la prossima settimana.
Nel decreto Sostegni ci sarà un intero capitolo dedicato alle cartelle esattoriali, con una rottamazione quater e nuovo saldo e stralcio e una proroga della rottamazione ter.
In particolare, il versamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio da corrispondere nell’anno 2020 e di quelle da corrispondere il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021 è considerato tempestivo e non determina l’inefficacia delle stesse definizioni se effettuato integralmente:
entro il 31 luglio 2021, relativamente alle rate in scadenza nell’anno 2020;
entro il 30 novembre 2021, relativamente alle rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio, e il 31 luglio 2021.
Previsto anche un maxi-condono per le cartelle dal 2000 al 2015.
Durigon: decreto Sostegni cancellerà 65 milioni di cartelle esattoriali
In arrivo con il decreto Sostegni anche uno stralcio delle cartelle esattoriali, la conferma arriva direttamente dal sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia, Claudio Durigon. A tal proposito l’esponente della Lega ha dichiarato: “finalmente 65mln di cartelle esattoriali saranno cancellate dando la possibilità agli italiani di ritrovare la fiducia nel futuro”. “Il nostro lavoro continuerà anche per dare un indennizzo equo a tutte quelle Partita Iva che purtroppo hanno perso tantissimo nel 2020”, ha aggiunto il sottosegretario.
L’idea è quella di cancellare tutte le cartelle sotto un certo tetto notificate dal 2000 al 2015 per alleggerire il magazzino ex Equitalia.
Previste diverse ipotesi per lo stralcio:
a 3 mila euro, con un costo pari a 730 milioni;
a 5 mila euro, con un costo pari a 930 milioni;
a 10 mila euro, con un costo pari a 1,53 miliardi;
a 30 mila euro, con un costo pari a circa 2 miliardi e 50 mila euro.