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Valentina Vezzali sottosegretario allo Sport: chi è, vita, carriera

La ex atleta e campionessa olimpica di scherma è stata scelta dal premier Draghi come sottosegretario allo Sport. Aumenta la quota di donne nell’esecutivo

Valentina Vezzali sottosegretario allo Sport: chi è, vita, carriera

A ricoprire il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega allo Sport, arriva Valentina Vezzali, con la nomina sancita dal consiglio dei Ministri di oggi. Aumenta, dunque, la quota di donne nell’esecutivo del premier Mario Draghi, che ha voluto la ex campionessa olimpica, ma con già esperienze in politica, nell’incarico che nel precedente Governo Conte era stato affidato a Vincenzo Spadafora.

Ecco chi è Valentina Vezzali.

 

Valentina Vezzali: successi sportivi e vita privata

Nata a Jesi, in provincia di Ancona, il 14 febbraio del 1974, è una ex schermitrice, considerata una delle migliori atlete di questo sport in Italia e non solo. Ha vinto 9 medaglie ai Giochi olimpici, delle quali 6 d'oro, una d'argento e 2 di bronzo, che l’hanno resa una delle sportive con il maggior numero di successi in carriera. Portabandiera alle Olimpiadi del 2012, ha vinto anche 16 titoli mondiali, 13 europei, 5 Universiadi, due Giochi del Mediterraneo, 11 volte la Coppa del Mondo e 30 titoli italiani. La sua specialità era il fioretto, ma Valentina Vezzali è in generale la donna più medagliata nella scherma.

Nella vita privata è sposata dal 2002 con il calciatore Domenico Giuliano, da cui ha avuto i figli Pietro e Andrea.

 

Dalla pedana della scherma alla politica

Dopo l’addio alla pedana nel 2013 ha vissuto la sua prima esperienza politica, eletta nella XVII Legislatura per la circoscrizione Marche in quota alla lista Scelta Civica. Apprezzata anche dall’ex sottosegretario allo Sport, Giorgetti (durante il Conte 1), Vezzali è anche membro della Polizia di Stato, dove è entrata come atleta nel Corpo sportivo.

 

Le polemiche del passato

All’epoca del suo debutto in politica, però, non erano mancate polemiche per le accuse di assenteismo, alle quali aveva risposto presenziando in maniera massiccia e costante in aula per il resto della legislatura. Matteo Renzi ipotizzò una sua nomina come ministro dello Sport nel 2015, ma dovette fare i conti con una raccolta firme contraria, da parte di alcune colleghe sportive. Altre polemiche, invece, risalgono a una battuta poco gradita da Vezzali, rivoltale da Silvio Berlusconi (nel 2008, ospite di “Porta a porta”, gli disse: “Presidente, io da lei mi farei veramente toccare”).

 

La nomina e le questioni in sospeso

La nomina (salvo sorprese) copre dunque l’unica delega ancora vacante dell’esecuti Draghi, dopo le pressioni affinché lo sport non rimanesse “orfano”. Pressioni che sarebbero giunte soprattutto dal Coni di Giovanni Malagò, dopo l’approvazione del decreto salva-Coni che già nei mesi scorsi aveva rischiato di compromettere la partecipazione degli atleti italiani con la bandiera tricolore ai prossimi Giochi olimpici di Tokyo. Vezzali si troverà ora a gestire la difficile crisi del settore dello sport alle prese con la pandemia, la richiesta di ristori per gestori di impianti, palestre e piscine, ma anche di aiuti fiscali da parte del mondo del calcio.

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